Passa ai contenuti principali

RICCA VUOLE I MUSEI GRATIS: E IO GLI REGALO UN ABBONAMENTO

Perché accontentarsi dell'ingresso gratuito? Ci sono sistemi più spicci ed efficaci per distruggere un museo
L'ha presa bene. Sfiorato dall'infondato sospetto di essere sfottuto per via di qualche sua intemperanza in materia di Museo Egizio, l'inarrestabile cavallo di razza della Lega, l'immenso Fabrizio Ricca, ha escogitato un abile stratagemma per affossare l'intero sistema museale torinese.

L'annuncio: musei gratis per tutti

Ecco qui l'ultimo parto dell'Immenso: "Abbiamo presentato una proposta per rendere completamente gratuiti i musei torinesi per tutti i residenti. Riteniamo stupido che, sopratutto (sic) in un momento economico come questo, si debba far pagare anche solo un euro per accedere al patrimonio culturale presente nella nostra città. Penso sia discriminatorio togliere la possibilità di accedere ad essi a chi non se lo può permettere. Recupereremo i soldi del mancato sbigliettamento tramite sponsor privati creando iniziative ad hoc. Stiamo anche studiano la possibilità di creare aperture notturne per i weekend così da ampliare l'offerta e rendere gratuito l'accesso ai teatri, luoghi sempre più di nicchia a causa dei costi proibitivi dei biglietti, ai giovani fino ai 25 anni di età. Riteniamo che se una città vuole fare cultura deve lavorare per dall'azzeramento (sic) delle distanze economiche di tutti quelli a cui si propone. Se la proposta non verrà accettata in questa consiliatura l'approveremo immediatamente dopo aver vinto le elezioni comunali." Vabbè, aspetta e spera.
Fabrizio, ti prego. Dammi requie. Vorrei occuparmi di qualcosa di serio, ogni tanto. Non soltanto cabaret.

I teatri, lusso per plutocrati

Premetto che sarei ben felice se, come chiede Nosiglia, l'accesso alla cultura fosse gratis per i poveri. Quelli veri, che purtroppo sono sempre di più. Non per i fantasmi fiscali. 
Chiarito questo, vorrei dirti due cose sui musei. Sui teatri mi taccio per sfinimento: a parte che sono sempre pieni, mi limito a ricordarti che con l'abbonamento giovani allo Stabile si pagano 10,6 euro a spettacolo, con quello per studenti 8 euro. Se li consideri costi proibitivi, mi domando quanto paghi tu i videogame. Quanto ai teatri privati, vai tu a dirlo alla signora del Colosseo, che vuoi farle entrare gratis la gente: è una donna di carattere e piuttosto energica, sono sicuro che saprà risponderti con nodosi argomenti.

Musei: è fatica sprecata, ma mi tocca

Ma il bersaglio grosso sono i musei. 
E qui riportare il discorso su un piano di realtà è impresa improba.
Presumo che nel tuo curriculum studiorum non rientri l'economia museale: ma questa non è una colpa. Basterebbe un po' di buon senso.
Inutile quindi sottolineare che lo sbigliettamento è ormai una voce essenziale per il sostentamento dei musei. Siete stati voi del centrodestra ad affermare per primi, e anche con durezza ("con la cultura non si mangia"), che la cultura non deve essere assistita, ma reggersi quanto più possibile sulle proprie gambe.  I nostri musei stanno ottenendo importanti risultati in quella direzione. Giusto ieri ho citato il caso dell'Egizio, ma lo stesso discorso vale per gli altri, da quello del Cinema fino alla Reggia di Venaria che con i biglietti copre ben un terzo del suo bilancio.
Inutile ripetere che purtroppo oggi nei nostri musei il pubblico torinese e piemontese è ancora maggioritario:  vedi, a puro titolo d'esempio, il caso della Gam, che per Monet ha avuto il 67 per cento di visitatori residenti in Piemonte.
Inutile anche sbertucciare il flatus vocis di ricorrere agli sponsor; che già ci sono, ad esempio le Fondazioni bancarie; e sono difficilissimi da trovare proprio perché, come sai persino tu, c'è crisi; e comunque, se si trovassero, servirebbero per alleviare le tante esigenze dei nostri musei che oggi non riusciamo a fronteggiare.
Lo so che spreco il mio tempo, con te. Eppure mi tocca. It's a dirty job, sir, but someone has to do it.
Ok, capisco che siamo in campagna elettorale, e ogni minchiata vale: ma attenzione, la cultura non porta voti, lo hanno imparato a loro spese i vari assessori alla Cultura. Resta nel tuo settore: le tre erre - ronde, rom e rifiuti - rendono molto di più.

Una moderata proposta: fai tu il consigliere gratis...

Poi, sai, è questione di punti di vista: io, ad esempio, ritengo "stupido che, soprattutto (scusa, ma io e l'ortografia abbiamo il vezzo di scriverlo con due t) in un momento economico come questo, si debba pagare" un'indennità ai consiglieri comunali, specie a certi che so io. Per cui sarebbe un bel gesto se tu rinunciassi a quella millecinquecento mal contata, ogni mese. 

... oppure regala gli Abbonamenti musei

E potresti far di più e di meglio: usare quei soldi per offrire l'Abbonamento musei ai residenti in difficoltà. Considerate le facilitazioni per gli under-26, in un  anno distribuiresti all'incirca 400 abbonamenti. In cinque anni di mandato, ti togli la paura. Per i disoccupati torinesi sarebbe un bel sollievo trascorrere il tempo libero nei musei, a tue spese. Te ne sarebbero grati.

Lo ammetto: è colpa mia...

Ma a ben pensarci temo che sia colpa mia: sospetto che la strampalata idea ti sia venuta perché hai letto (ovviamente senza capirlo) l'articolo di ieri su TorinoSette dove sottolineavo che un centinaio di torinesi hanno preferito non visitare l'Egizio durante la Notte Bianca quando hanno scoperto che si pagava il biglietto pieno (13 euro, sai che salasso...). In realtà io sospettavo che non fossero dei bisognosi, bensì gente come te, convinta che la cultura non valga nulla e quindi non la si debba pagare. Perché, ripeto, tu non parli di consentire l'ingresso gratuito ai nullatenenti, nel qual caso sarei dalla tua parte senza se e senza ma; tu teorizzi il "todos caballeros" - anzi: tutti portoghesi. Non paga nessuno. Non importa quale sia il suo reddito: basta il certificato di residenza. 

... quindi l'Abbonamento te lo pago io

Ma per farla breve e non stressarmi a imbastire ragionamenti a vuoto, mi offro di rimediare di persona: ti pago di tasca mia un Abbonamento musei, costo 52 euro. Così entrerai i tutti in musei che vorrai, senza spendere un soldo, e chissà mai che ti piacciano e impari a rispettarli. Per un povero pensionato come me è un grosso sacrificio economico: ma lo faccio volentieri, se servirà a condurre un giovane sui nobili sentieri dell'arte e della bellezza.
In cambio, però, mettiti tranquillo, e lasciami pensare alle cose serie.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la