Perché accontentarsi dell'ingresso gratuito? Ci sono sistemi più spicci ed efficaci per distruggere un museo |
L'annuncio: musei gratis per tutti
Ecco qui l'ultimo parto dell'Immenso: "Abbiamo presentato una proposta per rendere completamente gratuiti i musei torinesi per tutti i residenti. Riteniamo stupido che, sopratutto (sic) in un momento economico come questo, si debba far pagare anche solo un euro per accedere al patrimonio culturale presente nella nostra città. Penso sia discriminatorio togliere la possibilità di accedere ad essi a chi non se lo può permettere. Recupereremo i soldi del mancato sbigliettamento tramite sponsor privati creando iniziative ad hoc. Stiamo anche studiano la possibilità di creare aperture notturne per i weekend così da ampliare l'offerta e rendere gratuito l'accesso ai teatri, luoghi sempre più di nicchia a causa dei costi proibitivi dei biglietti, ai giovani fino ai 25 anni di età. Riteniamo che se una città vuole fare cultura deve lavorare per dall'azzeramento (sic) delle distanze economiche di tutti quelli a cui si propone. Se la proposta non verrà accettata in questa consiliatura l'approveremo immediatamente dopo aver vinto le elezioni comunali." Vabbè, aspetta e spera.
Fabrizio, ti prego. Dammi requie. Vorrei occuparmi di qualcosa di serio, ogni tanto. Non soltanto cabaret.
I teatri, lusso per plutocrati
Premetto che sarei ben felice se, come chiede Nosiglia, l'accesso alla cultura fosse gratis per i poveri. Quelli veri, che purtroppo sono sempre di più. Non per i fantasmi fiscali.
Chiarito questo, vorrei dirti due cose sui musei. Sui teatri mi taccio per sfinimento: a parte che sono sempre pieni, mi limito a ricordarti che con l'abbonamento giovani allo Stabile si pagano 10,6 euro a spettacolo, con quello per studenti 8 euro. Se li consideri costi proibitivi, mi domando quanto paghi tu i videogame. Quanto ai teatri privati, vai tu a dirlo alla signora del Colosseo, che vuoi farle entrare gratis la gente: è una donna di carattere e piuttosto energica, sono sicuro che saprà risponderti con nodosi argomenti.
E qui riportare il discorso su un piano di realtà è impresa improba.
Presumo che nel tuo curriculum studiorum non rientri l'economia museale: ma questa non è una colpa. Basterebbe un po' di buon senso.
Inutile quindi sottolineare che lo sbigliettamento è ormai una voce essenziale per il sostentamento dei musei. Siete stati voi del centrodestra ad affermare per primi, e anche con durezza ("con la cultura non si mangia"), che la cultura non deve essere assistita, ma reggersi quanto più possibile sulle proprie gambe. I nostri musei stanno ottenendo importanti risultati in quella direzione. Giusto ieri ho citato il caso dell'Egizio, ma lo stesso discorso vale per gli altri, da quello del Cinema fino alla Reggia di Venaria che con i biglietti copre ben un terzo del suo bilancio.
Inutile ripetere che purtroppo oggi nei nostri musei il pubblico torinese e piemontese è ancora maggioritario: vedi, a puro titolo d'esempio, il caso della Gam, che per Monet ha avuto il 67 per cento di visitatori residenti in Piemonte.
Inutile anche sbertucciare il flatus vocis di ricorrere agli sponsor; che già ci sono, ad esempio le Fondazioni bancarie; e sono difficilissimi da trovare proprio perché, come sai persino tu, c'è crisi; e comunque, se si trovassero, servirebbero per alleviare le tante esigenze dei nostri musei che oggi non riusciamo a fronteggiare.
Lo so che spreco il mio tempo, con te. Eppure mi tocca. It's a dirty job, sir, but someone has to do it.
Ok, capisco che siamo in campagna elettorale, e ogni minchiata vale: ma attenzione, la cultura non porta voti, lo hanno imparato a loro spese i vari assessori alla Cultura. Resta nel tuo settore: le tre erre - ronde, rom e rifiuti - rendono molto di più.
In cambio, però, mettiti tranquillo, e lasciami pensare alle cose serie.
Musei: è fatica sprecata, ma mi tocca
Ma il bersaglio grosso sono i musei.E qui riportare il discorso su un piano di realtà è impresa improba.
