Dario Franceschini |
Franceschini è stato subito rimbeccato da Ugo Nespolo, presidente dell'unico Museo Nazionale del Cinema, quello di Torino: «Il ministro dovrebbe pensare a chiudere i musei che non funzionano, invece di aprirne di nuovi - ha detto Nespolo. - E con i soldi che risparmia aiutare quelli che vanno bene». Tipo, per l'appunto, quello di Torino, che macina visitatori (anche giovani, Dariuccio, anche giovani!) e incassi. Posso immaginare quello che macinerebbe l'ennesimo baraccone romano.
Ma l'aspetto più inquietante, nella dichiarazione di Franceschini, è la crassa ignoranza del ministro-non-si-sa-perché-della-Cultura. Solo lui e quelli come lui, infatti, possono ignorare che il cinema italiano è nato a Torino agli inizi del Novecento, e non nella Cinecittà voluta da Mussolini nel 1937 per tenere meglio sotto controllo la produzione cinematografica.
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