Passa ai contenuti principali

RIAPRONO ANCHE GAM E MAO

Ricevo e volentieri pubblico:

Dopo l’apertura lo scorso 28 maggio di Palazzo Madama, anche la Gam (dal 12 giugno), il Mao (dal 13), la Biblioteca d’Arte e l’Archivio Fotografico (entrambi dal 22) della Fondazione Torino Musei sono pronti ad accogliere il pubblico dopo oltre tre mesi di chiusura.
Con la conclusione dell’analisi svolta con il supporto del Politecnico di Torino e della società Onleco, che ha portato alla revisione delle procedure di sicurezza imposte dall’emergenza sanitaria, sarà di nuovo possibile tornare ad ammirare le opere custodite nelle sale della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea e del Museo d’Arte Orientale.
I tre musei saranno quindi aperti 4 giorni a settimana in modo scaglionato, escluso il mercoledì che sarà l’unico giorno di chiusura di tutti e tre i musei.
Anche gli ingressi alla Gam e al Mao saranno contingentati e sarà assicurata una visita piacevole nella massima sicurezza.
I musei osserveranno i seguenti giorni e orari di apertura:
Gam; venerdì - sabato - domenica - lunedì
Mao; sabato – domenica – lunedì - martedì
Nei giorni infrasettimanali l’orario per tutti i musei sarà dalle 13 alle 20, il sabato e la domenica dalle 10 alle 19.
Mercoledì 24 giugno, festa patronale di San Giovanni i tre musei della Fondazione Torino Musei saranno 
aperti con orario 10 – 20.
Alla Gam sono fino al 20 settembre la mostra di Helmut Newton e quella di Carlo Pittara che sarà visitabileacquistando il biglietto per la mostra di Newton. Da venerdì 12 giugno sarà aperta al pubblico anche una nuova mostra in Videoteca dedicata a Giuseppe Chiari e il 24 giugno inaugurerà la mostra in wunderkammer "Forma/Informe la fase non-oggettiva nella fotografia italiana 1935-1958". Rimangono visitabili le collezioni permanenti del 900 e del Contemporaneo.
Il Mao riaprirà con due novità: oltre all’esposizione di Savage Landor, prorogata fino al 6 settembre, a partire da sabato 13 giugno il Museo propone al pubblico una nuova rotazione di stampe e dipinti giapponesi e il progetto "Storie dal Marocco. Oggetti testimoni di identità e memoria", realizzato in collaborazione con il Museo Egizio e l’associazione Bab Sahara di Torino.
A partire da lunedì 22 giugno, apriranno al pubblico anche la Biblioteca d’Arte e l’Archivio Fotografico, a cui si potrà accedere solo su appuntamento.
La Biblioteca avrà la possibilità di accogliere in sala lettura un massimo di 6 persone contemporaneamente e osserverà i consueti orari (dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 17). La prenotazione dovrà avvenire telefonicamente al numero 0114429585. L’accesso sarà consentito agli studiosi che indosseranno la mascherina e i guanti per tutta la permanenza, previa misurazione della temperatura.
Modalità di accesso ai musei
All’ingresso sarà misurata la temperatura. Non sarà consentito l’accesso al visitatore con temperatura superiore o uguale a 37,5°C. In tal caso anche i suoi eventuali accompagnatori non potranno accedere al museo. 
L’accesso sarà consentito a un numero contingentato di visitatori finalizzato a garantire un’adeguata distanza interpersonale. Tutti i percorsi di visita saranno guidati da un’apposita segnaletica e dal personale di sala presente.
I visitatori in coda e nel corso della visita in museo sono tenuti a mantenere la distanza interpersonale di sicurezza.
Per tutta la permanenza in museo sarà obbligatorio indossare correttamente la mascherina.
Sono previsti erogatori di soluzione igienizzante idroalcolica a disposizione del pubblico.
Pur non essendo obbligatorio, si consiglia l’acquisto dei biglietti d’ingresso in museo su www.ticketone.it
La Fondazione Torino Musei assicura la regolare, costante e periodica pulizia e igienizzazione degli ambienti museali.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la