Seconda puntata di "Exposed, chi l'ha visto?". Abbiamo qualche novità: intanto, la riunione della cabina di regia del 26 giugno dovrà valutare com'è andato il festival (secondo me malissimo, ma spero di essere smentito), rendere pubblici i dati sui visitatori, e decidere sulla seconda edizione. Credo che i cabinotti dovranno pure valutare il bilancio economico della rassegna, che aveva un budget di 600 mila euro ma corre voce (spero anch'essa destinata a pronta smentita) che i costi siano saliti e le entrate da biglietteria siano state inferiori alle previsioni. Intanto ho finalmente visto la rassegna stampa: per lo più boxini di cortesia sui periodici, discreta copertura delle riviste di settore, scialo di articoli sulle edizioni locali dei quotidiani, poco sulle testate nazionali, due sole presenze sulle internazionali, rituali citazioni in Rai e private, normale visibilità web. Mi sarei aspettato di più da un festival che doveva essere "una presenza all’avanguardia nel panorama internazionale... per attrarre un pubblico eterogeneo, sia locale che internazionale”. Nell'articolo uscito oggi sul Corriere (https://torino.corriere.it/notizie/cultura/24_giugno_22/festival-exposed-aspettando-i-dati-ufficiali-si-puo-dire-che-nell-organizzazione-c-e-tanto-da-rivedere-3749b69c-015f-469f-a575-d3dec3099xlk.shtml) riferisco anche quelle che, secondo l'assessore Purchia, sono le criticità da rivedere per - parole sue - una "robusta messa a punto".
Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.
A me è parsa la solita cosa calata dall'alto rivolta ad un pubblico che non si conosce e sofferta dalle istituzioni culturali cittadine che non avevano nessuna voglia di proporre qualcosa. Poi un festival senza un tema specifico, senza un ciclo di conferenze, senza personalità di livello, senza una sede , lo sanno organizzare tutti, ma non aspettiamoci chissà quali risultati. Infatti si è visto.....
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