Mancano dieci giorni (salvo contrordini) alla fine della reclusione: se davvero tutto andrà bene - magari anche un po' meglio di com'è andata finora... - potremo lasciare i domiciliari per entrare in una "fase 2" che riaprirà gli stabilimenti e i negozi, ma di sicuro non modificherò di molto la qualità delle nostre vite, al minimo storico dalla fine della guerra. Questo, in sostanza, racconto nel mio articolo di oggi sul Corriere. Questo è il link.
Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.
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