Passa ai contenuti principali

VITA NOVA E VITA IN RETE


Concordo con quanto ha detto ieri Giulio Biino, presidente del Circolo dei Lettori, presentando "Vita Nova", secondo (dopo SalTo Extra) surrogato digitale dell'impossibile Salone del Libro 2020: "D'ora in poi non  dovremo più domandarci se si farà il Salone, ma solo quando si farà". E, aggiungo io, come: perché l'alternativa virtuale è ormai rodata, e in futuro potrà convivere con la fiera in presenza, allargandone la portata, il pubblico, e anche la presenza nell'arco dell'anno. A primavera SalTo Extra ha avuto un buon riscontro, ma Vita Nova sembra segnare un approccio più articolato e conscio alla dimensione internettiana: "Non soltanto una rassegna culturale e letteraria, ma l’inizio di un nuovo percorso da condividere con gli editori, le librerie, le biblioteche e la comunità di lettori, insegnanti, studenti in attesa di Vita Supernova, la XXXIII edizione del Salone nel 2021". Ventitreesima edizione che, detto per inciso, dovrebbe cominciare il 13 maggio ma, scrivo nell'articolo di stamattina sul Corriere, resta ancora una variabile dipendente dall'andamento della pandemia
.
Apprezzo lo sforzo della squadra di Nic Lagioia di andare oltre il "tran tran della rete", immaginando per Vita Nova un format che si sforza di andare oltre alla pur meritoria di venti grandi "lezioni" sui canali digitali fra il 4 e l'8 dicembre, e l'altrettanto scontata offerta per le scuole - che saranno trasmesse da venerdì 4 a martedì 8 dicembre. La sforzo, stavolta, è di connettere virtuale e reale, coinvolgendo fino al 7 gennaio 34 librerie torinesi che ospiteranno in presenza - nel rispetto delle regole di sicurezza - 180 editori per promuovere oltre 700 titoli in spazi dedicati allestiti ad hoc. Ok, non è precisamente un "Salone del Libro diffuso": ma insomma, considerate le circostanze forse è il massimo possibile.
A questa si aggiungono altre iniziative proiettate nel reale, tipo i 12 mila buoni per l'acquisto di libri che saranno distribuiti ai giovani tra 14 e 25 anni, oltre che ai primi piemontesi che da lunedì 30 novembre si iscriveranno a SalTo+, la nuova piattaforma digitale dedicata alla community del Salone.
E a completare il mix virtuale/reale, alcune lezioni di Vita Nova si terranno nei teatri: teatri vuoti, ma veri, e sparsi lungo tutta l'Italia, dall'Astra di Torino alla Vicaria di Palermo. dall'Arena del Sole di Bologna all’Elfo di Milano.
A farla breve: direi che il Salone ha accettato la svolta digitale, partendo con il piede giusto.

Un Classico molto up-to-date

Restando dalle parti di via Bogino, in casa del Circolo dei Lettori parte giusto oggi, 27 novembre, la terza edizione (prima dell'era covid, tutta on line) del Festival del Classico. Apre il ciclo di conferenze Abraham B. Yehoshua con una lezione intitolata "Coscienza storica e mito nell’identità del popolo ebraico" : seguiranno fino al 4 novembre incontri con scrittori, critici e accademici, ma anche, sabato 28 dalle 22,30 a mezzanotte e mezza, "La notte degli eroi" condotta da Neri Marcorè, protagonisti gli scrittori Matteo Nucci, Chiara Valerio, Melania Mazzucco, Andrea Marcolongo, e in chiusura il professor Roberto Vecchioni, che torna sulla figura di Odisseo. Tutto su festivaldelclassico.it, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della Fondazione Circolo dei lettori. Anche per il Festival del Classico Reloaded è stato privilegiato il rapporto con le scuole superiori, offrendo un supporto alla didattica attraverso approfondimenti online di elevato livello culturale, a integrazione del programma ministeriale.

