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I VINCITORI DI LOVERS

Il cartoon iraniano "It's a gray, gray world" ha vinto il premio "Riflessi nel buio"

Ricevo e volentieri pubblico l'elenco dei film vincitori della trentottesima edizione di Lovers (e leggete in fondo il commento della direttrice Vladi Luxuria, per nulla convenzionale):

  • All The Lovers, concorso internazionale lungometraggi

La giuria presieduta da Brian Robinson, programmer del BFI Flare, LGBTQIA+ Film Festival di Londra, e composta da studenti del DAMS di Torino ha assegnato il premio pari a 1.000 euro a:

LE PARADIS di Zeno Graton (Belgio/Francia, 2023, 83’)

Con la seguente motivazione:

Un dramma autentico ed emozionante che con grande intensità poetica ci trasporta nelle vite di due ragazzi, in bilico tra libertà e desiderio. All’interno di uno spazio opprimente, i protagonisti son supportati da un forte gruppo di giovani attori. Una potente storia raccontata con grande passione.

 

Real Lovers, concorso internazionale documentari

La giuria presieduta da Bohdan Zhuk, che lavora al Kyiv International Film Festival Molodist, il più importante festival cinematografico ucraino, per cui cura anche la selezione di Sunny Bunny, il programma a tema LGBTQI+ della manifestazione, e composta da studenti del DAMS di Torino ha assegnato il premio pari a 500 euro a:

LABOR di Tove Pils (Svezia, 2023, 95’)

Con la seguente motivazione:

Per la materialità pittorica delle immagini, sapientemente usata per costruire o ricostruire le complesse e mutevoli identità dei personaggi nel corso degli anni. 

Per permettere a chiunque di vivere in prima persona le storie e le emozioni raccontate senza definire un’identità visiva in maniera statica, rappresentando e rendendo giustizia alla comunità Queer.

 

  • Future Lovers, concorso internazionale cortometraggi

La giuria presieduta da Tiina Terasresponsabile della programmazione di Festheart, il primo festival a tematica LGBTQI+ estone, e composta da studenti del DAMS di Torino ha assegnato il premio pari a 500 euro a: 

NONO PIANO A DESTRA di Andrea Romano(Francia, 2022, 16’)

Con la seguente motivazione:

Per il modo in cui si raccontano il pregiudizio e l'accoglienza grazie a un dialogo inaspettato e originale con il pubblico.

 

Menzione speciale: NUIT BLONDE diGabrielle Demers (Canada, 2022, 15’)

Con la seguente motivazione:

Per la capacità di toccare i temi dell'accettazione dell'altro e del se, un racconto di autodeterminazione che si concretizza attraverso il contatto umano.

 

  • Premio Torino Pride

Per il quarto anno, il premio Torino Pride viene assegnato al film giudicato più efficace nell’esprimere il passaggio di senso tra generazioni diverse, pronte ad accogliere le nuove istanze identitarie. 

Il Coordinamento Torino Pride, insieme all’Associazione Amiche e Amici della cultura e del festival del cinema LGBT, assegna il premio di 800 euro a: 

LE PARADIS di Zeno Graton (Belgio/Francia, 2023, 83’)

Con la seguente motivazione:

Il film descrive in un contesto di isolamento e solitudine le difficoltà di due giovani di essere sé stessi ma anche la forza di provarci fino a costruirsi, in sostituzione di una famiglia assente, nuovi legami scelti.

  • Premio Giò Stajano

Il Festival, da un’idea dello scrittore Willy Vaira e di Claudio Carossa, dedica un riconoscimento alla memoria di Giò Stajano, una delle figure più importanti e significative della cultura LGBTQI+ italiana. Il premio consiste nella somma di 500 euro, che saranno donati al film, scelto tra tutte le sezioni del programma, individuato dal comitato di selezione del Festival e da Willy Vaira. 

Il premio della somma di 500 euro è assegnato a:

SOFT di Joseph Amenta (Canada, 2022, 87’)

Con la seguente motivazione:

Per aver raccontato con rara maestria le complesse realtà Queer degli adolescenti Julien, Tony e Otis che si fondono e si abbracciano, aiutandosi a vicenda nel crescere per costruire un mondo soft, migliore e più accogliente, a cui ogni adolescente in ogni angolo del mondo aspira e merita. È nostra la responsabilità, l’impegno ed il sostegno per far sì che tutto questo avvenga nella maniera più “morbida” e gioiosa possibile.

 

Premio Young Lovers - Matthew Shepard

La giuria presieduta da Walter Revello assegna il proprio premio “Uno spazio vuoto” ("An empty space" / "חלל ריק") dell’artista israeliano Yizhack Levi Cohen prodotta su commissione di Libere Gabbie e dell'EcoMuseo Nesta di Torino) a:

ARRÊTE AVEC TES MENSONGES di Olivier Peyon (Francia, 2022, 98’)

Con la seguente motivazione:

Per aver raccontato con poetica sincerità la potenza dell'amore adolescenziale e della sua incontrollabile urgenza e, al contempo, aver indagato la complessità emotiva che questo amore lascia nell'esistenza di chi l'ha vissuto, direttamente o indirettamente; un caleidoscopico viaggio nelle intimità dei protagonisti, permeato di dolcezza e struggimento, che ha coinvolto e commosso, creando una preziosa empatia con lo spettatore.


Infine il premio Riflessi nel buio di 500 euro al film realizzato in un Paese dove la condizione omosessuale è un pericolo e un rischio a volte per la vita è stato assegnato al film iraniano:

IT’S A GRAY, GRAY WORLD di Seyed Mohsen Pourmohseni Shakib (Iran, 2022, 6’)

 

  • Il commento della direttrice Vladimir Luxuria:

“Sono molto felice di quest’edizione del Lovers Film Festival che si è potuta realizzare grazie al Museo Nazionale del Cinema e grazie all’impegno di tutti coloro che contribuiscono alla nascita ogni anno di questa festa del cinema, dei diritti e della cultura. Sono anche contenta che il Premio Riflessi nel Buio, realizzato con il patrocino del Ministero degli Esteri, sia stato dato a un film realizzato in uno dei Paesi più difficili: l’Iran. A un cartone animato che comunica un messaggio di speranza perché un mondo grigio possa diventare colorato. Confido che l’attuale indirizzo restrittivo del Governo nei confronti delle persone perseguitate nel proprio Paese di origine a causa dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere, possa essere modificato non negando la protezione speciale a coloro che altrimenti rischiano il carcere, la tortura o la morte”.

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