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L'IDEA E' BUONA E BEN REALIZZATA: RIUSCIREMO A NON MANDAR TUTTO IN VACCA?

Steve Della Casa e Sonia Bergamasco nella postazione dedicata a "La meglio goventù" di fronte alla Consolata
Che giornata, ieri.  Un giorno di quelli che non t'aspetti, che non penseresti di vedere mai. E che a raccontarlo stenti a trovare le parole. Ho visto l'Assessore Triste non più triste, ho visto gioire Maiunagioia. Con loro ho passeggiato lietamente per le strade di Torino in un bel mattino di sole già quasi primaverile, e non mi sono incazzato neppure un momento.
Si parte da piazza Cln. L'assassina di "Profondo Rosso" Clara Calamai spia
minacciosa il quintetto formato da Steve Della Casa, Mimmo De Gaetano,
Chiarabella, l'Assessore Non Più Triste Sacco e la Francesca Pienadigioia 
Sarà anche merito dell'atmosfera spensierata da gita scolastica, della garrula brigata di giornalisti e fotografi, delle facezie e dei curiosi aneddoti dispensati ad ogni passo dal lepido Steve Della Casa che ci accompagnava, cinematografico virgilio, lungo i percorsi filmici di Torino Città del Cinema 2020
Ma soprattutto la causa prima di tanta insolita e straordinaria felicità sta, semplicemente, in una soddisfazione antica e naturale, eppure ormai così desueta da esser quasi dimenticata: la soddisfazione che dà il lavoro ben fatto.
Perché alla fin fine la notizia, che sarebbe normale in un paese normale, sta tutta qui: ho visto un lavoro ben fatto.
Non fraintendetemi. Non sto dicendo che "Girando per Torino. Percorso di cineturismo legato alle riprese di alcune tra le più importanti pellicole realizzate in Città" - questa la denominazione ufficiale - mi piace in assoluto. Né che non presenta pecche o punti deboli. La perfezione non è di questa terra. Figurarsi di un'amministrazione comunale.

Non originali, ma neanche troppo internazionali: esagerum nen...


Per niente facile. Chiara & Francis si sforzano di vedere
"Profondo rosso" proiettato sul soffitto della capannuccia
Di sicuro non è un'idea originale. E pochi ricordano che nel maggio del 2016 venne lanciata con altrettanti squilli di tromba una app, "Torino città del cinema" che presentava giustappunto 24 location torinesi di altrettanti film. Più o meno gli stessi scelti oggi. Con un'eccezione che non mi spiego: tra le venti tappe di "Girando per Torino" non è stato inserito il Teatro Regio, dove Woody Allen ambientò alcune scene di "Hanna e le sorelle". Boh, senza offendere nessuno, converrete con me che forse a un turista straniero il nome di Woody Allen è più familiare di quello, per dire, di Saverio Costanzo... Forse si temeva di peccare d'internazionalità. Ma non mi pare grave. Solo molto torinese.
Comunque della app non ho più avuto notizie, chissà che fine ha fatto.

Lascia fare chi se ne intende...

Però.
Però questa volta ho visto la buona volontà. L'umiltà virtuosa. E i segni della professionalità. Perché il segreto è tutto lì, e stavolta l'hanno capito; me lo testimonia, magari involontariamente, magari per celia, l'Assessore Non Più Triste Sacco, quando mi dice: "Vedi? Ci siamo affidati a persone competenti...".
Bravi. Non ci voleva tanto, ma comunque bisognava arrivarci. Competenza. Competenza e capacità. Aiutano, vero?
Ora. Quest'idea delle venti location  da presentare in un "percorso turistico", abbiamo appurato che non è originalissima; ed è suscettibile di risolversi, se mal realizzata,in una mestissima minchiata.
Davanti alla Rinascente: Marco Ponti racconta
com'è nato il suo cult-movie "Santa Maradona"
Ma i nostri eroi comunali hanno agito come buon senso comanda: hanno messo i soldi (147 mila euro più Iva 22%) e hanno chiesto a Film Commission e al Museo del Cinema di occuparsene. Film Commission e Museo del Cinema hanno curato i contenuti, mentre un'azienda specializzata, Studio Fargo, ha vinto il bando per il progetto generale e ha realizzato i venti totem. Totem, o "postazioni", o chiamateli come vi pare, che alla fin fine sono delle baracchette; però di design, eleganti, anche se non perfetti: guardare i filmati non sempre è facilissimo, specie con la luce del giorno; e la frase "internamente la postazione permetterà al pubblico di accomodarsi su sedute che richiamano quelle dell'Aula del Tempio della Mole" suona assai minacciosa per chi, come me, ogni qualvolta si trova ad affrontare quelle malefiche chaises longues fa la fine di Fantozzi sulla poltrona a sacco.
Ma in ogni caso hanno un senso, e non devastano più di tanto l'armonia delle piazze auliche. Molto meno, comunque, delle sordide baracchette dei salami che ci becchiamo pressoché quotidianamente.
Gita scolastica. Steve guida il pittoresco drappello verso nuove location
Dentro ciascuna baracchetta, mentre si tenta di vedere il relativo filmato, si ascolta lo spiegone, con una marea di curiosità assortite, dell'enciclopedico Steve Della Casa e del suo fido compare Efisio Mulas, la coppia più irresistibile di "Hollywood Party".
Ma se volete saperne di più, qui sotto vi riproduco tutta la pappardella che mi ha passato l'ufficio stampa. Io mi sono informato del costo dell'intera faccenda: sono 147 mila euro più Iva, interamente pagati da Comune. Un prezzo ragionevole, direi, se spalmato su venti postazioni e considerando sia il lavoro per creare i contenuti, sia il valore dei materiali, non dozzinali.

