Giulio Biino, presidente del Circolo e del Salone |
Il notaio Giulio Biino, dal 2018 presidente del Circolo dei Lettori e quindi anche del Salone del Libro, è un diesel: è partito sottotraccia, ha affrontato con silente fermezza la crisi del covid, ma ultimamente ha ingranato la marcia alta e adesso, con l'approssimarsi della prova elettorale, fa sentire la sua voce e sollecita la politica a un maggiore impegno a favore della cultura: unico alto papavero della governance culturale torinese a esporsi criticando i programmi di entrambi candidati sindaco. Non esattamente il miglior sistema per ritrovarsi un amico a Palazzo Civico.
Con simili presupposti, era fatale che il personaggio mi interessasse: tanto da indurmi a intervistarlo in lungo e in largo. Ne è uscita una conversazione che potete leggere sul Corriere di oggi, oppure a questo link. Biino, il cui mandato scade quest'anno, si dice disponibile per un secondo triennio e - pur senza sbilanciarsi - non smentisce la voce secondo cui anche per il direttore Lagioia sarebbe già decisa quantomeno uno proroga dell'incarico fino al Salone 2022. Ma con Biino abbiamo parlato anche del rapporto difficile fra politica e cultura, del Salone, delle periferie, della disaffezione al voto. Insomma, non ci siamo fatti mancare nulla.
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