Giurin giurello: nessuno scherzo, è davvero l'immagine con cui il Salone del Libro 2015 si presenterà al mondo |
La spiegazione dell'inspiegabile
Così la spiega il comunicato stampa che l'accompagna (i neretti sono nell'originale): "Il giovane
Wolfgang von Goethe mollemente drappeggiato (forse volevano dire "adagiato", semmai drappeggiata è la tunica... Ndr) sullo sfondo della campagna romana: proprio quello del celebre quadro dipinto nel 1787 da Johann Heinrich Wilhelm Tischbein durante il suo viaggio in Italia. Solo che il grande scrittore tedesco non sta posando per un ritratto, bensì per un
set cinematografico. Attorno a lui le icone delle eccellenze contemporanee che rendono il
made in Italy così apprezzato nel mondo: il cinema, con il regista e il direttore della fotografia; la
moda nei due abiti firmati presentati dalla costumista; la cucina e il gusto nel ghiotto carrello del catering; il
car styling nell’auto di servizio, una Lancia Y che proprio nel 2015 festeggia i suoi trent’anni. La
musica, nel violino Stradivari con la sua custodia originale. E naturalmente il
libro nella pila di volumi in bella vista. È l’immagine guida che accompagnerà il
Salone Internazionale del Libro 2015, ideata dall’agenzia Simonetti Studio di Torino e realizzata dall’illustratore
Michelangelo Rossino a partire da un tema fisso proposto alle
agenzie che hanno partecipato alla gara di creatività: il quadro di
Tischbein quale omaggio alla
Germania Ospite d’onore del Salone 2015. Il claim che la accompagna è
«Italia, Salone delle Meraviglie»: come dire, l’Italia stessa è un Salone delle meraviglie, e il Salone di Torino ne è il palcoscenico. L’immagine
– come sempre – apparirà sulle campagne pubblicitarie, su materiali di
comunicazione, programmi, cataloghi ed è scaricabile in alta definizione
da
salonelibro.it. E diventerà uno spot diffuso su Rai Radio 1 e Radio 2".
Non potevamo tenerci il quadro originale?
Dovrei evitare la facile ironia sul nome dell'autore, Michelangelo all'anagrafe ma non nei fatti: però non la evito, perché pure lui ha le sue belle responsabilità in fase esecutiva. Quando al messaggio trasmesso dalla fumettistica vignetta, non so. Sant'Iddio, avevano detto che usavano il quadro di Tischbein: non potevano tenerselo così com'è, che va tanto bene e non ci costa un centesimo? No. Qualche mago dell'immagine - presumo dietro adegutato guiderdone - ha pensato bene di "rivisitarlo" in chiave trash.
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