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LE FAQ DELLE OGR


Musica per le Ogr. Samuel, in concerto il 14 con il progetto
 Atomic Bomb!, oggi ha fatto amicizia con Giorgio Moroder
Ci siamo: domani esplode il Big Bang, le Ogr incontrano Torino, e - mi auguro - potranno persino cambiarla in meglio.
Quindi domani festona dalle 19 con i due concerti di Giorgio Moroder e di Elisa con il rapper Ghali per i 2500 torinesi che sono riusciti a beccarsi on line l'invito gratuito. Stasera c'è la preinaugurazione istituzionale con tutti i barbapapà, mi garantiscono presenti anche Chiampa & Chiarabella. Seguiranno, fino al 14 ottobre altri concerti e le mostre il resto che già sapete, e se non sapete informatevi qui.
Musica a parte, sono seriamente impressionato dall'installazione "Tutto infinito" dell'artista Patrik Tuttofuoco, già lanciato a suo tempo da Patrizia Sandretto e qui alle Ogr in gran spolvero con un affascinante progetto creato in collaborazione con il network ZonArte e coinvolgendo in un laboratorio i bambini assistiti da Casa Oz. E già la genesi del lavoro racconta qualcosa del progetto Ogr: spazio aperto alla città e alla collaborazione con le sue eccellenze. Purché eccellenze.
Patrizia Sandretto e Nicola Ricciardi, direttore artistico delle Ogr
Oggi ho visitato l'installazione di Tuttofuoco accompagnato da Nicola Ricciardi, il direttore artistico delle Ogr, che me ne ha spiegato significati e messaggi, e l'ho capita e apprezzata come altrimenti non avrei potuto: però anche se la vedrete da soli vi assicuro che fa il suo dannato bell'effetto.
Però non vi voglio parlare dei concerti, e neanche dell'opera di Tuttofuoco (che, vi giuro, non è un nome d'arte) o delle altre opere esposte alle Ogr. Sono sicuro che troverete di tutto, di più e di meglio su decine di siti e giornali. 
Invece stamattina, già che ero lì con tutti i capataz di Fondazione Crt e Ogr, mi sono fatto spiegare alcune cose sulle quali molti mi hanno posto domande cui non ho saputo dare risposta. Adesso invece sì.
Uno scorcio dell'installazione di Patrick Tuttofuoco
E insomma, eccovi le FAQ delle Ogr.

La Fondazione Crt dovrà affrontare spese importanti per la gestione delle Ogr e per le attività - mostre e spettacoli - che ospiteranno. Con quali risorse?

Il piano economico punta all'autosostentamento delle Ogr: i ricavi dalle attività produttive andranno a finanziare i costi. Tra le attività produttive rientrano i proventi della sezione food & beverage (ristoranti e cafeteria) e dell'ala Sud che ospiterà start up e progetti di ricerca, gli incassi della biglietteria per gli spettacoli propri e l'affitto dello spazio teatrale per eventi e produzioni ospiti. E' ovviamente escluso il ricorso a finanziamenti pubblici. Eventualmente si punterà a fondi europei.

Chi produrrà e curerà le mostre d'arte alle Ogr?
Ogni mostra avrà una storia e un criterio proprio: in genere non saranno organizzate esclusivamente dalla Fondazione Crt, ma saranno frutto di collaborazioni e curatele diverse. Ad esempio la prima mostra, "Come una falena alla fiamma", dal 3 novembre, è frutto del coinvolgimento di tutti i musei e le fondazioni d'arte torinesi, ma con curatori internazionali; mentre è già in programma una successiva esposizione che presenterà alcuni dei capolavori di proprietà della Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea Crt, una delle più importanti collezioni private italiane, con un patrimonio di oltre 800 opere di 250 artisti di tutto il mondo.

Alle Ogr ci sarà una collezione d'arte permanente?
Non è prevista una collezione permanente. Gli spazi espositivi saranno utilizzati soltanto per mostre temporanee
.

Le Ogr organizzeranno concerti e spettacoli in proprio o si limiteranno ad affittare la sala?
Organizzeranno molti spettacoli in proprio, ma non si pongono in concorrenza con gli spazi già esistenti. La direzione artistica delle Ogr non ha intenzione di buttarsi sul mercato dei normali tour, contendendo le date ai tradizionali promoter: vuole invece creare un cartellone di eventi "su misura", progettati con gli artisti e pensati per quella particolare location. Per riuscirci ricorrerà alla consulenza di professionisti del settore: ad esempio, la serata di domani con Moroder, Elisa e Ghali
è un progetto speciale costruito da Sergio Ricciardone, uno dei padri di Club to Club.


Lo spazio spettacoli delle Ogr potrà essere utilizzato da altre realtà torinesi?

La politica delle Ogr sarà di massima apertura. Le prime partnership sono già avviate. Resta soltanto da ufficializzare l'accordo con le tre grandi fondazioni teatrali della città - lo Stabile, il Tpe-Teatro Piemonte Europa e il Trg-Teatro Ragazzi Giovani - per importanti produzioni alle Ogr. Ma ci sono contatti con gran parte delle principali istituzioni, pubbliche e private. Al di fuori delle collaborazioni, comunque, qualsiasi impresario potrà chiedere di affittare il teatro (che a regime avrà una capienza di 2750 spettatori) per organizzarci un suo spettacolo: va da sé che la concessione dello spazio a pagamento non sarà automatica, poiché la direzione artistica intende mantenere una precisa identità nella programmazione. Questa è peraltro la politica adottata dalla maggior parte dei teatri di livello medio-alto.

Quando non ci saranno mostre o spettacoli, i cittadini potranno entrare alle Ogr?
Sì, il complesso sarà aperto tutti i giorni: i servizi di ristorazione funzioneranno dalle 7 del mattino fino all'una o alle due di notte, la domenica dalle 8 a mezzanotte.

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