Passa ai contenuti principali

COSULICH RESTA A ARTISSIMA, A RIVOLI CI VA BONAMI?

A proposito di bandi. Un bando che c'è, ma che ha fatto tanto discutere, è quello per il superdirettore che dovrebbe farsi carico di Gam e Castello di Rivoli. E' sembrato strano a molti che non specifichi il compenso, né richieda la laurea.
Una semplice sciatteria? Una scelta? Una necessità?
Boh. Magari leggere quel bando con attenzione può aiutare a disegnare il profilo del candidato ideale. Ovvero del tizio (o tizia) tutt'altro che ipotetico, bensì con un nome e un  cognome e un curriculum, che diventerà direttore di Gam e Rivoli.
Sarah Cosulich resta a Artissima

Sarah Cosulich, un altro anno a Artissima

Intanto, direi che possiamo escludere Sarah Cosulich, appena confermata per un altro anno alla direzione di Artissima. Lei alla superdirezione ci aveva fatto un pensierino, ma il suo contratto è di tre anni più uno, la Fondazione Musei le ha proposto di farsi anche il quarto anno, e Sarah ha detto sì. Quindi, fuori la Cosulich.

Luca Beatrice vorrebbe restare al Circolo

Un altro nome che gira è quello di Luca Beatrice, critico d'arte e presidente del Circolo dei Lettori. Pare però che non intenda partecipare al bando per la doppia direzione. Secondo me oggi come oggi preferirebbe vedersi confermare alla presidenza del Circolo, ruolo che ha ben ricoperto. Quindi, fuori Beatrice.

Manacorda lascerebbe la Tate?

Il terzo nome molto evocato è quello di Francesco Manacorda, l'ex direttore di Artissima da quasi tre anni felicemente sistemato alla Tate di Liverpool. Il fatto che il bando sia scritto solo in inglese indurrebbe un complottista a parlare di "chiaro segnale subliminale". Io che non sono complottista rispetto l'eventuale desiderio di Manacorda di tornare in patria. Ma mi domando: uno piazzato alla Tate la molla e si precipita a dirigere Gam e Rivoli? Senza sapere quanto guadagnerà? E soprattutto senza sapere che cosa dovrà dirigere, dato che la Superfondazione, pensata da Coppola e Braccialarghe nel 2011, sembra, con il trascorrere dei mesi e degli anni, trascolorare sempre più in Supercazzola. Quest'estate l'assessore Parigi disse a Luca Cassiani: "La Superfondazione o si fa entro l'anno, o non si fa più". E siamo al 23 dicembre...

Bonami non ha la laurea, ma è caro

Ma insomma, chi vogliono come doppio direttore? L'unico che ha i requisiti richiesti dal bando è Francesco Bonami: parla perfettamente inglese, è un'autorità riconosciuta anche all'estero, e a quanto risulta da Wikipedia non è laureato.
Inoltre, fuori bando, capita che Bonami sia direttore onorario della Fondazione Sandretto; e se è vero che tota Sandretto non ha mai molto amato il Castello di Rivoli, l'arrivo alla direzione del suo amico Bonami segnerebbe un miglioramento dei rapporti fra le due istituzioni dell'arte contemporanea.
Sarebbe troppo perfetto. E infatti una imperfezione c'è. Bonami quando cura una mostra si fa pagare salato. Molto salato. E cura mostre in tutto il mondo. Che vantaggio economico può sperare dalla doppia direzione, con Superfondazione o senza? Magari il bando non specifica il compenso proprio per poter eventualmente fare a Bonami un'offerta che non può rifiutare. Ipotesi suggestiva, ma assai improbabile considerata l'arietta che tira da queste parti...

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la