Chi l'ha vista? L'assessore alle Biblioteche Francesca Leon |
Sono in buona compagnia, però. Mi sembra che anche la mia amica Francesca Leon la trascuri un pochino.
Ricordate? A luglio ci fu un incontro alla Circoscrizione 1 per discutere la situazione. Sapete, le solite domande, tipo che ne sarà della biblioteca? La dismettono? Trasferiscono i libri? E dove? E perché? E che fine farà il personale?
Francesca a quell'incontro non andò. Vabbé, direte voi, sarà stata in vacanza. Giustissimo, ero in vacanza anch'io: ma io sono uno scioperato, e non faccio l'assessore, eppure trovai il modo per informarmi.
Comunque quelli della Circoscrizione 1, assai solerti, mandarono a Francesca (che, ricordiamolo, è pur sempre assessore alle Biblioteche) il resoconto della discussione, invitandola a indicare una data che le fosse comoda, a settembre, per incontrare le parti interessate (bibliotecari, frequentatori abituali, studenti, storici dell'arte, conservatori dei musei) e dare qualche lume.
Nessuna risposta.
Mah, pensano alla Circoscrizione 1, nel gran casino che uno trova in ufficio quando torna dalle ferie, Francesca si sarà persa l'invito. Capita. Così, qualche giorno fa, la presidente e la coordinatrice per la cultura della Circoscrizione 1 scrivono di nuovo all'assessore Leon, sollecitando un gradito riscontro.
Niente. al momento tutto tace.
Però, come al solito, Torino non dorme. I dipendenti e gli utenti della biblioteca della Gam non sanno un benamato di quel che succederà: però alla Biblioteca Nazionale già da fine giugno sono pronte alla bisogna le sale destinate a custodire il patrimonio librario in arrivo dalla Gam. Ne deduco che il piano di dismissione c'è e procede spedito. Manca un po' di trasparenza nei confronti dei cittadini, questo è vero. Ma a me sta benissimo così: se i Palazzi del Potere fossero trasparenti, mi divertirei molto meno.
Caro Gabo,
RispondiEliminaleggo sempre con interesse tutti i tuoi articoli, ma questo ed i precedenti relativi alla biblioteca della GAM mi fanno riflettere su una questione in particolare. Ovvero sulla possibilità di risparmiare qualche (per modo di dire...) euro successivamente al trasferimento. Le medesime mie perplessità paiono affliggere anche un lettore che ti relaziona sul pubblico incontro avvenuto, proprio in GAM, a luglio. I libri saranno "parcheggiati" alla Nazionale, d'accordo. Ma se il progetto è quello di non far perdere posti di lavoro, come si dice spesso sperando che corrisponda a realtà, dove sta il risparmio nella dismissione? Spero che almeno tu abbia una spiegazione, considerando che l'assessore latita...