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CITIZEN JOURNALISM E BIBLIOTECA DELLA GAM: DOPPIA CRONACA DI UN INCONTRO TEMPESTOSO

Non tutti sono riusciti a entrare nell'Aula 1 della Gam dove s'è tenuto l'incontro
Circa 140.000 volumi, 150 periodici in abbonamento, 150 anni di documenti sulla storia dei Musei Civici, fondi speciali e fondi in deposito da altre istituzioni, 6 bibliotecari formati e specializzati: questa è la Biblioteca d'arte della Gam, che la Fondazione Musei mediterebbe di dismettere per ridurre le spese, affidando in deposito i libri alla Biblioteca Nazionale.
La prospettiva allarma i frequentatori, soprattutto studenti e docenti di Storia dell'arte che a suo tempo s'erano rivoltati contro la riduzione dell'orario d'apertura decisa da Patrizia Asproni, oltre che i dipendenti della Biblioteca. Quindi la Circoscrizione 1 ha convocato ieri un'audizione pubblica, invitando la Fondazione e l'assessore Leon a rispondere sulla vicenda.
Io quaggiù mi occupo di onde e vento e sughi; però a Torino ormai c'è un simpatico team spontaneo di inviati volontari di Gabo che in mia assenza mi usa la cortesia di relazionarmi - la meraviglia meravigliosa del prossimo che lavora al posto tuo... - e a me tocca soltanto la modesta fatica di ricevere e pubblicare. Si chiama "citizen journalism", no? Con le consuete cautele e precisazioni d'obbligo: quelli che seguono sono i resoconti dell'incontro di ieri pomeriggio alla Gam che mi hanno mandato di propria iniziativa due persone diverse (due cittadini, per usare un termine alla moda) che erano presenti.
Io non c'ero - e ci mancava che venivo su apposta... - e dunque non posso garantire personalmente sui fatti riportati nelle due relazioni. Ma ritengo che due testimonianze provenienti da due cittadini che hanno seguito l'intera audizione, testimonianze non concordate eppure fondamentalmente concordanti, abbiano un discreto tasso di credibilità; e poi si sa che solo i giornalisti mentono, mentre i cittadini non mentono mai, dal che discenderebbe che due resoconti che arrivano non da giornalisti bensì da cittadini siano assolutamente affidabili.
Valutate voi. Io pubblico e poi torno a occuparmi di onde, vento e sughi.

Relazione 1

Per l'audizione pubblica di martedì 25 luglio alle ore 17 davanti all'ingresso della biblioteca della Gam c'era un sacco di gente in attesa. La Gam ha messo a disposizione la saletta mostre del piano terra. Parecchia gente è rimasta in piedi.
La Fondazione Torino Musei ha accettato di partecipare mandando il segretario generale Valsecchi, che anche se un po' a malincuore
(valutazione personale e non verificabile, la lascio con il beneficio del dubbio, NdG) ha pazientemente risposto alle domande per due ore. Invece la Leon non c'era: non perché, come hanno sostenuto i consiglieri 5stelle (asserzione non sufficientemente verificabile senza altre testimonianze poiché non specifica i nomi dei consiglieri: la lascio con il beneficio del dubbio, NdG) fosse a lavorare, ma perché è in vacanza, come lei stessa ha scritto rispondendo all'invito della Circoscrizione.
L'assessore Leon non ha delegato nessuno dell'assessorato. E' venuta invece la consigliera comunale Viviana Ferrero, che per due ore ha ricevuto via chat dall'assessore indicazioni su cosa dire (asserzione non pienamente dimostrabile, la lascio con beneficio del dubbio, NdG).
Dopo che la coordinatrice alla cultura della Circoscrizione 1 Ilaria Gritti ha brevemente esposto il tema dell'incontro (incertezza sul futuro della biblioteca), è intervenuto Valsecchi spiegando che in effetti, dopo l'annuncio del taglio di 1.800.000 euro al bilancio del Ftm, tra le altre cose si è valutato di affidare ad altri (Università o Biblioteca Nazionale) i fondi librari per risparmiare due lire: però, dopo il parziale reintegro dei fondi, l'emergenza almeno per il momento è rientrata.
Dalle domande del pubblico (studenti e dottorandi di Storia dell'arte, docenti Unito e dell'Accademia Albertina, studiosi e funzionari di vari musei torinesi e della provincia tipo Palazzo Madama, Venaria Reale etc.) sono emerse interessanti considerazioni. Ecco le più significative:
1) Non è possibile vivere in emergenza e il reintegro dei fondi è minimo e abbastanza incerto considerando la situazione generale del bilancio comunale.
2) Ci si aspetta un progetto politico sui musei civici (mostre, spazi, nuove acquisizioni) 
e in mancanza di questo qualunque stanziamento di bilancio risulta inutile.
3) L'assessore non si fa mai vedere da direttori e conservatori e alle due interrogazioni poste dalla Circoscrizione, più una del Consiglio comunale, sul tema dei tagli Leon non ha mai risposto, nonostante fosse tenuta a farlo entro 30 giorni.
Diciamo che la luna di miele con il gruppo di studenti e intellettuali che hanno protestato contro la gestione Asproni e poi votato Appendino è ampiamente tramontata (valutazione personale dell'autore del resoconto, la lascio perché esprime una legittima impressione di un cittadino e contribuente, NdG).
Per concludere: la circoscrizione si farà carico di organizzare un incontro a settembre in data indicata dalla Leon, facendo da tramite per richieste e osservazioni raccolte nel corso dell'incontro.
Aggiungo che era palpabile l'imbarazzo della Ferrero nel prendere le parti di Leon (valutazione personale dell'autore del resoconto, la lascio perché esprime una legittima impressione di un cittadino e contribuente, NdG), a un certo punto ha persino detto "gli assessori sono solo dei tecnici, la direzione la dettiamo noi consiglieri comunali". Salvo poi essere teleguidata dall'assessore via whatsapp (asserzione non pienamente dimostrabile, la lascio con beneficio del dubbio, NdG).
Per i "conti della serva" aggiungo che finalmente Valsecchi ha detto quanto costa la biblioteca alla Fondazione: 300.000 euro l'anno (meno della bolletta del riscaldamento quindi). Ma se non si licenzia il personale non si capisce quale risparmio porterebbe chiuderla... la corrente del pc per le ricerche bibliografiche?

