Massimo Giovara (M5S) |
Posso rassicurare Giovara. Per quanto egli possa trovarla singolare, trattasi in effetti di felice concordanza, o coincidenza, o più probabilmente di normalissima logica: direi anzi che quella che ho descritto, e che Giovara rivendica, è l'idea più normale e banale che nell'attuale contingenza possa venire in mente a chiunque sia provvisto di raziocinio: tant'è vero che gli operatori del settore ne parlano spesso, in questi giorni. Molto semplicemente io l'ho esposta sul giornale, com'è mio dovere professionale. Non intendo quindi attribuirmi l'invenzione dell'acqua calda, né ambisco a farmi bello con le penne altrui, tantomeno con quelle di Giovara.
Purtroppo - e considerati gli argomenti che tratto - non ho mi sono mai occupato dei lavori della Commissione 4, ma soltanto della Cinque (Cultura), come Giovara ben sa. Peraltro in questo periodo non è possibile seguire in diretta (neppure in remoto) le sedute di nessuna commissione, e i relativi resoconti vengono pubblicati con qualche ritardo sul sito del Comune. Se poi la notizia della discussione cui fa cenno Giovara è uscita sui giornali dei giorni scorsi, confesso che mi è sfuggita. Faccio ammenda, riconosco ben volentieri a lorsignori una primogenitura cui non ho mai aspirato, e attendo fiducioso che dalle discussioni si passi ai fatti concreti.
Mi permetto tuttavia di rilevare quanto bizzarra sia l'idea che lorsignori hanno della "partecipazione popolare" da loro tanto decantata: non appena un cittadino s'azzarda a tentare una sia pur timida e non originale "partecipazione", questi qui s'incazzano come dei puma con il mal di denti. Vabbé, allora fate voi che sapete, e sono sicuro che #andràtuttobene.
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