Presumo che nel tuo curriculum studiorum non rientri l'economia museale: ma questa non è una colpa. Basterebbe un po' di buon senso.
Inutile quindi sottolineare che lo sbigliettamento è ormai una voce essenziale per il sostentamento dei musei. Siete stati voi del centrodestra ad affermare per primi, e anche con durezza ("con la cultura non si mangia"), che la cultura non deve essere assistita, ma reggersi quanto più possibile sulle proprie gambe. I nostri musei stanno ottenendo importanti risultati in quella direzione. Giusto ieri ho citato il caso dell'Egizio, ma lo stesso discorso vale per gli altri, da quello del Cinema fino alla Reggia di Venaria che con i biglietti copre ben un terzo del suo bilancio.
Inutile ripetere che purtroppo oggi nei nostri musei il pubblico torinese e piemontese è ancora maggioritario: vedi, a puro titolo d'esempio, il caso della Gam, che per Monet ha avuto il 67 per cento di visitatori residenti in Piemonte.
Inutile anche sbertucciare il flatus vocis di ricorrere agli sponsor; che già ci sono, ad esempio le Fondazioni bancarie; e sono difficilissimi da trovare proprio perché, come sai persino tu, c'è crisi; e comunque, se si trovassero, servirebbero per alleviare le tante esigenze dei nostri musei che oggi non riusciamo a fronteggiare.
Lo so che spreco il mio tempo, con te. Eppure mi tocca. It's a dirty job, sir, but someone has to do it.
Ok, capisco che siamo in campagna elettorale, e ogni minchiata vale: ma attenzione, la cultura non porta voti, lo hanno imparato a loro spese i vari assessori alla Cultura. Resta nel tuo settore: le tre erre - ronde, rom e rifiuti - rendono molto di più.
Una moderata proposta: fai tu il consigliere gratis...
Poi, sai, è questione di punti di vista: io, ad esempio, ritengo "stupido che, soprattutto (scusa, ma io e l'ortografia abbiamo il vezzo di scriverlo con due t) in un momento economico come questo, si debba pagare" un'indennità ai consiglieri comunali, specie a certi che so io. Per cui sarebbe un bel gesto se tu rinunciassi a quella millecinquecento mal contata, ogni mese.... oppure regala gli Abbonamenti musei
E potresti far di più e di meglio: usare quei soldi per offrire l'Abbonamento musei ai residenti in difficoltà. Considerate le facilitazioni per gli under-26, in un anno distribuiresti all'incirca 400 abbonamenti. In cinque anni di mandato, ti togli la paura. Per i disoccupati torinesi sarebbe un bel sollievo trascorrere il tempo libero nei musei, a tue spese. Te ne sarebbero grati.Lo ammetto: è colpa mia...
Ma a ben pensarci temo che sia colpa mia: sospetto che la strampalata idea ti sia venuta perché hai letto (ovviamente senza capirlo) l'articolo di ieri su TorinoSette dove sottolineavo che un centinaio di torinesi hanno preferito non visitare l'Egizio durante la Notte Bianca quando hanno scoperto che si pagava il biglietto pieno (13 euro, sai che salasso...). In realtà io sospettavo che non fossero dei bisognosi, bensì gente come te, convinta che la cultura non valga nulla e quindi non la si debba pagare. Perché, ripeto, tu non parli di consentire l'ingresso gratuito ai nullatenenti, nel qual caso sarei dalla tua parte senza se e senza ma; tu teorizzi il "todos caballeros" - anzi: tutti portoghesi. Non paga nessuno. Non importa quale sia il suo reddito: basta il certificato di residenza.... quindi l'Abbonamento te lo pago io
Ma per farla breve e non stressarmi a imbastire ragionamenti a vuoto, mi offro di rimediare di persona: ti pago di tasca mia un Abbonamento musei, costo 52 euro. Così entrerai i tutti in musei che vorrai, senza spendere un soldo, e chissà mai che ti piacciano e impari a rispettarli. Per un povero pensionato come me è un grosso sacrificio economico: ma lo faccio volentieri, se servirà a condurre un giovane sui nobili sentieri dell'arte e della bellezza.In cambio, però, mettiti tranquillo, e lasciami pensare alle cose serie.
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