Relazione 2

Oggi (martedì 25) alle 17 si è tenuta l'audizione comunale in sala 1 dentro la Gam per parlare della situazione della biblioteca d'arte. I relatori erano Valsecchi per Fondazione Torino Musei e la rappresentante della Circoscrizione 1. La Leon era in ferie e non ha mandato nessuno facente funzione. Tuttavia in sala era presente un consigliere comunale (la signora Ferrero) del tutto impreparata e sprovveduta (valutazione personale dell'autore del resoconto, la lascio perché esprime una legittima impressione di un cittadino e contribuente, NdG).
Ha parlato Valsecchi, che ha cercato di rassicurare la platea, spiegando che l'ipotesi di cessione della Biblioteca era legata ai tagli da parte del Comune, ma che ora il reintegro di parte dei soldi ha permesso di mettere da parte questa decisione (per quanto tempo?).
Poi ha parlato la consigliera Ferrero, che ha spiegato che la sindaca Appendino ha ereditato dalla giunta precedente una situazione disastrosa e quindi si era pensato di tagliare i "rami secchi".
Dalla sala si è levato un boato nel sentirla definire una biblioteca di eccellenza un "ramo secco".
Sono seguiti interventi puntuali e colti di storici dell'arte e docenti universitari, che hanno difeso a spada tratta l'importanza di mantenere aperta e al suo posto la biblioteca d'arte. In più hanno detto che la decisione di cederla non è affatto congelata, visto che il rettore dell'Università del Dams
(dato impreciso: il Dams è un corso di laurea dell'Università di Torino e non ha un rettore a sé bensì un presidente nella persona della professoressa Giulia Carluccio, mentre il rettore dell'Università di Torino è il professor Gianmaria Ajani, NdG) è stato convocato più volte per convincerlo a subentrare nella gestione.
La riunione si è conclusa con la richiesta di una nuova audizione comunale a settembre, questa volta con la presenza della Leon, dalla cui voce i docenti e gli studenti vogliono sapere esattamente come stanno realmente le cose. Sono disgustati da questo modo poco trasparente di agire
(valutazione personale dell'autore del resoconto, la lascio perché esprime una legittima impressione di un cittadino e contribuente, NdG).
Alcuni rappresentanti della Circoscrizione hanno anche chiesto delucidazioni sul destino dei dipendenti della biblioteca perché non è ammissibile la perdita dei posti di lavoro. Si spera che anche a questo risponderà la Leon a settembre. I docenti hanno detto che non molleranno. La sala era piena e c'era anche gente fuori in piedi.

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