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VOCE DEL VERBO MODA: MUTANDE E LAVORO

Il Circolo dei Lettori ospita Voce del Verbo Moda dal 20 al 23 marzo
Come ben potrete immaginare, della moda capisco poco e mi frega meno. Però, dato che stamattina al Circolo dei Lettori hanno presentato "Voce del verbo Moda", ve ne riferisco poiché condivido il principio del presidente Luca Beatrice, che ha aperto la conferenza stampa annunciando: "La nostra ragione d'essere è il pubblico. Il nostro obiettivo è coinvolgerlo, senza demagogie". Insomma, vi diamo cose gradevoli e popolari, senza svaccare. Qualità, in una parola. E di qualità ce n'è davvero tanta, nel programma di "Voce del Verbo Moda", un'inferno di appuntamenti, incontri, mostre, sfilate, al Circolo, alla Fondazione Sandretto, e in giro per la città.
 La direttrice del Circolo, Antonella Parigi, ha pure spiegato di "aver voluto Voce del Verbo Moda perché la moda è uno degli assi strategici per rilanciare il Paese". Troppa grazia, Sant'Antonio. Per Torino, comunque, è un'occasione da sfruttare. Dal 20 al 23 marzo (più la preview del 19) succederanno mille cose, e arriveranno smazzate di giornalisti, e soprattutto giornaliste, di moda. Ora, i giornalisti in genere e quelli di moda in particolare sono spesso abbastanza odiosetti. Li disegnano così. Però spesso scrivono su giornali odiosetti, o si mostrano in programmi tivù odiosetti, che fanno tendenza, e la mission sarà sopportare i loro birignao e fargli amare Torino. Tutta pubblicità, no?
Poi c'è l'aspetto serio, la vetrina di chi la moda la produce e la vende e crea lavoro e fa girare l'economia: perché, come diceva una mia amica giornalista di moda, "noi ci occupiamo di mutande, ma sono mutande che danno da vivere a un sacco di gente".
Per il resto, ci sarà da divertirsi. Il pubblico potrà divertirsi, facendo così - en passant - anche la felicità di Beatrice. Ospiti d'onore a carrettate. Trovate tutto - ospiti, programma, informazioni utili - sul sito www.vocedelverbomoda.it ma per vostra comodità vi copioincollo il comunicato stampa generale della manifestazione, tanto per farvene un'idea:


Torna, dal 20 al 23 marzo 2014 a Torino, Voce del verbo Moda, con una seconda edizione per immaginare, creare e raccontare lo stile. Ideato e organizzato dal Circolo dei lettori di Torino, Voce del verbo Moda è un luogo in cui raccogliere il pensiero e le idee attorno alla moda, uno spazio dove analizzare i fenomeni e le tendenze che producono continue innovazioni nello stile di vita e nel modo di pensare contemporaneo.
Attraverso le parole di chi la moda la crea, la studia e ne scrive si incrociano punti di vista, si raccontano storie, si analizzano parole e declinazioni che influenzano e determinano gli stili di vita della nostra società. La moda italiana, oggi più che mai, è un patrimonio collettivo di cultura materiale, un sapere fare che tiene insieme competenze artigianali, imprenditorialità e originalità di pensiero. Un insieme di valori fondati sulla capacità di produrre eccellenza che viene riconosciuto e apprezzato a livello internazionale. Voce del Verbo Moda porta le testimonianze di imprese artigiane del nostro Paese capaci di far convivere il loro bagaglio di talenti ed esperienze all’interno di un’economia globale.
Stilisti, esperti del settore, creativi, imprenditori, filosofi, scrittori e giornalisti sono le voci di un programma intenso, ricco di appuntamenti – tra lezioni di stile, conversazioni, avventure imprenditoriali Made in Italy, workshop, mostre, eventi, incontri, passeggiate e itinerari – che coinvolgono vie e piazze e luoghi della città.
Il programma di Voce del Verbo Moda si compone di:

Incontri di stile
I fenomeni e le tendenze che producono continue innovazioni nello stile di vita e nel modo di pensare contemporaneo sono raccontati attraverso storie di moda, incontri con gli “attori” dei mestieri della moda, italiani e internazionali, per conoscerne il pensiero intorno al gusto e all’eleganza, lezioni di stile con tutor d’eccezione per confrontarsi sull’uso e sul significato dei dettagli e imparare a definire lo stile e storie di impresa, testimonianze dal mondo industriale e artigianale Made in Italy attraverso le voci dei suoi protagonisti.

