Filura prende posto all'Astra ieri pomeriggio per godersi "I Tre Moschettieri" |
Alcune cose belle che ho fatto in
questo weekend e che consiglio anche a voi:
- Sono andato all'Astra a vedere la prima puntata de “I Tre Moschettieri”, l'impresa di “teatro seriale” immaginata da Beppe Navello del TPE riprendendo l'epica esperienza di trent'anni fa al Teatro Stabile dell'Aquila. Gente, è una figata. Mi sono divertito e appassionato. Non mi perderò le prossime puntate, da qui a maggio. Attori bravissimi, messa in scena fantastica, non un attimo di noia. Raccomando vivamente il padre di D'Artagnan, interpretato da un Sergio Troiano in pallissima, e il Re di Francia di Gianluigi Pizzetti, che ti fa scassare appena apre bocca. Io ci sono andato ieri alla recita delle 18, per avere la serata libera. Il modo migliore per trascorrere il tardo pomeriggio della domenica pomeriggio, sempre un po' tristanzuolo. Figuratevi che si è divertito pure Filura, presente fra il pubblico.
- Ho cominciato a leggere “D'amore si muore ma io no”, il primo romanzo del poeta folle Guido Catalano. Geniale. Lo leggevo nella metro, che ho ampiamente sfruttato per approfittare della domenica a biglietto unico. E ridevo come un cretino, circondato da gente che smanettava triste sull'iPhone. Vabbé, ho cominciato anche a leggere “La peste” di Camus, per controbilanciare. Grande libro. Ma Catalano è troppo divertente.
- Sono andato al Massimo a vedere “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi: ci sono andato sabato sera, nel preciso momento in cui vinceva l'Orso d'Oro a Berlino. Film imperdibile. Per mille motivi: quello che più mi ha sorpreso, è che ti fa sentire orgoglioso di essere italiano, perché, nella tragedia, ti mostra un'Italia che incredibilmente funziona, è generosa e ha dignità. Fantascienza, insomma.
- Sono tornato con un'amica al Museo Accorsi per rivedere la mostra dei Putti. E c'era un sacco di gente. Senza contributi pubblici, e senza tirarsela da fenomeni, si può fare una mostra bella, che piace. Cose dell'altro mondo.
- E stasera vado a sentirmi Battiato e Alice insieme al Colosseo. Magic moment. Purtroppo per chi non ci ha pensato per tempo, non ci sono più biglietti. Mi dispiace per voi, so già che sarà bellissimo.
Sono un ragazzo fortunato, lo so.
Vivo a Torino.
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