Antonella Parigi, Francesco Profumo e Francesca Leon ieri al Polo del 900. Vi prego di apprezzare il nuovo taglio di Francesca |
Per la Compagnia di San Paolo è venuto di persona il presidente Profumo. Chiampa e Chiarabella, ovvero gli omologhi di Profumo per Regione e Comune, hanno mandato i loro assessori. Se dalle sfumature di protocollo si può dedurre qualcosa, io - che sono una mente contorta, lo so - ne deduco una diversa importanza attribuita al Polo. Ma forse è soltanto una mia sega mentale.
Ad ogni modo. Profumo ha molto insistito, nel suo fervorino, sul concetto di "inclusione" per far sì che il Polo diventi "patrimonio di tutti". Va detto che, dopo due anni di attività, da quel punto di vista il risultato non è malaccio: il palazzo degli ex Quartieri Militari è frequentato non soltanto da studiosi e ricercatori, ma soprattutto da chi ci va per assistere a spettacoli o conferenze, o per trascorrere qualche ora studiando, leggendo, e beneficiando del wifi gratuito.
Ieri però Maiunagioia almeno una gioia me l'ha data: sfoggiava un taglio di capelli nuovo, più corto e sbarazzino. Le sta davvero bene. Gliel'ho anche detto. Ecco, Francesca: questi sono i tagli che mi piacciono.
Ad ogni modo. Profumo ha molto insistito, nel suo fervorino, sul concetto di "inclusione" per far sì che il Polo diventi "patrimonio di tutti". Va detto che, dopo due anni di attività, da quel punto di vista il risultato non è malaccio: il palazzo degli ex Quartieri Militari è frequentato non soltanto da studiosi e ricercatori, ma soprattutto da chi ci va per assistere a spettacoli o conferenze, o per trascorrere qualche ora studiando, leggendo, e beneficiando del wifi gratuito.
Soldi certi: la Parigi ci proverà fino all'ultimo
Ma l'intervento che mi ha dato più soddisfazione è stato quello dell'Antonella Parigi. L'assessore ha confermato quello che è ormai diventato il suo obiettivo vitale: garantire una decente sopravvivenza alla cultura nei tempi calamitosi che ci attendono. L'idea della Parigi è nota: lo stanziamento minimo che la Regione dovrà destinare ogni anno alla cultura sarà fissato per legge. Sarà una cifra sotto la quale nessuna amministrazione potrà scendere, neppure in futuro. La norma sarà inserita nella nuova legge regionale per la cultura, che spero approvino in fretta. Il tempo stringe: le elezioni regionali del 2019 incombono, e dubito fortemente che la prossima maggioranza che ci governerà sarà interessata alla faccenda.Leon: un nuovo taglio, ma stavolta mi piace
Subito dopo la Parigi prende la parola l'assessore Leon, e per non essere da meno si premura di ricordare che "anche noi abbiamo stabilizzato i contributi alla cultura per i prossimi anni". Non mi stancherò di ripetere che stabilizzare i contributi serve a poco, se li stabilizzi ai livelli raggiunti quest'anno dal Comune, ampiamente al di sotto della soglia minima di sopravvivenza, come dimostra il collasso della Fondazione Musei - e altre dolorose dimostrazioni sono in arrivo.Ieri però Maiunagioia almeno una gioia me l'ha data: sfoggiava un taglio di capelli nuovo, più corto e sbarazzino. Le sta davvero bene. Gliel'ho anche detto. Ecco, Francesca: questi sono i tagli che mi piacciono.
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