Con tra gli altri Natalia Aspesi, giornalista, Quirino Conti, costumista e scenografo, Daniela Hamaui, direttore editoriale periodici la Repubblica e direttore D la Repubblica,  Alberto Cavalli, direttore Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, Stella Jean, stilista, Alberta Ferretti, stilista, Ennio Capasa, stilista, Antonio Mancinelli, capo redattore moda Marie Claire, Cristina Parodi, giornalista e scrittrice, Chiara Boni, stilista, Laura Asnaghi, giornalista la Repubblica, Stefano Micelli, docente di economia, Stefano Ughetti, imprenditore e stilista di CAMO, Nicolò Zumaglini amministratore delegato Lanificio Subalpino, Alessandra Appiano, scrittrice,  Alessandra Facchinetti, stilista Tod’s, Annamaria Sbisà, giornalista, Patrizia Sandretto Re Rebaudendo presidente della FSRR, Angelo Caroli, A.N.G.E.L.O, Franco La Cecla, antropologo, Elena Todos, stilista atelier Altalen Milano, Danda Santini, direttrice Elle Italia, Nicoletta Polla Mattiot, giornalista, Luisa Beccaria stilista, Silvia Paoli, giornalista e blogger, Maria Elena Viola, direttrice Gioia!, Anna Messinis storica, Giancarlo Ottolini, chimico, Diego Dalla Palma esperto di immagine, Giuseppina Sansone, personal shopper e fashion blogger, Orsola de Castro, stilista moda Upcycled Elio Bonfanti, imprenditore, Patrizia Varetto, scrittrice, Giusi Ferré giornalista, Maria Luisa Frisa storica della moda, Colomba Leddi, stilista, Lisa Corva, blogger, Daniela Baroncini, docente Università di Bologna autrice, tra gli altri, di La moda nella letteratura contemporanea (Mondadori Bruno), Luca Morena, ideatore iCoolhunt, Barbara Cimmino  responsabile marketing di prodotto Yamamay, Ciro Cattuto, docente dell’Università di Torino, Francesca Martinengo food journalist, Paola Colaiacomo, docente di cultura inglese della moda ed estetica, Luisa Valeriani, docente Università IUAV,  Chiara Squarcina, direttore Palazzo Mocenigo Museo della Moda e del Profumo di Venezia.

Imprese straordinarie
Un focus su alcune aziende, eccellenze del Made in Italy, che operano tra imprenditorialità e artigianalità, per valorizzare e promuovere un ambito aziendale tipicamente italiano, dove il patrimonio di competenze, fondate sulla creatività e sulla ricerca produce qualità e competitività sul mercato nazionale e internazionale. Storia, filosofia e valori dell’Azienda sono raccontati attraverso la voce di chi, al  suo interno, più ne rappresenta lo spirito.

Imprese straordinarie a Voce del Verbo Moda:
L’azienda Bonfanti raccontata da Elio Bonfanti. Può capitare di essere a Parigi o New York e rigirarsi tra le mani un bottone “nato” a Torino alla Fratelli Bonfanti, impresa familiare fondata nel 1948. Da più di mezzo secolo, l’azienda percorre una strada lastricata di bottoni e fibbie, tra successi, strategie, lotte sindacali e collaborazioni con marchi di moda italiani e internazionali, come Nina Ricci, Escada, Etro.

De Clercq raccontata da Diane De Clercq e Zazie Gnecchi Ruscone. Diane è nata a Bruxelles, vissuta a Cannes e in Brasile. Arrivata in Italia per raggiungere la famiglia, fa tappa in Umbria dove conosce “Signore del filo”, maglieriste con cui lavora da quarant’anni su macchine a mano. Seguendo il motto «è più bello se non è ripetitivo», le sue creazioni, esplosioni di colori e geometrie, sono pezzi originali, spesso unici. Zazie, sua figlia, disegna e realizza, con la stessa passione, tessuti dipinti a mano, combinando un mondo variopinto di sfumature con linee e forme, a volte caotiche a volte rigorose.

