Passa ai contenuti principali

I MUSEI, QUELLI BELLI (E PORTATECI I RAGAZZINI, SI DIVERTIRANNO)

Un museo per famiglie: scolaresca al Museo della Radio e della Televisione in via Verdi

Beh, una ventata d'ottimismo ci voleva, dopo un paio di settimane dedicate
 all'autopsia dei Musei civici. Così sono andato in giro a scoprire le possibili alternative a un'idea di museo che evidentemente - lo dicono i fatti - funziona poco e male.

Sarebbe stato facile e impietoso, e non sarebbe stata una gran novità, ricicciare il solito modello dell'Egizio che da anni, nelle mani del dinamico duo Chris & Chris, fa faville e con ogni probabilità continuerà a farle almeno finché quei due non se ne andranno e verranno sostituiti da qualche scherano buono a nulla nominato dal potere ignorante. 

Ma a Torino i musei virtuosi non mancano, anche se spesso non ce ne accorgiamo; e confesso di essermi stupito scoprendo che il Museo della Radio e della Televisione, nel palazzo Rai di via Verdi, nei quattro giorni del weekend di Pasqua ha avuto cinquemila visitatori, quasi quanto Palazzo Madama, Gam e Mao messi insieme. Così sono andato a rivederlo (lo ricordavo com'era prima del Covid, piuttosto modesto e polveroso) per capire che cos'era capitato nel frattempo: ed è stata una entusiasmante scoperta.

Così come mi ha entusiasmato l'impressionante lavoro di quelli di Flashback nel complesso di corso Giovanni Lanza 75, che nel giugno 2022 gli è stato affidato in uso temporaneo: nel giro di un anno le quattro palazzine e il grande parco sono stati rimessi all'onor del mondo, diventando "Flashback Habitat", un "ecosistema per le culture contemporanee" o, per dirla in parole semplici, un posto fighissimo dove ospitare mostre e attività varie, nonché uno splendido polmone verde a disposizione di tutti i torinesi.

Nell'articolo di oggi sul Corriere (che potete leggere anche a questo link) racconto per filo e per segno cosa succede in via Verdi e in corso Lanza. Permettetemi però di darvi un buon consiglio. In questi giorni di ponte andateci e portateci i vostri figli: in corso Lanza vi godrete un parco bellissimo (e due mostre che val la pena di vedere), e in via Verdi l'intera famiglia si divertirà con le storie di mamma Rai. Provare per credere: tanto non costa nulla, l'ingresso è gratis in entrambi i posti. 

Commenti

Post popolari in questo blog

ADDIO, LUCA

Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz...

CULICCHIA DIRETTORE DEL CIRCOLO

Uscito sul Corriere e non disponibile on line. È andata come era previsto, e logico: Giuseppe Culicchia è il nuovo direttore del Circolo dei Lettori. Nomina scontata, se solo si considera il curriculum: scrittore affermato in Italia e pubblicato anche all'estero; solidi legami sia con la scena culturale cittadina, sia con l'editoria nazionale; esperienza nel mondo dei giornali; una lunga collaborazione con il Salone del Libro; apprezzato anche al Circolo, dove dirige un festival letterario, «Radici», di ottima qualità. Insomma, il perfetto kit del candidato naturale alla successione di Elena Loewenthal, anche a prescindere dall'endorsement – alquanto sfacciato – del fratello d'Italia Maurizio Marrone; endorsement che a Culicchia ha fatto più male che bene, facendone involontario oggetto di scontri di potere e appiccicandogli addosso un'etichetta «politica» che dubito gli appartenga e comunque non s'è avvertita nelle sue scelte alla direzione di «Radici», onestam...