L'Italia vista dal bar: Tommaso Cerasuolo e le due Elene (Diana e Lattore) fanno colazione prima di partire per Milano |
Alle tre del mattino fa un freddo del diavolo, a metà
aprile. Rabbrividisco, sbadiglio, entro in casa e penso che forse sono troppo
vecchio per stare ancora on the road. Però so che la prossima volta ci
ricascherò. Perché è vero che i bravi pensionati vanno a letto presto: però i
pensionati cattivi vanno dappertutto, e si divertono molto di più.
E poi basterebbe mettersi un
golfino, no? Il problema che stamattina – cioè, ieri mattina, è già il
giorno dopo – quando ho suonato al campanello di Tommy, c’era una bel sole, e
persino la giacchetta mi pareva superflua.
Lo sbadiglio del padrone: Gigi Giancursi con il boss della Mescal, Valerio Soave, dopo il concerto al Magnolia |
Tommy è Tommaso Cerasuolo, il cantante dei Perturbazione.
Abita con la moglie, professoressa di mate, e i due figli di 6 e 3 anni, in un
appartamento luminoso vicino al Campus Einaudi. La casa ha uno di quei citofoni
multietnici che ti raccontano la storia dell’immigrazione a Torino. Cognomi
piemontesi, veneti, e poi meridionali, sardi, e infine slavi e arabi e
sudamericani. Ma io non sono qui per parlare di flussi migratori. Oggi il
migrante sono io. Vado on the road con i Perturbazione.
Tommy mi fa salire, mentre prepara la valigia. Ha un
quadernetto dove appunta tutte le cose da portarsi dietro quando va in tournée:
ed è la sola cosa rock che ha per casa – a parte un poster di John Lennon.
Anche il tavolinetto dove scrive le canzoni non è rock. E l’unico strumento
musicale in vista è una tastierina elettrica piccola piccola. Tommy però dice
che va bene, per comporre.
Il caffè scendiamo a prenderlo al bar all’angolo,
che non è esattamente un bar da “L’Italia vista dal bar”. E’ un bar strano:
anzi, è un mezzo bar, l’altra metà del locale è occupata da una bottega di
ciclista. Posto simpatico; e fanno torte squisite: Elena ne sbafa una fetta con
evidente entusiasmo. Elena Diana, la violoncellista della band, è arrivata
mentre prendevamo il caffè; anzi, di Elene ne sono arrivate due, la seconda è
la pimpante discografica della Mescal – l’etichetta dei Perturbazione – che ci
deve accompagnare a Milano.
Stasera suoniamo (preciso: loro suonano, io ho già suonato
il campanello di Tommy e per il bene della musica può bastare) al Magnolia, un
club di Segrate. Ma prima passiamo in Rai, per l’appunto a Milano: Tommy e
Elena – la violoncellista, non la discografica – registrano una comparsata a
“Detto fatto”. Non so che cosa sia. Tommy e Elena hanno le idee un po’ più
chiare di me. Ma solo un po’. “E’ una trasmissione di Raidue sul fai da te”,
vagheggia Tommy. Si tratta di andar lì a parlare del disco – questo è
l’obiettivo ultimo di qualsiasi partecipazione televisiva – però producendosi
in un tentativo di bricolage. Mi pare complicato. Però Elena la violoncellista
– che d’ora in poi per brevità chiamerò Elena 1, mentre la discografica sarà
Elena 2 – è una ragazza organizzata, come tutte le ragazze, pure quelle rock, e
si è portata il compito da casa: un sonaglietto fabbricato con un bastoncino,
un filo di nylon e un bicchiere di carta. Non vi spiego come funziona, però
funziona e fa un rumore molto buffo, che divertiva assai Nora – la figlia Elena
1 e di Gigi, il chitarrista della band - quand’era piccola. Adesso Nora ha
sette anni, e dubito che il rumore molto buffo la diverta ancora. Comunque
Elena 1, in
macchina verso Milano, ci fa sentire ripetutamente il rumore molto buffo,
finché non minacciamo di lasciarla all’autogrill di Novara, dove da perfetti
rocker on the road ci fermiamo per un altro caffè. Tutti i rocker on the road
si fermano sempre all’autogrill di Novara, non lo sapevate?
That's all, folks. Il resto lo leggete su ExtraTorino per la modica somma di 2 euro.
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