Local Apparell Nel mondo sempre più globalizzato, c’è il rischio di dimenticare da dove veniamo e cosa ci sia di così speciale e unico nelle nostre origini. Essere local è più importante che considerarsi global: questa la filosofia dei capi di abbigliamento Local Apparel, confezionati dando alla materia grezza una forte componente emozionale, grazie a una elaborata ricerca di elementi - dai voile di cotone al Khadi rigato - unita a tecniche e metodi fortemente legati alle proprie radici.

MOMA raccontata da Gigio e Daniele Gironacci. A fine anni ’80 a Seattle nasce il grunge, più sporco e logoro del rock puro. A molti chilometri di distanza, a Morvalle, nelle colline marchigiane, le stesse idee si materializzano nelle calzature MOMA. Due fratelli, in anticipo sul futuro, ideano scarpe nuove ma vissute, moderne ma figlie di una tradizione legata alla terra. Muffe della vite, muschio degli alberi e ruggine sono, infatti, il filo conduttore dei trattamenti alla pelle lavorata nel laboratorio d’altri tempi nel cuore dell’Italia.
Pellini raccontata da Donatella Pellini. Dentro il gioiello vuol dire entrare in un mondo prezioso, nella storia iniziata nel 1947 e scritta da tre generazioni di donne, la fondatrice Emma Carla Pellini, sua figlia Carla e la nipote Donatella. La giovane artista ha saputo legare la tradizione a nuove tecniche e materie, in primis la versatile resina, a cui idee, immagini e parole vengono intrecciate in maniera unica attraverso una preziosa lavorazione.
Premiata. La famiglia di Graziano Mazza produce scarpe dal 1885. Vivere e respirare per anni gli odori della fabbrica, spinto esclusivamente dalla passione, lo ha portato a sperimentare, con le tecniche apprese nel tempo. E nata così Premiata, un’attitudine fatta di rispetto per le tradizioni e di una continua ricerca del nuovo,  senza perdere di vista il senso profondo delle cose. 
Vive la différence raccontata da Giulia Petrò. Da dieci anni, Vive la difference interpreta la pelle come un tessuto da lavare, tingere e ridefinire, per svestire borse e accessori da qualsiasi formalità. Un percorso di ricerca ed eccellenza in collaborazione con piccoli laboratori artigiani, protagonisti di un mondo nascosto, non automatizzato, dove l'abilità e la competenza passano dalle mani, esaltando la differenza come punto di forza.

Zanelli Design raccontata da Erminia Zanelli. Dopo l’Accademia di Belle Arti di Brera, una laurea in architettura e dieci anni di libera professione a Caracas, Erminia Zanelli rientra in Italia e si dedica al design di occhiali realizzati in piccole quantità, prodotti dalla Kador, azienda artigiana del Cadore. Piume, briciole di fogli d’oro, pizzi di Calais, macramè di Normandia rendono uniche queste “opere”, pensate per chi non vuole nascondersi dietro le lenti e ispirate alle luci dei caraibi e ad artisti come Hundertwasser e Gustav Klimt.

Dietro le quinte
Parte del fascino della moda sta nella sua esclusività, dalle limited edition al rito delle sfilate, dal casting al servizio fotografico. Voce del Verbo Moda apre il “dietro le quinte” di questo mondo per dare accesso al sogno. Casting, Trucco, Parrucco, Styling e Shooting sono esplorati dalla teoria alla pratica con lezioni e seminari aperti a tutti, ma anche un di set allestito nel negozio di PennyBlack (via Roma 278) in città di gente vera: volti veri, alla presenza di una giuria qualificata per scegliere quattro donne che diventano protagoniste e modelle per un giorno.

Fashion flânerie
Passeggiate, itinerari urbani alla scoperta di emozioni nuove che ci raccontano una città diversa da quella che, per abitudine, incontriamo quotidianamente. Piccoli gruppi percorrono itinerari ideati da accompagnatori d’eccezione che, per l’occasione, diventano guide speciali, alla ricerca di segni nascosti o appariscenti della moda. Guide d’eccezione il giornalista Maurizio Ternavasio, la scrittrice Alessandra Montruccchio, il giornalista Fabrizio Vespa.

