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“Non ci interessano le vostre
sceneggiate, contro le adozioni gay solo barricate!”. Il collettivo Cervello 6 in azione |
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Il manifesto dello scandalo |
Ladies and gentlemen, dopo gli exploit dei Cervelli 1, 2, 3, 4 e 5, ecco a voi Cervello 6 in action. Mi segnalano difatti che stanotte sulla cancellata della ex Manifattura Tabacchi, dove l'8 settembre si apre la ormai celeberrima
mostra internazionale di arte Lgbte, hanno attaccato uno striscione contro le adozioni gay con la scritta: “Non ci interessano le vostre
sceneggiate, contro le adozioni gay solo barricate!”.
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Lo striscione sturm und drang di Gioventù Nazionale |
La brillante operazione è stata accompagnata da un comunicato di Gioventù Nazionale: “Abbiamo deciso di lanciare un messaggio chiaro e netto
alla lobby omosessuale: non basteranno scontate provocazioni
“pseudoartistiche” in favore delle unioni e delle adozioni omosessuali,
né basteranno leggi liberticide per tapparci la bocca. Se oggi difendere
la famiglia tradizionale, cardine della società dall’origine dell’uomo,
formata da uomo, donna e figli, vuol dire essere omofobi, beh allora
forse lo siamo. Ma qualunque cosa accada, qualunque legge verrà varata,
ci troverete sempre qui, pronti ad erigere barricate in difesa della
famiglia”. Meravigliosa l'idea delle barricate: è così deliziosamente sturm and drang...
E il bello è che
l'acronimo Lgbte che dà il titolo alla mostra sta per "La Grande Battaglia Trova Esito": i gay non c'entrano una mazza.
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FdI e le adozioni gay. Toscani l'ha presa bene |
Peraltro, dal testo dello striscione e del comunicato si evince che del presunto "vilipendio alla religione" - invocato ieri da Sbriglio, Marrone e Magliano per indurre il pavido Filura a rimangiarsi il patrocinio comunale alla mostra - a lorsignori non gliene frega un'emerita ceppa. Ciò che gli rode sono le adozioni gay. Quella, però, è un'altra storia, con un'altra fotografia. Per intenderci, la fotografia disinvoltamente ladrata da Fratelli d'Italia a Toscani.
Tornando alla Madre di Tutte le Minchiate, posso aggiungere una piccola considerazione che riguarda Cervello 5? Ieri è successo qualcosa di stravagante. La giunta comunale di Torino ha ritenuto di togliere il patrocinio a una mostra, per via di un manifesto sconveniente. Delle due, una: o la mostra non meritava il patrocinio, e allora hanno perpetrato una minchiata "a monte"; oppure meritava il patrocinio, ma se ne sono sbattuti di verificare la comunicazione della mostra medesima, e quando hanno pestato il merdone si sono lasciati spaventare dagli attacchi politici dell'opposizione. In entrambi i casi, qui sono stati commessi errori marchiani. Nei paesi seri, chi sbaglia paga. In genere la procedura è la seguente: nel primo caso, ovvero se la mostra non meritava il patrocinio, la giunta ritira il patrocinio, l'assessore - o chi per esso - che lo ha concesso (o il sindaco, alla bisogna) si dimette, le dimissioni vengono accettate, e i funzionari che hanno omesso di controllare il materiale sensibile vengono trasferiti a incarichi più innocui. Nella seconda ipotesi, ovvero una mostra che comunque merita il patrocinio, si prende atto delle proteste dell'opposizione, si conferma il patrocinio, si fa cambiare il manifesto, l'assessore - o chi per esso - si dimette, le dimissioni vengono accettate, e i funzionari trasferiti.
Ma Torino è Torino. E Torino è soltanto una grande San Damiano, dove si tira la pietra e si nasconde la mano.
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