The best show in town. Ore 14.15, Sala del Consiglio comunale, il mio entertainer favorito, il leghista Fabrizio Ricca, scaglia con fieri accenti contro l'ipotesi che una parte dei 37 mila reperti dell'Egizio non esposti vada in un museo di Catania. Non vi annoio ripetendo ciò che ho già spiegato l'altro ieri. Tanto voi lo sapete, e Ricca non lo capisce.
Il genio non si rassegna all'idea che l'Egizio non esponga tutti gli scarabei che conserva in magazzino. E se proprio quell'incapace del direttore Greco non ci riesce, "cambi mestiere" (Ricca dixit, testuale). Certo, afferma l'esperto museologo Ricca, non possiamo mandare la roba nostra tanto lontano. In Sicilia, poi! Meglio tenersi tutto a casa. Al massimo a Milano, concede, a portata di mano. E a chi gli fa notare che musei importanti come il Louvre e il Guggenheim hanno aperto "filiali" nel mondo, risponde sbarazzino che:
- La filiale del Louvre è a Lens, a pochi chilometri da Parigi.
- La filiale del Guggenheim è a Bilbao, che "si raggiunge in due ore con l'alta velocità".
Meraviglioso. Ricca non mi delude mai. Per spiegare la barzelletta a quelli come Ricca, preciso che
- Il Louvre ha due filiali: una a Lens. L'altra a Abu Dhabi. Località notoriamente a pochi chilometri da Parigi.
- La sede principale del Guggenheim Museum è a New York. Bilbao, sede di una delle "filiali", è in Spagna. Poi ci sono altri due Guggenheim nel mondo. Il più vicino a Bilbao è a Venezia. E ce n'è uno ad Abu Dabhi. Non è chiaro se Ricca sia solito raggiungere Bilbao "in due ore con l'alta velocità" da New York, da Abu Dabhi o da Venezia. In tutte e tre le ipotesi vorrei che mi rivelasse qual è la sua compagnia ferroviaria.
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