La direttrice Elena Loewenthal |
Il Circolo dei lettori riapre le sedi di Torino e Novara lunedì 15 giugno, dopo quasi tre mesi di chiusura dettata dal lockdown.
Sarà una ripartenza cauta, nel rispetto delle norme di sicurezza: dunque incontri in sede sì, ma con un pubblico contingentato (i tesserati godranno di una prelazione) ed eventi meglio distribuiti nell'arco della giornata, anche al mattino. Si punta pure sul bar interno, il Barney's, che rinnoverà l'offerta della ristorazione (con servizio di take away) e ospiterà all'ora di colazione, pranzo e merenda eventi collaterali e piccole lezioni (cinema, giardinaggio, arte).
Non si abbandonerà di sicuro l'esperienza dell'on line, che si è rivelata un successo con un numero di spettatori in remoto altissimo, da tutta Italia e dall'estero. Molti dei prossimi incontri in sede verranno proposti anche in rete, anche per ovviare alla ridotta agibilità.
Sono inoltre allo studio le attività estive per i bambini, e l'eventualità di mettere alcune sale a disposizione delle scuole. La direttrice Elena Loewenthal sta anche studiando le possibilità di allestire una sede estiva.
Tutto ciò tenendo conto di un bilancio molto ridotto, a causa sia dello sbarazzino taglio lineare del 5 per cento del contributo imposto dalla Regione a tutte le fondazioni partecipate, sia di tre mesi di mancati incassi delle attività che rappresentavano il polmone economico del Circolo: affitto delle sale per matrimoni, compleanni, altre manifestazioni private, e relativo servizio di catering. Attività che difficilmente riprenderanno a breve, perdurando l'emergenza sanitaria.
Incognita Salone
Il grande interrogativo resta però il Salone del Libro. La direttrice Loewenthal si dice ottimista, ma in concreto non si sbilancia sulla fattibilità dell'edizione autunnale. Siamo in una fase molto delicata, e le incognite restano tante: la volontà di alcuni grandi editori internazionali di non partecipare alla Buchmesse di Francoforte non constituisce un precedente incoraggiante.
Pure la scelta del periodo è incasinata, per evitare sovrapposizioni dannose nell'ingorgo di manifestazioni che potrebbe verificarsi fra settembre e dicembre. Lo stesso Circolo dovrà gestire, nello stesso periodo, anche Torino Spiritualità.
Entro fine giugno si prenderà una decisione: ma di sicuro il Salone, se si farà, avrà modalità diverse, sarà in parte virtuale (l'esperimento del mese scorso ha ottenuto ottimi risultati di pubblico on line), e con meno ospiti (presenti fisicamente, s'intende) da fuori Piemonte. Quanto a Torino Spiritualità, sarà anch'esso in formato ridotto, con un'unica sede per gli incontri, la Sala Grande del Circolo.
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