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IL NOTAIO E LA POLITICA: L'INTERVISTA A GIULIO BIINO

Giulio Biino, presidente del Circolo e del Salone

Il notaio Giulio Biino, dal 2018 presidente del Circolo dei Lettori e quindi anche del Salone del Libro, è un diesel: è partito sottotraccia, ha affrontato con silente fermezza la crisi del covid, ma ultimamente ha ingranato la marcia alta e adesso, con l'approssimarsi della prova elettorale, fa sentire la sua voce e sollecita la politica a un maggiore impegno a favore della cultura: unico alto papavero della governance culturale torinese a esporsi criticando i programmi di entrambi candidati sindaco. Non esattamente il miglior sistema per ritrovarsi un amico a Palazzo Civico.
Con simili presupposti, era fatale che il personaggio mi interessasse: tanto da indurmi a intervistarlo in lungo e in largo. Ne è uscita una conversazione che potete leggere sul Corriere di oggi, oppure a questo link
Biino, il cui mandato scade quest'anno, si dice disponibile per un secondo triennio e - pur senza sbilanciarsi - non smentisce la voce secondo cui anche per il direttore Lagioia sarebbe già decisa quantomeno uno proroga dell'incarico fino al Salone 2022. Ma con Biino abbiamo parlato anche del rapporto difficile fra politica e cultura, del Salone, delle periferie, della disaffezione al voto. Insomma, non ci siamo fatti mancare nulla.

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SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

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