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CLASSICAL MUSIC, FRANCESCA FA LA MISTERIOSA

Piccoli fans: l'assessore Leon in posa con Danny Glover
Stamattina sono stato alla presentazione di un film che stanno girando a Torino, con il sostegno di Film Commission e di Fip. Il film si intitola "Ulysses", il regista è Federico Alotto - un torinese che sta facendosi notare - e tra gli interpreti c'è Danny Glover, quello di "Arma letale". E alla conferenza stampa c'era Danny Glover. Mito. Se penso a quante volte ha urlato "Sei un gran figlio di puttana!" a Mel Gibson, gli farei un monumento. L'ho trovato invecchiato, ma è anche vero che dal primo "Arma letale" sono passati trent'anni. Comunque non è questo che mi importava. Il film è molto torinese, nel senso che sono torinesi il regista, i soggettisti, i produttori, parte del cast e l'intera troupe. La società di produzione è una start up locale. Ovvio che alla presentazione venisse il nuovo assessore Francesca Leon. E io volevo scoprire - come vi ho promesso - il suo punto di vista sul Classical Music Festival.
Francesca Leon è una donna molto simpatica, e non è per nulla risentita se la definisco "assessore alle Fontane"; cosa che pertanto continuerò a fare finché qualcuno non mi avrà esattamente spiegato chi è il nuovo assessore alla Cultura

Che ne sarà del Classical Music?

Così ho domandato a Francesca Leon se manterrà o sopprimerà il Classical Music Festival.
Lei ha risposto che non me lo può ancora dire, perché sta studiando le carte ed esaminando le varie situazioni.
Ho insistito, facendole notare che deve pur avere una sua opinione personale sulla faccenda, quanto meno come cittadina.
Francesca Leon ha riso per la sapida battuta, e mi ha risposto che sì, un'opinione personale ce l'ha, ma non intende rivelarla. Ha aggiunto che comunque sarà necessario un confronto per capire come la pensa... "Giordana", ho tirato a indovinare io. "...il gruppo", ha terminato la frase Francesca Leon. Però mi è parso che apprezzasse un po' meno questa seconda sapida battuta.

Secondo me lo fanno fuori

Al momento, quindi, non posso dirvi che ne sarà del Classical Music Festival. Però, leggendo il programma di governo appendinesco, testé pubblicato a questo link, presumo ricada sotto il paragrafo "rimodulare i grandi eventi secondo le necessità del territorio anche in un’ottica di valorizzazione turistica dei beni e delle attività culturali". Secondo me lo fanno fuori. Francamente me ne infischio, non mi è mai piaciuto; con quel nome ridicolo, poi... Ma insomma, non tutti i gusti sono alla menta. E amerei sapere qualcosa di più sul futuro che ci aspetta. In concreto, voglio dire. Aboliranno la Fondazione Cultura (tiè), questo l'avevano capito pure i bambini. Ma poi a chi tocca?

Bonus track: tu chiedi, e noi diamo

Cuor contenti, il ciel li aiuta: da sinistra, Tenna, Leon e Damilano
Come bonus track, vi riporto - come da comunicato ufficiale - le dichiarazioni della conferenza stampa di oggi. Sono un capolavoro dell'arte diplomatica. Leon esalta la "torinesità" dell'operazione; Damilano e Tenna hanno l'astuta premura di battere su "ricaduta sul territorio", "coinvolgimento delle professionalità locali", "talenti emergenti cresciuti sul territorio". Nel già citato sacro testo del programma di governo sta scritto: "Tutelare e valorizzare l'indipendenza e la competenza intellettuale e progettuale degli operatori culturali e degli artisti anche al fine di attrarre talenti, promuovendo e sostenendo la diffusione nazionale ed internazionale delle produzioni artistiche e culturali nate a Torino". E ancora: "Supporto alla realizzazione di progetti cinematografici nostrani". Adoro quella parola, "nostrani": mi fa pensare ai porri di Cervere e alla bagna caoda.
Dice un vecchio proverbio marsigliese: "Bisogna attaccare l'asne dove vuole il medesm". Scusate il francesismo e godetevi questo delizioso siparietto.

"Un film tutto torinese per location e per produzione – sottolinea Francesca Leon, assessora alla Cultura del Comune di Torino - dotato tuttavia di un respiro e di un cast internazionali, che darà un’immagine nuova e insolita della città di Torino, trasformata per l'occasione in Taurus City. Maestranze locali che guardano all’internazionale, ingredienti che lasciano sperare in un ottimo esordio", "sostegno alla giovane classe produttiva torinese su cui naturalmente puntiamo molto"

Paolo Damilano, presidente di FCTP dichiara: "Il film Ulysses è un progetto importante per la ricaduta significativa sul territorio (stimata in oltre 400.000 euro), per il grande coinvolgimento di professionisti locali (con una troupe interamente piemontese, compresi i capi-reparto: il direttore della fotografia Davide Borsa, la scenografa Giada Cerbone, il fonico Marco Montano e il costumista Agostino Porchietto), per la valorizzazione di location interessanti ed in parte originali e inedite, ma soprattutto perché rappresenta una sfida ambiziosa per talenti emergenti cresciuti sul territorio, attraverso l’esperienza dei cortometraggi, delle produzioni indipendenti e dei tanti set attivati in questi anni".

Paolo Tenna, amministratore delegato di FIP, dichiara: "Siamo lieti di poter annunciare le riprese di Ulysses, un progetto che FIP ha supportato sin dalla prime fasi di sviluppo, in un'ottica generale di sostegno alla giovane classe produttiva torinese su cui naturalmente puntiamo molto. Ulysses sarà venduto e distribuito in tutto il mondo e siamo certi possa quindi rappresentare un'interessante opportunità di investimento per i nostri partner. Il coinvolgimento per la seconda volta nel mondo del cinema di Banca del Piemonte ci rende molto orgogliosi e testimonia la fiducia che ormai numerose aziende piemontesi ripongono nel tax credit e nel nostro lavoro".


Traduzione: Film Commission e Fip sanno quello che fanno, cercate di non devastarle.

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