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UN MITO DA (QUASI) CENTOMILA

Oggi si conclude MiTo Settembre Musica. Pubblico parte del comunicato finale. Intanto perché ci sono i dati sulle presenze; ma soprattutto per il gustoso siparietto di ipocrisie tra i sindaci di Torino e Milano all'indomani delle torte in faccia per il Salone. Lo so che le dichiarazioni le scrivono gli uffici stampa e i due zuavi non sanno manco cosa dicono. Metto in neretto le frasi fatti più adeguate ai tempi nuovi e le trovate più irresistibili alla luce delle recenti vicende. L'effetto finale è davvero surreale. Enjoy it.

Il comunicato:  due città unite dall'entusiasmo (maddai...)

Nell’arco di ventuno giorni, un millennio di grande musica ha unito simbolicamente Milano e Torino attraverso l’entusiasmo, la gioia, ma anche la compostezza e l’ascolto attento e critico di 99.600 spettatori (l'anno scorso ne avevano dichiarati centomila, insomma siamo lì, e pure con meno concerti, NdG): si sono succeduti 160 concerti con programmi musicali originali... proponendo le pagine dei compositori più rappresentativi delle varie epoche accanto a quelle di ben 112 autori viventi. Momenti di virtuosismo solistico nei teatri più noti come nei luoghi più insoliti e meno centrali delle due città si sono alternati a grandi eventi corali in piazza, per un totale di quasi 70 palcoscenici diversi nelle due città. Questa in sintesi la carta di identità della decima edizione di MITO SettembreMusica, una sfida intrapresa alcuni mesi fa da una una struttura rinnovata, che sotto l’impostazione tematica “Padri e figli” ha messo insieme mondi apparentemente lontani, luoghi e pubblici diversi, accomunati dal piacere di condividere un momento di musica.
«MITO SettembreMusica, si conferma, nella sua decima edizione e nella sua quarantennale storia a Torino, come una delle iniziative culturali più amate e seguite dai cittadini torinesi – afferma la Sindaca di Torino Chiara Appendino. - La sua diffusione in tutta la città e la risposta del pubblico in tutte le sedi, anche le più decentrate, sono una delle cifre più significative del festival, che nella sua nuova linea artistica, ha saputo ampliare la partecipazione e l’accesso del pubblico».
«Il decimo compleanno di MITO SettembreMusica, il primo del nuovo corso interamente dedicato alla musica classica, è stato l’ennesimo successo di questo grande festival, uno dei più estesi d’Europa, che ancora una volta ha dimostrato tutta la sua capacità di far incontrare, in modo semplice e appassionante, la grande musica a un pubblico assolutamente eterogeneo – dichiara il Sindaco di Milano Giuseppe Sala. Grazie ai numeri che MITO ha fatto registrare, Milano si conferma una città che sa accogliere ed esaltare ogni forma d’arte (adesso anche quella editoriale, NdG) in tutti i suoi quartieri, dal centro alle periferie, e in tutti i suoi spazi, dalle strade ai teatri».
«Bilancio positivo e obiettivo raggiunto – aggiunge il presidente di MITO SettembreMusica Anna Gastel –nell'avvicinare alla musica classica, emozionando, un pubblico sempre più ampio e trasversale, accostando brani del grande repertorio ad esecuzioni di artisti viventi, tenendo sempre alta la qualità dei concerti. È interesse comune trovare la migliore formula di collaborazione fra le due amministrazioni (tipo: voi torinesi mettete le terga, noi portiamo la vaselina, NdG) per permettere al Festival di crescere ed affermarsi sempre più a livello internazionale divenendo così ulteriore elemento attrattivo e di sviluppo per due città come Torino e Milano che tanto possono offrire in termini di ricettività e cultura».
«La scommessa era alta – dice il Direttore artistico Nicola Campogrande – consacrare il festival alla sola musica classica, distribuire brani di autori viventi all’interno di programmi misti, proiettare dei sopratitoli come guida all’ascolto per alcuni appuntamento, prevedere ogni sera anche un concerto nelle zone periferiche (in alcuni casi con gli stessi grandi artisti presenti nelle sale centrali) o proporre al pubblico di cantare in coro, con tanto di partitura in mano, poteva sembrare un azzardo. Ma i numeri delle persone raggiunte dal festival, e il senso generale di emozione, di gioia e spesso di stupore da parte degli ascoltatori, hanno dato ragione al progetto. MITO SettembreMusica è stato cioè quel momento speciale che, all’interno della ricca vita musicale delle due città, si desiderava creare».

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