Vari sistemi per mandare tutto a schifìo

Fin qua ciò che ho visto. Quanto a quel che ho pensato, beh, mi sono subito immaginato le postazioni tipo chaise longues trasformate in rifugio per homeless. Sacco mi dice che c'è un accordo con l'Amiat per ripulirle ogni mattina, ma aspetto di vedere cosa succederà la prima volta che ci trovato il povero disgraziato che non se ne vuole andare. E non parliamo dei graffiti, con quelle superfici a specchio così allettanti... Purtroppo viviamo in una brutta società.
L'altro serio pericolo, assai torinese, è di partire leoni e arrivare coglioni. In sostanza, grandi feste d'inaugurazione, discorsi e sorrisi, poi ci si dimentica delle baracchette e fra un anno, quando le dovrebbero smontare, manco più sanno dove sono.

I buoni propositi non mancano


Tappa alla Mole con Davide Ferrario e il suo "Dopo mezzanotte"
Ne ho discusso con Paolo Manera, che è il direttore di Film Commission ed è uno con la testa (pelata) sul collo (dritto), e lui mi ha garantito che hanno idee concrete, non fanfeluche, e arrivando da Film Commission la giudico una dichiarazione attendibile. In pratica qualsiasi cosa io gli suggerissi, loro l'avevano già pensata: il circuito organizzato per le visite dei turisti, con guida e tutto il resto; i "tour speciali", in determinate occasioni, con personaggi del cinema come ciceroni d'eccezione; il bookshop, magari lungo il circuito, con i libri che raccontano il cinema a Torino e i dvd dei film girati in città; e alla fine dell'anno, quando le baracchette verranno rimosse (almeno quelle nelle piazze auliche), dice Manera - e pure Sacco - che penseranno a soluzioni meno vistose ma che consentano comunque di vedere i filmati e ascoltare il commento, così da mantenere in funzione il circuito, se il riscontro dei turisti sarà soddisfacente.

I giri inaugurali sono sempre perfetti

Beh, io aspetto i fatti, per crederci. Le intenzioni paiono buone, ma i miei gargamelli mi hanno deluso troppe volte, e so per lunga e dolorosa esperienza che perdere occasioni è un talento fra noi assai comune. Non vorrei essermi lasciato suggestionare dall'euforia del "giro inaugurale".
Giulivi alla meta. Al Mercato Centrale di Porta Palazzo, dove c'è la postazione
della "Donna della domenica", troviamo ad aspettarci la banda dei civich che
suona allegre marcette filmiche. Francesca Leon non sta più in sé dalla gioia
e si presta volentieri ad allegre foto ricordo coi satanassi Manera e Della Casa
Perché i giri inaugurali sono sempre perfetti. Arrivi davanti alla Rinascente dove Marco Ponti ha girato "Santa Maradona" e ci trovi Marco Ponti; arrivi alla Mole dove Davide Ferrario ha girato "Dopo Mezzanotte" e ci trovi Davide Ferrario; arrivi alla Consolata dove Marco Tullio Giordana ha girato "La meglio gioventù" e ci trovi Sonia Bergamasco che per la verità nella scena davanti alla Consolata non c'era però è sempre un bel trovare, trovarti davanti Sonia Bergamasco. 
E finalmente arrivi a Porta Palazzo dove hanno girato "La donna della domenica" e ci trovi la banda dei civich che suona "Il ponte sul fiume Kwai" e "New York New York" e altre filmiche marcette sotto un sole glorioso. E sono tutti allegri e persino Francesca Leon è Pienadigioia e quei due satanassi di Manera e Della Casa quasi quasi riescono a trascinarla a farsi la foto ricordo con me, e insomma, ti persuadi che tutto andrà bene e torni a casa soddisfatto della bella gita.

