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SOTTODICIOTTO, NON SOLO ZEROCALCARE


Oggi c'è l'imbarazzo della scelta, a Sottodiciotto, fin dal pomeriggio: dall'anteprima assoluta della nuova serie di "Grisù", il draghetto che vuol diventare pompiere, alla proiezione del bellissimo "Arf", caldamente raccomandato a grandi e piccini. E poi, dalle 20, le trionfali cinque ore filate della "maratona Zerocalcare", con l'integrale delle due serie "Strappare lungo i bordi" e "Questo mondo non mi renderà cattivo", I posti in sala risultano esauritissimi fin da giovedì scorso. Ma vi do una dritta: essendo a Sottodiciotto gratuiti l'ingresso e pure la prenotazione, si verifica il disdicevole fenomeno di quelli che prenotano e poi non si presentano. Ora, non riesco a immaginare lo scellerato che ha il posto prenotato alla maratona Zerocalcare e poi non ci va: ma insomma, può capitare, e quindi se qualcuno vuole provare a mettersi in coda al cinema... Senza impegno, naturalmente. Casomai, nell'altra sala del Massimo proiettano "Gli oceani sono i veri continenti" di Tommaso Santambrogio, un esordio di cui tutti dicono un gran bene.

Intanto è già tempo di premiazioni per i concorsi del festival. Ieri sera sono stati annunciati i vincitori di "That's Animato" e "Campus in corto". Ecco nomi e motivazioni:

THAT’S ANIMATO! FOR ALL

 

Visionati i 26 cortometraggi in gara nel Concorso That’s Animato! nella categoria for All, comprendente le opere adatte al pubblico di ogni età, la giuria del Festival, composta da Mario Addis, autore e regista, Erika De Nicola, regista e art director, Victoria Musci, autrice e regista, ha assegnato il Premio consistente in € 1000, a:

 

Crow Man, di Yohann Abdelnour dell’Académie Libanaise des Beaux-Arts ALBA (Libano)

con la seguente motivazione: Per la cura e la delicatezza con cui ha trattato un tema crudo e ostico e per averlo fatto con una regia asciutta ed espressiva. Un film che testimonia una precoce maturità e un’eccellente capacità di animazione. Guardarlo è un piacere amaro e una ruvida emozione.

 

La giuria ha, inoltre, deciso di attribuire tre menzioni speciali, rispettivamente a:

 

Croak Croak Croak, di Ziqi Wang del Beijing Institute of Graphic Communication (Cina)

con la seguente motivazionePer la delicatezza e la poesia con cui racconta, senza parole, i rapporti tra le generazioni e la difficoltà di vivere con gioia e pienezza senza dipendere dai dispositivi elettronici.

 

From the Corner of my Eye, di Domonkos Erhardt della Moholy-Nagy University of Art and Design (Ungheria),

con la seguente motivazionePer l’eleganza grafica e narrativa con cui, partendo dal riflesso in un vetro, racconta una fuga in un universo parallelo, dando vita a un breve istante di realtà alternativa intrisa di nostalgia e romanticismo.

 

La notte, di Martina Generali, Simone Pratola, Francesca Sofia Rosso del Centro Sperimentale di Cinematografia - Dipartimento di animazione (Italia)

con la seguente motivazionePer la raffinatezza delle immagini, sempre bilanciate tra palette impeccabili e animazione di alto livello. Per l’originalità della storia che unisce sapientemente gli elementi che rappresentano al meglio l’Italia nel mondo e una vicenda giocosamente surreale sulle note di Vivaldi.

 

Visionati i 42 cortometraggi in gara nelle categorie That’s Animato! for All e That’s Animato! for Kids, la giuria degli young adults, composta da studenti e studentesse delle Scuole Secondarie di II grado di Torino coordinati da Tool - Torino Open Lab in collaborazione con il Liceo “Domenico Berti” di Torino, ha assegnato il premio consistente in una pergamena a:

 

La notte, di Martina Generali, Simone Pratola, Francesca Sofia Rosso del Centro Sperimentale di Cinematografia - Dipartimento di Animazione (Italia)

con la seguente motivazionePer la suggestione evocativa e affascinante delle maschere della commedia dell’arte e per la colonna sonora, decisamente unica e azzeccata, che fa emergere un mix di colori e abilità narrative tali da impedire, a chi guarda, di distogliere lo sguardo. Per l’ambientazione onirica nella quale ogni cosa diventa possibile e plausibile.

 

CAMPUS IN CORTO

 

Visionati i 10 cortometraggi in gara nel Concorso nazionale Campus in corto, la giuria del Festival, composta da Andrea Parena, regista, Gaetano Renda, imprenditore cinematografico, e Viola Sartoretto, attrice, ha assegnato:

 

il primo Premio, consistente in € 1000, a:

La Lastra di Niccolò Donatini (Firenze)

con la seguente motivazioneIl cortometraggio ha il grande pregio di calare fin dall'inizio lo spettatore dentro il racconto e il mondo che l'autore desidera rappresentare grazie ad una regia consapevole e precisa che denota un'apprezzabile maturità stilistica. Da sottolineare la bella prova dei giovanissimi attori, che ben rappresenta lo spirito di questo Festival dedicato ai ragazzi.

 

il secondo Premio, consistente in € 600, a:

Le Sicarie di Francesco Di Giuseppe (Palermo)

con la seguente motivazioneUna fiaba nera e tragica, sviluppata in modo coraggioso a partire da una precisa idea drammaturgica che lavora sull'unità di luogo, capace di toccare nel profondo lo spettatore grazie anche alla superlativa interpretazione delle due giovani attrici.

 

il terzo Premio, consistente in € 300, a:

L’estraneo di Matteo Di Fiore (Palermo)

con la seguente motivazioneIl regista reinterpreta in modo molto originale una vicenda personale, attraverso immagini d'archivio che rielaborano la storia del nostro Paese e rinnovano il tema universale della partenza e del distacco dagli affetti familiari. Un film doloroso e allo stesso tempo aperto al futuro che sviluppa poeticamente il valore delle scelte individuali. 

 

La giuria ha, inoltre, deciso di attribuire tre menzioni speciali, rispettivamente a:

 

Cablò di Giorgia Macrino (Roma)

con la seguente motivazioneMolto interessante l’incursione della giovane autrice nel mondo degli adulti. Con molta accuratezza indaga sulle dinamiche di una coppia matura avvalendosi della magnifica interpretazione dei due attori protagonisti. Un bell’esempio di cinema per i giovani di questo Festival.

 

Oltreoceano di Virginia Paganelli (Treviso)

con la seguente motivazioneIl docufilm approfondisce senza retorica le difficoltà del precariato, in questo caso, molto qualificato. Utile a scuotere le coscienze delle generazioni più giovani.

 

Intimità di Matteo Giampetruzzi (Roma)

con la seguente motivazioneIl tema molto attuale dell'identità di genere è trattato in modo efficace, grazie ad una narrazione essenziale che lavora espressivamente sulla dialettica tra la banalità del quotidiano e la tensione potente e al tempo stesso sottaciuta verso la dimensione del desiderio.


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