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DAMILANO: ECCO PERCHE' LIQUIDIAMO FIP

Paolo Damilano, presidente di Film Commission
Il mio articolo di ieri sul Corriere di Torino a proposito della messa in liquidazione - all'insaputa dei più - di Fip-Film Investimenti Piemonte non ha entusiasmato gli amici di Film Commission. Riconosco che non era dei miei articoli migliori, ma faccio quel che posso. Ad ogni modo un effetto lo ha sortito: si sono mossi i corpi santi - il presidente Damilano e l'intero Cda - per rispondermi con una lettera pubblicata stamattina dal Corriere. Lettera che mi permetto di riportare anche qui sul blog in quanto anche sul blog ho dato conto della vicenda, e perché offre alcuni utili chiarimenti:

Leggiamo con grande rammarico che nell’articolo pubblicato ieri venga definito ipocrita un omaggio ad un manager che tanto ha dato al cinema del nostro territorio e che si possa considerare come misterioso un procedimento richiesto da adempimenti di legge e attualmente ancora in svolgimento di cui si sarebbe data comunicazione pubblica una volta effettivamente concluso.
La recente commemorazione organizzata dalla Fondazione in onore di Paolo Tenna, ad un anno dalla sua perdita, è stata pensata per ricordare la grande stima umana e professionale di molte persone che hanno collaborato con lui nel corso degli anni. Il ricordo del suo impegno e dei risultati raggiunti da Paolo Tenna e dalla Società da lui condotta a partire dal 2010 è cosa altra rispetto alle decisioni gestionali prese dal Consiglio d’Amministrazione della Fondazione che di seguito pertanto anticipiamo.
Il Consiglio di Amministrazione di Film Commission Torino Piemonte, a seguito delle disposizioni contenute nella Legge “Madia” e delle previsioni del D.lgs. n. 175/2016 in materia di società a partecipazione pubblica, ha stabilito in data 2 maggio 2019 di procedere con un’operazione di riorganizzazione societaria volta a incorporare l’attività di FIP all’interno della Fondazione. Tale decisione è stata presa, in accordo e su proposta dell’allora Amministratore Delegato Paolo Tenna in adempimento alle nuove disposizioni di legge in merito agli enti pubblici partecipati, in considerazione della sempre maggiore integrazione organizzativa tra FIP e Film Commission e della volontà di garantire a FIP una continuità di lavoro a supporto della stessa. Il Consiglio assegnava pertanto a Paolo Tenna la carica di Amministratore Unico della Società, con il compito di guidare questa operazione, individuando lo strumento societario più consono e con l’obiettivo di capitalizzare il lavoro svolto negli ultimi anni dalla controllata.
Con la prematura scomparsa di Paolo Tenna si è reso necessario procedere alla nomina di un nuovo Amministratore Unico della Società, Stefano Marzari, già revisore della Società, a cui il Consiglio d’Amministrazione di Film Commission Torino Piemonte ha affidato il compito di procedere alla liquidazione di FIP – avviata formalmente ad inizio 2020 e ad oggi ancora in corso – individuata come strumento migliore per operare la razionalizzazione di cui sopra.
Si precisa che la pagina relativa all’Amministrazione trasparente di FIP e Film Commission è in questi giorni in fase di aggiornamento, a seguito dell’approvazione dei bilanci e dei documenti correlati, avvenuta nei rispettivi Consigli di Amministrazione tenutisi a fine maggio, che hanno peraltro consentito di garantire la sopra citata continuità operativa tra la Società controllata e la Fondazione con l’assorbimento della risorsa umana impiegata in FIP.

Ed ecco la mia succinta risposta sul Corriere:
Preciso che non considero "ipocrita" ricordare Paolo Tenna, al quale mi legava una sincera amicizia, bensì ricordarlo tacendo sul  destino della sua creatura. Ringrazio inoltre l'amico Damilano per i chiarimenti circa la messa in liquidazione di FIP. E' esattamente ciò che chiedevo nel mio articolo.

Qui mi permetto un pizzico di prolissità aggiuntiva. Mi è spiaciuto il fraintendimento sul ricordo di Tenna, persona a tutti cara e che ci manca molto. Le mie riserve riguardavano la reticenza che aveva fino a ieri avvolto una normale operazione gestionale: pur se non "completata", la messa in liquidazione di Fip costituisce di per sé una notizia di pubblico interesse, e come tale ritengo fosse auspicabile darne conto fin dal momento (all'inizio del 2020, conferma la lettera) in cui è stato avviato il procedimento. Il silenzio, e nient'altro, è ciò che continuo a considerare inspiegabile, e in quanto inspiegabile pure "misterioso". 
Per il resto, direi che la comunicazione di ieri da parte di Film Commission non fa che confermare quanto da me scritto in merito, offrendo ulteriori dettagli e chiarimenti: del che non posso che essere grato.

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