Passa ai contenuti principali

MUSEI DI FERRAGOSTO: CIVICI +50% COL SUPERSCONTO, BENE EGIZIO E CINEMA, STABILE VENARIA

Il peggio della crisi sembra passato: già dalla metà del 2018 le presenze turistiche sono in buona ripresa dopo un periodo di forti difficoltà, e di ciò sono un attendibile indicatore anche i musei cittadini, che quest'anno a Ferragosto hanno registrato ottimi numeri al botteghino. 

Biglietto a un euro, pienone al museo

Il risultato migliore, quasi a sorpresa dopo un recente passato infelice, è quello dei tre musei civici (Gam, Mao e Palazzo Madama, con assoluto predominio di quest'ultimo) che hanno totalizzato 15.097 visitatori tra il 10 e il 15 agosto: per la precisione, 7.587 a Palazzo Madama, 4.260 alla Gam e 3.250 al Mao. A Ferragosto, con l'ingresso in pratica gratuito (costava 1 euro), si è ovviamente toccato il record delle presenze: 3.475 a Palazzo Madama, 2.134 al Mao e 2.288 alla Gam, per un totale di 7.897 visitatori nella giornata del 15.
Siamo comunque di fronte a un incremento del 50% rispetto al 2018, quando da sabato 11 a mercoledì 15  i visitatori furono 8.360 (nel calcolo della percentuale di incremento si tiene conto del giorno in più rispetto al periodo considerato). Il giorno di Ferragosto 2018 le presenze nei tre musei assommarono a 5.174 (contro le 7.897 del 2019).

Bella rimonta alla Mole, Egizio inaffondabile

Ottimo anche il risultato del Museo del Cinema, seppure meno squillante: nel giorno di Ferragosto registra 2.606 ingressi, con un aumento del 9% rispetto ai 2.387 dello scorso anno. Nel periodo dal 10 al 15 agosto, il Museo ha avuto 13.439 visitatori, 1.359 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (12.080 presenze), con un aumento dell'11,5%. Il dato, commentano dal Museo, confermerebbe il trend positivo che si registra da inizio 2019. In effetti il 2018 per la Mole era stato un anno sottotono, specie nei primi mesi, con una ripresa verso settembre: tutto in perfetta sincronia con l'andamento generale dei flussi turistici a Torino.
Bene anche l'Egizio, che dichiara 3.315 visitatori nella giornata di ieri, Ferragosto, con una crescita di oltre il 10% rispetto allo stesso giorno del 2018.

E la Venaria tiene le posizioni

Stabile invece la Reggia di Venaria, con 5.973 gli ingressi paganti nella giornata di Ferragosto, contro i 5.971 dell'anno passato. Il totale sale però a 13.636 se si considerano anche i 7.663 biglietti staccati ieri, con l'ormai tradizionale Festa di Ferragosto con la Reggia, i Giardini e le varie mostre in corso aperti fino alle 23.30. Nel 2018 alla Venaria erano stati staccati 20.974 biglietti tra sabato 11 e mercoledi' 15 agosto. Ricordo sempre che per Venaria a ogni biglietto non corrisponde necessariamente un visitatore, poiché a gran parte delle mostre temporanee si accede con un biglietto specifico e quindi ogni visitatore può acquistare più di un biglietto.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la