Passa ai contenuti principali

UN MUSEO DEL CINEMA TUTTO NUOVO

Dentro e fuori. Due rendering del progetto del nuovo Museo
"Nel 2020 il Museo ha compiuto vent'anni, ed è sempre uguale a se stesso. Lo scenografico allestimento di Confino oggi mostra i suoi limiti: è poco flessibile e tecnologicamente arretrato. In una parola, vecchio. Non attrae il pubblico giovane, ma neppure chi è più avanti negli anni è incuriosito da un Museo che non si rinnova. Il presidente Ghigo e il direttore Mimmo De Gaetano si ritrovano sotto il naso l'esempio del dinamico Egizio, che dopo la radicale ristrutturazione ha visto crescere con geometrica potenza il numero dei visitatori. E così eccoci qui a sfogliare il “progetto di prefattibilità” per un Museo tutto nuovo. I soci hanno dato l'assenso di massima, e anche la soprintendente Papotti non ci ha trovato nulla da ridire: ora bisogna trovare i 25 milioni necessari per l'impresa.
Il progetto al momento è un abbozzo. Per la realizzazione ci sarà una gara internazionale, ma le linee guida del Museo futuro si riassumono in cinque punti fermi: innovativo e flessibile, internazionale, interattivo e inclusivo, sostenibile, rappresentativo del territorio".
Del restyling della Mole si parla da tempo, ma finalmente ho avuto il bene di vedere il progetto. E nell'articolo che potete leggere sul Corriere di oggi (ecco il link) descrivo i principali interventi che cambieranno l'aspetto (e si spera pure il destino) del Museo del Cinema.

Commenti

Post popolari in questo blog

SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

L'EGIZIO MILIONARIO DI CHRISTIAN SUPERSTAR, MA CRESCONO ANCHE GLI ALTRI

Siamo al solito consuntivo di fine anno delle presenze nei musei torinesi (a questo link  trovate i dati del 2022). La notiziona riguarda, come da copione, l' Egizio che mette a segno un altro record straordinario. Infatti è il primo museo torinese a superare la soglia psicologica del milione di visitatori: nel 2023 sono stati 1.061.157 ( cifra che comprende anche gli eventi istituzionali e privati) a fronte degli 898.500 del 2022. L'ufficializzazione delle notizia è arrivata nel pomeriggio; e, per un curioso destino, proprio nel preciso istante in cui il superdirettore Christian Greco  ( nella foto, con Alba Parietti conduttrice dello spettacolo ) , chiamato sul palco di piazza Castello  durante il concerto di musica classica dedicato per l'appunto al bicentenario dell'Egizio, riceveva dai seimila e rotti spettatori un'ovazione da autentica popstar. Mai s'era visto - a mia memoria - il direttore di un museo, in questa o in qualsiasi altra città, circondato da

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz