La procedura che ha portato alla nomina del prof. Marco Biscione alla direzione del Mao (ve ne ho parlato nel post "Il mondo è piccolo: Campione e Biscione si ritrovano al Mao") lascia perplessi i consiglieri comunali del M5S Chiara Appendino e Vittorio Bertola, che hanno presentato un'interpellanza sulla vicenda. Sarà prossimamente discussa in aula, intanto potete leggerla qui.
Nel mio piccolo, intanto, ho chiesto lumi sulla vicenda alla presidente della Fondazione Torino Musei Patrizia Asproni: mi ha detto che negli ambienti scientifici più o meno tutti si conoscono (e questo è vero) e che Biscione, tra coloro che hanno risposto al bando, è quello che presentava le migliori credenziali.
Nel mio piccolo, intanto, ho chiesto lumi sulla vicenda alla presidente della Fondazione Torino Musei Patrizia Asproni: mi ha detto che negli ambienti scientifici più o meno tutti si conoscono (e questo è vero) e che Biscione, tra coloro che hanno risposto al bando, è quello che presentava le migliori credenziali.
Buon giorno.
RispondiEliminaHo letto l'interpellanza dei consiglieri; tra le altre cose chiedono quali lingue orientali conosca il nuovo direttore, facendo riferimento al bando di concorso relativo (e trattandosi di un Museo di Arte orientale sembra una caratteristica importante di cui tenere conto). Il curriculum messo a disposizione dal dottor Biscione ai Musei di Udine lo si trova a http://www.comune.udine.it/opencms/opencms/release/ComuneUdine/comune/Nuovo_progetto_trasparenza/allegati/Curricula/Curriculum_Biscione.pdf ), da lui stesso stilato e firmato, riporta conoscenza di inglese, francese e spagnolo. Nient'altro. Sarà per modestia? La prossima volta che incontra Patrizia Asproni, chieda se tra coloro che hanno risposto al bando sono stati tutti altrettanto discreti nel dissimulare conoscenze pertinenti alla guida di un Museo (ma si sa, nell'ambiente "scientifico" certe cose nemmeno si chiedono).
Buona serata
Mario Claudio Troni, Torino