L'intervento di Massimo Lapucci stamattina alle Ogr |
Stamattina ho trattenuto a stento gli applausi. Ora vi racconto.
Verso le undici vado alle Ogr perché presentano il "Brand New Day" per "il primo compleanno di Ogr Tech powered by Talent Garden, hub dell’innovazione scientifica, tecnologica e industriale progettato e realizzato da Fondazione Crt per far crescere l’ecosistema italiano del tech su scala internazionale".
L'incontro si tiene nell'ala Tech, quella che ospita le start up e il lavoro d'innovazione tecnologica. L'ala Nord, ribattezzata "Cult". dove di solito si svolgono le mostre e gli spettacoli dal vivo, è ancora occupata dal covid-hospital allestito nel pieno della pandemia che oggi ospita soltanto una cinquantina di degenti in via di guarigione. Nei giorni scorsi la Fondazione Crt ha sommessamente fatto notare alla Regione, che ha voluto l'ospedale, che forse sarebbe il caso di trasferire gli ultimi malati nelle strutture normali, oggi non più intasate. Ma le risposte dalla Regone sono state evasive. L'idea sarebbe di lasciar le cose come stanno almeno fino a tutto luglio. Quelli di Fondazione Crt hanno abbozzato. E' gente di mondo, quella, e sa che nessuna buona azione resta impunita.
Ad ogni modo. Stamattina avevo voglia di rivedere live quelli di Fondazione Crt, per cui mi azzardo nella mia prima, cautelosa uscita pubblica, e vado all'incontro-stampa.
Per un'ora abbondante sento parlare di big data, social entrepreneurship, modern workplace, gaming, intelligenza artificiale, cybersecurity e altre parole inglesi che non ricordo ma che sono molto importanti per il futuro eccetera eccetera.
Poi, quasi al momento dei saluti, e con l'aria di niente, riprende la parola il segretario generale di Fondazione Crt, Massimo Lapucci, e comincia a spiegare quanto il lavoro che si fa nell'ala Tech debba incrociarsi e confrontarsi con l'anima creativa dell'ala Cult, e viceversa, e alla fine tira il colpo: "Come nei giorni dell'emergenza abbiamo avvertito l'urgenza di destinare ad una missione tanto alta l'ala Cult, facendone un covid-hospital, così oggi cominciamo ad avvertire, con lo stesso senso di urgenza, l'esigenza di farla ritorna a ciò che la città ci chiede: un luogo per la ripartenza, per il dialogo, per la cultura, per l'incontro, per la musica".
In altre parole: prima sbaraccate, meglio è.
Beh, questa è classe assoluta. La gente normale, se vuole sfrattare un inquilino gli pianta i ciocchi sul pianerottolo, o - già più civile - gli fa scrivere dall'avvocato.
I maestri di diplomazia indicono una conferenza stampa.
Bravo veramente bravo. Nella mia vita lavorativa ho conosciuto solo un'altra persona arguta come lei, pure di Torino. A lei indovinate chi é!
RispondiEliminaE come faccio a indovinare? Guardi che non sono mica tqnto acuto...
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