Workshop
Tra racconti, esperimenti e prove di manualità, tante occasioni per cimentarsi con la moda e i suoi dettagli in una serie di laboratori per grandi e piccoli. Dal design ai colori, dall’abito nelle tre accezioni di vestito, abitare e abitudine, all’analisi emotiva del vestito, fino alla creazione del bottone.
BYHAND. Independent Fashion Show
Una poetica mostra mercato di moda indipendente, autoprodotta, di ricerca, con approccio ‘slow’, dove artigianato, arte e design convivono in personalità e modalità eterogenee ma unite dalla filosofia della piccola serie, del pezzo unico, del nuovo concetto di ‘lusso’, animato dal desiderio di iperpersonalizzazione. Da venerdì 21 a domenica 23 marzo, Archivio di Stato – Piazzetta Mollino 1 Torino. Inaugurazione venerdì 21 marzo, ore 19


Street style
Come si veste la città? Per scoprirlo set, in punti strategici del centro di Torino, catturano spunti e tendenze dalla moda di strada grazie all’occhio di giovani studenti e con il coinvolgimento di fashion blogger italiani.

La moda in mostra
In prestigiosi luoghi pubblici e privati della città, una serie di mostre e percorsi per scoprire la moda nei suoi mille modi e linguaggi, tra presente e passato, tradizioni e avanguardie. Da Ersel, Piazza Solferino “Signorina Grandi Firme. Alta moda a Torino tra le due guerre” a cura di Chiara Massimello. Palazzo Madama Piazza Castello “Chapeau Madame!” cappelli di signore torinesi 1920-1970 dalla collezione del Liceo Artistico A. Passone. 

                

Eventi in città

Fashion pills , eventi, reading,presentazioni, performance: appuntamenti negli spazi torinesi della moda e L’arte di attaccare bottone , i negozi del centro di Torino, dalle librerie alle panetterie, esprimono la propria creatività, interpretando in senso letterario o metaforico il tema “La moda? Un’occasione per attaccare bottone!”. Per allacciare relazioni, trasformare le vetrine dei negozi in spazi tutti da esplorare, per scoprire i piccoli e i grandi segreti del mestiere.

                

Itinerari di stile

Piccoli tour nei luoghi di produzione dell’eccellenza Made in Italy, organizzati durante la settimana che precede Voce del Verbo Moda, guidano il pubblico in un affascinante percorso sulla cultura del fare, alla scoperta di metodi e segreti di un prodotto di qualità.
In programma la visita al quartier generale di KRISTINA TI (13 marzo), un’immersione nel mondo di BORSALINO (14 marzo) nella sede produttiva di  Spinetta Marengo e al Museo del cappello di Alessandria. E ancora (15 marzo) Firenze in due tappe, Museo Salvatore Ferragamo e alla Galleria del costume, all’interno di Palazzo Pitti.

Voce del Verbo Moda è un progetto de il Circolo dei lettori
Realizzato con il patrocinio di Città di Torino, con il contributo di Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino e di CNA Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa
in collaborazione con ASCOM Confcommercio Torino e Provincia. Sponsor Damman Frères, Noberasco, Nuxe, Pennyblack, Vicolungo the Style Outlets
media partner D la Repubblica, RClub la Rebubblica, Shop in the City
partner tecnici Fabbrica Bottoni Fratelli Bonfanti, Hotel Victoria, Lavazza, L'Oréal Professionnel, Maybelline, T.E.I.V. by Tuttocarta e Idee Vetrina, Tisettanta
Si ringraziano Accademia Albertina di Belle Arti, Archivio di Stato di Torino, Ersel, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, IAAD Istituto d'Arte Applicata e Design, IED Torino Istituto Europeo di Design, ModaCult - Università Cattolica del Sacro Cuore, Palazzo Madama, Turismo Torino e Provincia, Università di Bologna - Campus di Rimini - Laurea Magistrale in Moda

Info e programma su www.vocedelverbomoda.it
Voce del Verbo Moda anche su facebook e twitter

 

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