Passa ai contenuti principali

DI MAURO DIRETTORE DELL'ACCADEMIA ALBERTINA

Edoardo Di Mauro
Ricevo e volentieri pubblico l'atto conclusivo - benché andora sub-judice - dell'interminabile procedura per dare un nuovo direttore all'Accademia Albertina, una pantomima che si trascinava da mesi:

ll ministro dell'Università e della Ricerca ha firmato il decreto di nomina del prof. Edoardo Di Mauro, docente di Storia e metodologia della critica d'arte, a direttore dell'Accademia Albertina. Vicedirettrice vicaria è la prof. Laura Valle, nata nel 1963, artista e docente di Pittura.
Edoardo Di Mauro, nato nel 1960, è stato condirettore crtistico della Galleria d'Arte Moderna e dei Musei Civici torinesi dal 1994 al 1997. Dal 1995 è direttore drtistico e presidente del Museo d'Arte Urbana. Dal 2002 curatore della Bam Biennale d'Arte Contemporanea del Piemonte. Ha curato centinaia di mostre in spazi pubblici e privati italiani ed europei.
Nel prossimo futuro la nuova direzione, in piena sintonia con la Presidente Paola Gribaudo, conta di completare il lavoro di riqualificazione degli spazi iniziato nel 2015 e reperire nuovi locali per la didattica. Si guarderà inoltre al potenziamento dell'offerta formativa ed alla crescente internazionalizzazione dell'Accademia, fonte di ampia considerazione per l'Istituzione in questi ultimi anni.
Il direttore uscente, il regista Salvo Bitonti, invece è stato designato dalla Direzione generale per lo studente, lo sviluppo e l'internazionalizzazione della formazione superiore del Ministero dell’Università e della Ricerca, quale curatore e organizzatore per le arti visive per l’appuntamento dal 26 al 30 Giugno 2020 a Roma del Bologna Follow-up Group (BFUG), dove saranno ospitati i 48 Ministri dell’Istruzione Superiore dei paesi europei. 


La nomina, precisa il decreto Miur, è con riserva del risultato del ricorso presentato da un'altra aspirante, la prof.ssa Luisa Valentini, esclusa dalle elezioni.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la