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NIENTE SPONSOR PER TODAYS, PROVIAMO CON MITO

Angela Larotella stamattina in Commissione cultura
Nella frescura della Sala dell'Orologio, stamattina ho assistito anche alla presentazione del bilancio 2014 della Fondazione per la Cultura, ovvero lo strumento ideato dal Comune al fine di organizzare le manifestazioni deliberate dalla giunta e trovare gli sponsor per pagarle senza pesare sulle casse pubbliche. Sono venuti Braccialarghe e la segretaria generale della Fondazione, ovvero Angela Larotella. Adesso fa troppo caldo per stare a ripercorrere l'articolato dibattito in corso da anni se la Fondazione funzioni (se, cioé, trovi davvero gli sponsor) o rimesti solo l'acqua. Angela Larotella ovviamente sostiene che funziona. Annuncia che addirittura la Bocconi vuole studiare il "modello Torino" sul finanziamento della cultura. Le cifre sembrano darle ragione: Larotella riferisce che nel 2014 la raccolta è aumentata, con partner importanti, dall'Eni alla Toyota, dalle Generali all'Unipol. Braccialarghe si allarga, e aggiunge che nel 2015 puntano a raggiungere i 4,5 milioni di finanziamenti privati, al netto del contributo pubblico (che nel 2014 è stato di 1,4 milioni) e dei 200 mila euro che il Comune quest'anno versa per TOdays (togliendoli al finanziamento di MiTo che scende da 1,5 a 1,3 milioni).
Braccialarghe però ha rassicurato: i 200 mila che toglie a MiTo verranno recuperati con nuove sponsorizzazioni. Obiezione: ma se è tanto facile trovare le sponsorizzazioni, perché non le hanno trovate direttamente per TOdays, come previsto? Risposta di Braccialarghe: un festival nuovo è più difficile da "piazzare", deve farsi conoscere. In futuro, Braccia è convinto che le aziende faranno a gomitate per sponsorizzare TOdays. Per ora, speriamo che sponsorizzino MiTo.

Un chiarimento (spero l'ultimo) su TOdays

Chiusa qui. Ne approfitto per chiarire ancora una volta la mia idea su TOdays, visto che in certe teste i concetti stentano a penetrare.
1) Ho la massima stima di Gianluca Gozzi, eccellente operatore musicale: il suo Spaziale era uno dei migliori festival torinesi. Difatti TOdays altro non è che una nuova versione di Spaziale. Un festival che Gozzi stesso aveva evocato in tempi non sospetti commentando i primi vaghi progetti comunali sulla nuova rassegna.
2) Non ho nulla contro gli artisti di TOdays: semplicemente non li considero in grado di dare al festival il "richiamo internazionale" che Braccialarghe (non Gozzi) millanta. Quando parlo di gruppi "di seconda o terza fascia" non sparo un giudizio artistico, ma ragiono in termini di cachet e di pubblico.
3) Il problema non è TOdays, ma la "narrazione" che ne fa l'assessorato. Avessero detto la verità - trattasi di onesto festival con un cartellone per nulla mainstream, che può interessare un pubblico ampio, ma non di massa - avrei pure applaudito. Mi urta l'incompetenza dei coriferi, ecco tutto.
4) Sono in disaccordo sull'investimento, per lo stesso motivo. Mi avessero detto che vogliono far crescere un piccolo ma valoroso festival indie con una location periferica, beh, ci poteva stare: è una scelta politica, e come tale la rispetto. Ma loro no, ubriachi d'orgoglio vanno a raccontare che hanno partorito un grande festival internazionale. E allora non ci sto. C'è un limite alla spocchia.


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