Piemonte dal Vivo cala gli assi

Già che ci sono, ne approfitto per un piccolo e incompleto survey sull'offensiva digitale con la quale la cultura ha risposto alla seconda ondata del virus; risposta certo più strutturata, meno garibaldina e più "pensata" di quanto non sia stato durante il primo lockdown. Allora tutto era nuovo, improvvisato, emergenziale: stavolta si notano invece sforzi interessanti per entrare in una dimensione, come dire?, più "professionale", sia nella forma tecnica, sia nei contenuti.
Da oggi debutta sul sito di Piemonte dal Vivo "onLive", un palinsesto di contenuti originali, visibili gratuitamente, in prima visione e on demand, pensato dallo staff della Fondazione, insieme agli artisti, con proposte multidisciplinari e progetti speciali. Con "onLive" la Fondazione prova "ad abbattere il confine fra onsite e online, superando il distanziamento imposto dallo schermo del computer". I contenuti sono articolati in serie, ciascuna composta da episodi di circa 20/30 minuti multidisciplinare, con appuntamenti settimanali fino al 17 febbraio. Il cast convolto è di prim'ordine: cito, fra tanti, Maddalena Crippa, Moni Ovadia, Giuseppe Cederna, David Riondino, Dario Vergassola, Tullio Solenghi, Elio Germano.


Tangram in tivù

Curiosa, restando in ambito teatrale, l'esperienza di Tangram Teatro, che, con il sostegno della Banca del Piemonte e al supporto del gruppo Rete 7 Piemonte, ha spostato la programmazione di sei spettacoli sul canale 110 del digitale terrestre e sui canali social, mettendoli in scena in diretta sul palco della sala cittadina di via Don Orione, sede della Compagnia.

Suonala ancora on line

Chi non ha problemi a rapportarsi con il pubblico a casa è l'Orchestra Sinfonica della Rai: da sempre i concerti all'Auditorium Rossini vengono trasmessi in diretta su Radio3, oltre a finire nei palinsesti di Rai5 e sul portale di Rai Cultura. Il prossimo appuntamento con l'OSNR all'Auditorium è il 10 dicembre alle 20,30, sotto la direzione di Ottavio Dantone, che sostituisce James Conlon, impossibilitato a viaggiare dagli Stati Uniti a causa della pandemia. Il concerto, a porte chiuse, si potrà seguire in live streaming sul portale di Rai Cultura e in diretta su Radio3.
Anche il Regio si muove, e da stasera alle 18 si presenta on line con una serie di concerti in streming; mentre la Filarmonica di Torino prosegue la stagione, iniziata il 19 ottobre in presenza, sui social: prossimo appuntamento lunedì 30 novembre alle 21 con gli Archi diretti da Sergio Lamberto in diretta su Facebook (cercando @OrchestraOFT) e sul canale YouTube Orchestra Filarmonica di Torino.

Le due vie dell'arte

Il Castello di Rivoli ha un suo programma di appuntamenti digitali, e una sede virtuale, "Cosmo digitale", che ospita opere audio e video di importanti artiste, tra cui Anne Imhof, Agnieszka Kurant, Marzia Migliora, Elena Mazzi e Cally Spooner. Al centro del programma ci sono opere pensate per essere online, ma senza obbligo d’interazione e partecipazione attiva del pubblico. "Non prevale - spiegano da Rivoli - l’aspetto discorsivo di lezioni e conferenze che tanto caratterizzano il mondo digitale". Vabbè. Comunque dal 3 dicembre parte un ciclo diconversazioni dedicate alle collezioni del Museo e ad artisti contemporanei tenute dalla direttrice Carolyn Christov-Bakargiev e dai curatori. Il palinsesto digitale prevede anche una serie di appuntamenti dedicati alla Residenza Sabauda e un percorso di approfondimento sui capolavori della Collezione Cerruti.
La Fondazione Merz, invece, offre tre visite guidate in strreming - oggi, il 3 e il 9 dicembre - alla mostra "Push the limits" (ore 17, serve la prenotazione).

Se volessi continuare, ne avrei per tutto il giorno. Invece sono già un  po' stranchino, e ho altre cose da fare. E se qualcuno salta su a dire però non hai messo questo, hai dimenticato quello, non è giusto e però noi siamo bravi, beh, sarà per un'altra volta.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la