Può funzionare, se si ricordano di farlo funzionare

Mi auguro che la stessa soddisfazione accompagni il turista giapponese di novembre; che in un giorno umido e uggioso non trovi le postazioni vandalizzate; e che riesca agevolmente a prenotare on line la visita guidata; e che in albergo gli offrano il depliant con la cartina del percorso; e che ci sia un posto per lui dove comperare quel gadget che, tornato a Tokyo, gli ricorderà Torino città del cinema. Non pretendo che trovi pure la banda dei civich ad aspettarlo tutti i giorni, ma di tanto in tanto non guasterebbe...
Se questo succederà, non avremo sprecato i nostri soldi e le nostre energie. Tanto mi basterebbe per riconoscere che 'sta invenzione della Città del Cinema non è del tutto inutile. E non dite che mi accontento di poco. Sono resiliente, io. Aduso al peggio, godo delle piccole cose.

Il comunicato stampa

È stato presentato alla stampa e al pubblico torinese il tour di cineturismo “Girando per Torino”, un percorso composto da 20 postazioni multimediali dislocate nel centro cittadino che raccontano la storia del cinema realizzato a Torino nel corso degli anni, dalla nascita della settima arte ad oggi. In questo anno di celebrazioni che vedono il cinema al centro della programmazione culturale della Città, il progetto ha l'obiettivo di offrire ai torinesi e ai turisti la possibilità di approfondire e rivivere venti pellicole che hanno contribuito a rendere Torino meta e location privilegiata di tantissime produzioni cinematografiche.
Venti differenti postazioni nei luoghi più iconici della città, ciascuna dedicata ad una specifica pellicola: da Cabiria fino al recentissimo The King's Man, passando attraverso Profondo Rosso, Santa Maradona, La Meglio Gioventù, Dopo Mezzanotte, Il Divo.
Nell'anno in cui il Museo Nazionale del Cinema e Film Commission Torino Piemonte compiono rispettivamente vent'anni, il tour permetterà ai visitatori di scoprire aneddoti e curiosità su ciascuno dei film individuati, evidenziando ancora una volta lo storico legame tra Torino e l'industria culturale e produttiva del cinema.
Ognuna delle venti postazioni è stata realizzata esternamente con grafiche ed immagini legate ad uno specifico film, alternate a pannelli riflettenti che mirano a valorizzare il contesto architettonico circostante. Internamente la postazione permetterà al pubblico di accomodarsi su sedute che richiamano quelle dell'Aula del Tempio della Mole Antonelliana per visionare video legati alla pellicola e ascoltare commenti e curiosità che hanno la voce di Steve Della Casa e Efisio Mulas, storici conduttori della trasmissione radiofonica di Radio Tre “Hollywood Party”.
Una mappa cartacea - che elenca e raffigura le venti location e i venti film ad esse collegate - verrà distribuita presso gli uffici del turismo di Piazza Castello e Piazza Carlo Felice; è naturalmente possibile visionare l'intero tour sul sito di Torino Città del Cinema, ed è inoltre possibile scaricare gratuitamente e utilizzare l'App “Italy For Movies”: all'interno di quest'ultima si trova l’itinerario dedicato a Torino Città del Cinema 2020, con percorsi e itinerari turistici ideati e curati da Steve Della Casa e Federica De Luca.
Se la postazione punta infatti alla valorizzazione dell'opera filmica, l'uso dell'applicazione – “l'App che fa CIAK”, lanciata lo scorso anno dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali- permette di valorizzare la location di riferimento, restituendo così al pubblico tanto l'anima cinematografica quanto quella turistica del progetto.
A supporto della promozione del tour è stata inoltre attivata una collaborazione con le Associazioni dei taxisti torinesi e con le Associazioni delle Guide Turistiche regionali, affinché conoscano e promuovano il progetto presso i rispettivi bacini d'utenza: sono infatti stati programmati due specifici momenti di incontro per fornire informazioni e materiali relativi a “Girando per Torino”.
Per valorizzare il risvolto turistico del progetto è stata inoltre realizzata un'articolata campagna di comunicazione composta da affissioni, videomapping, merchandise, supporti editoriali di vario tipo (brochure, cartoline, mappe), insieme alla promozione sui più importanti social e ad una pianificazione media (banner e adv sulle principali testate nazionali).
Le ‘opere’ - a completamento dell’installazione inaugurata lo scorso novembre in piazza Castello - sono realizzate da Fargo Film, ideate e progettate dallo Studio Loredana Iacopino Architettura.
Tutte le postazioni saranno attivate e fruibili a partire dalla giornata odierna, per l'intero anno. La postazione situata all'interno della Stazione di Porta Nuova verrà invece aperta al pubblico a partire dalla giornata di martedì 18 febbraio.
Il progetto è stato curato da Film Commission Torino Piemonte e Museo Nazionale del Cinema e vede Irencome Partner Tecnico di “Girando per Torino”: in questo modo il Gruppo conferma il proprio interesse alle iniziative culturali del territorio.
L'iniziativa fa parte di ‘Torino Città del Cinema 2020. Un film lungo un anno’, un progetto di Città di Torino, Museo Nazionale del Cinema e Film Commission Torino Piemonte, con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, in collaborazione con Regione Piemonte, Fondazione per la Cultura Torino, media partner Rai.

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