I curatori di One Torino 2014 (foto Pierpaolo Ferrari) |
Per4m
La principale novità del 2014 è la nascita di una sesta sezione, dopo Main Section,
New Entries, Present Future, Back to the Future e Art Editions. Si
chiama Per4m ed è dedicata alla performance: un progetto sperimentale che, dicono gli organizzatori, è "coerente
con l’identità di Artissima quale laboratorio del
contemporaneo cutting edge". Per4m non è
concepita né come evento collaterale né come mera opportunità di
presentazione nell’ambito degli stand delle gallerie, ma come sezione
del padiglione fieristico a pieno titolo, aperta a tutte
le gallerie partecipanti ad Artissima. Ciò
risponde a un’esigenza sentita dalle gallerie e dagli artisti
performativi le cui “opere” sono presentate in musei, istituzioni, gallerie
o in festival specialistici ma non hanno trovato sinora spazio nelle fiere.
Per4m
sarà un grande
palcoscenico dove gli artisti potranno presentare le loro performance
dando vita a un vero e proprio festival delle arti performative. In totale ci saranno 16 performance
live – 4 per ogni giornata di apertura della Fiera. Per4m sarà aperta a
tutte le forme della performance contemporanea, da quelle che ripensano formati provenienti da altre
live arts (teatro, danza,
musica) a quelle che nascono come estensione di medium tradizionali
delle arti visive come la pittura e la scultura. La scelta
privilegerà gli artisti che utilizzano la performance come medium principale,
o comunque che ricorrono ad essa in modo approfondito
e continuativo. La curatela della sezione
Per4m è affidata a
Simone Menegoi, (coordinatore) critico e curatore indipendente, Milano;
Tobi Maier, critico e curatore indipendente, San Paolo;
Natalia Sielewicz,
curatrice Museo d’Arte Moderna, Varsavia.Per4m inaugura accompagnata da un premio, il
Prix Per4m K-Way: 10 mila euro
destinati al lavoro performativo considerato come più rilevante e
significativo tra quelli presentati ad Artissima.
One Torino
La seconda novità riguarda One Torino, il progetto di “museo diffuso”, che coinvolge istituzioni e luoghi di
eccellenza culturale. Quest’anno proseguirà
con una proposta inedita che mira a far confluire
la città e il suo patrimonio artistico, storico e architettonico in un
unico spazio ed evento, in grado di raccontarne l’essenza
con il linguaggio dell’arte. Si farà un’esposizione molto speciale a Palazzo Cavour. La direttrice Sarah Cosulich ha
invitato a curare il progetto un curatore-non-curatore, un artista
in pensione, un curioso che sa scoprire e far
scoprire: Maurizio Cattelan, che sarà affiancato da
Myriam Ben Salah e Marta Papini.
Il trio lavorerà nei prossimi mesi a un
progetto site specific che
si nutrirà delle suggestioni provenienti dalla storia di Torino e da
quella dell’edificio in cui la mostra sarà ambientata. Nelle sale del palazzo, oggetti
unici presi in prestito dalle collezioni dei musei torinesi saranno messi in relazione alle
opere d’arte, soprattutto pittoriche ma non solo.
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