Passa ai contenuti principali

E ANCHE CAPODANNO SE LO LEVAMO DALLE PALLE (IN ANTICIPO)

Notte di Magia alla Mole, stile Maestro Canello

La notizia è che, gira e tuira, il Museo del Cinema ha rinunciato al progetto della maratona cinematografica di San Silvestro. L'idea era del direttore Stefano Francia di Celle che l'aveva annunciata un mese fa; ma (temo in quanto sua) non è piaciuta alla direzione della Mole che gliel'ha bocciata. Alla chetichella. A un certo momento hanno smesso di parlarne, e ciao. Della misteriosa scomparsa della maratona parlo nell'articolo sul Corriere (ecco qui il link), dove - già che ci sono - traccio un bilancio di un Museo che sembra scivolare sulla china della catatonia.
Qui, invece, mi piace approfondire la scelta alternativa del Museo stesso di offrire all'affezionato pubblico on line una "Notte di Magia" per un Capodanno anticipato al 30 dicembre. A furia di strologarmi ho capito il nesso con il cinema: trattasi infatti di una elegante citazione cinefila. Il Capodanno anticipato è una delle più celebri gag del primo "Fantozzi": ricordate il maestro Canello che porta avanti gli orologi di un paio d'ore per finire in anticipo e correre a suonare a un altro veglione?
Ignoro se per il 31 dicembre abbiano altri progetti o altri ingaggi i maghi titolari della seratona al Museo, ovvero l'immancabile Walter Rolfo e con i suoi Masters of Magic, ormai esclusivisti dei Capodanni dell'era di Chiarabella. Comunque ha una sua genialità l'idea di piazzare lo spettacolo in streaming il 30 e liberi tutti a San Silvestro. E' un'altra brillante citazione cinefila: il Matteo Garrone di "Vacanze di Natale" con il suo seminale "Anche questo Natale se lo semo levato dalle palle". Ammettiamolo: levarsi dalle palle in anticipo pure Capodanno ha il suo perché. E venderselo come "Capodanno -1" rasenta il sublime. Dispiace persino che non abbiano osato di più. Potevano farlo, che so, oggi, e chiamarlo Capodanno -3; o anche ieri (Capodanno -4), o il 25 settembre (lì però occorreva qualche calcolo per il numero preciso...).

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la