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VA BENE STUPINIGI, MA C'E' UN PIANO PER IL DOPO-COVID?

La giunta regionale schierata e mascherinata per la conferenza stampa d'inizio anno

Ieri c'è stata la solita conferenza stampa d'inizio anno con la quale le giunte regionali magnificano il loro operato, in attesa che le opposizioni dichiarino che sono tutte balle. Il copione si è ripetuto anche stavolta, e non ho nessuna voglia né motivo per occuparmene, se non per quanto Cirio e i suoi pards hanno detto a proposito della cultura. Non molto, in realtà: monsù Cirio ha dedicato all'argomento due minuti d'orologio della sua relazione durata quasi un'ora e mezza.
La ripartizione per settori delle risorse del Riparti Piemonte
Un minuto è servito per ricordare ciò che hanno fatto nel 2020, ovvero 51,5 milioni di euro di aiuti distribuiti in cinque interventi con il "Riparti Piemonte", tra cui il Fondo di solidarietà di 11 milioni per microaziende e lavoratori autonomi; ha glissato invece sul "Bonus cultura" di 3 milioni finanziato tagliando linearmente del 5 per cento i contributi alle fondazioni partecipate...
Un altro minuto Cirio lo ha consacrato a dire che nel 2021, oltre a riaprire il Museo di Scienze (vedi post precedente), che avvieranno il progetto di valorizzazione della Palazzina di Stupinigi finanziato con i 25 milioni provenienti dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale per la cultura (Fesr). Quella della valorizzazione di Stupinigi tramite i fondi europei è una pratica ereditata dalla precedente gestione: ma per fortuna che su certi progetti c'è continuità fra le amministrazioni.

Non vedo il piano per ricostruire sulle rovine

Al momento delle domande, però, ho fatto notare a Cirio che va benissimo puntare forte su Stupinigi, ma per il 2021 mi aspetterei qualche progetto organico per l'intero settore della Cultura, disastrato come e più di altri dal covid, e non solo dal covid.
Cirio ha un po' equivocato - sapete com'è, domande e risposte in videoconferenza sono sempre un casino... - e ha pensato che mi riferissi all'utilizzo dei fondi Fesr. Sicché ha risposto lievemente fuori tema. Ma insomma, risposto ha risposto, e da bravo cronista riporto la sbobinatura della replica ciriesca: "I piani dei fondi europei sono strutturali, finalizzati a un investimento, quindi riusciamo a garantirli per quanto riguarda due progetti strategici. quello del Museo e quello di Stupinigi. La vecchia programmazione europea aveva una parte dedicata alla cultura che è stata oggetto di una decurtazione di circa 2,5 milioni che non abbiamo spesi in tempo perché nel vecchio Fesr sulla cultura erano partecellizzati in un ventina di interventi complicati, difficili, che sembravano fatti più per accontentsre delle esigenze territoriali, legittime neh ci mancherebbe, che per avere un progetto strategico. Noi abbiamo già fatto due riunioni, stiamo valutando se è meglio partire con un Consorzio come fu per Venaria, ma adesso ci dicono dagli uffici che ci potrebbero essere forme più snelle per partire: quello che è certo è che noi i 25 milioni di euro del Fesr dedicato alla cultura lo impieghiamo tutto su Stupinigi per l'intervento che faccia di Stupinigi una nuova Venaria: le potenzialità ci sono, e sono enormi. Questo è l'intervento strategico per dare un nuovo motore culturale al Piemonte". 
E vabbé, il Fondi Ue vanno a Stupinigi, è questo è chiaro e pacifico. 
Poi, però, monsù Cirio ha agganciato il vero senso della mia obiezione, aggiungendo: "E' pur vero che dobbiamo anche garantire la sopravvivenza di tanti enti e associazioni e soggetti che hanno avuto un 2020 disastroso e che avranno le stesse difficoltà almeno per il primo semestre del 2021. Noi non vogliamo far morire nessuno. Ma per riuscirci ci servono soldi in spesa corrente, che può soltanto mettere la Regione: e nel bilancio 2021 noi vogliamo continuare a garantire il minimo vitale, cioé che chiunque non debba chiudere anche se è costretto a farmare l'attività.. E questo per due motivi: perché il valore culturale è un bene che alimenta le menti e due perché sono posti di lavoro importanti".
Insomma: a parte Stupinigi e Museo di Scienza, non c'è per la Cultura un piano che non sia di mero assistenzialismo, con la sopravvivenza come unico obiettivo. Meglio che un calcio sui denti, non dico di no. Però è un'occasione persa: oggi, mentre ci lasciamo (forse) alle spalle l'anno orribile del nostro sistema culturale, avrebbe senso una visione volta a ricostruire il sistema stesso su basi diverse e più solide. Garantire il minimo vitale è ovviamente indispensabile, ma il 2021 della Cultura si prospetta come una distesa di rovine, risultato ultimo (ci tengo a ripeterlo) non solo della pandemia, ma di troppe politiche dissennate. S'impone una grandiosa opera di ricostruzione, che non può limitarsi a mantenere in vita (in certi casi parlerei di coma farmacologico...) quanto si è fortunosamente salvato. Questo sarebbe il momento delle scelte illuminate, della riprogettazione d'ampio respiro, delle grandi riforme e degli investimenti lungimiranti. Di un progetto chiaro e innovativo per l'intero settore, che colga le opportunità del Ricovery Fund. Di un piano "industriale", per usare un termine certo caro alla giunta regionale.
Servono, insomma, anche per la Cultura i "costruttori" che Cirio ha invocato proponendo il suo "Patto per il Piemonte": ma il Pres si riferiva ai "settori produttivi" tra i quali la Cultura ancora non ha piena cittadinanza. Ahimé, le ricette per la Cultura sono più complesse - tanto da immaginare quanto da gestire - rispetto a quelle per la manifattura o il commercio. Fatto sta che non se ne scorge traccia_ non in Regione, e men che meno in Comune. Si naviga a vista, e si salvi chi può.

Commenti

  1. Buonasera. La cultura in Piemonte continuerà ad essere sempre piu gestita con risorse delle dalle Fondazioni bancarie e sempre meno dalla Politica. Non è un bene perché sarà sempre un erogare a pioggia e con interessi locali. 25 milioni di investimento su cosa???? E il Parco La Mandria???? Compriamo due oprre di Picasso o di Caravaggio ed esponiamoli a Palazzo Madama, faremmo molto meglio e con gli incassi ci paghiamo tutto il sottobosco del mondo culurale. Un saluto ai poveri illusi

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    1. A proposito di poveri illusi: mi dice dove posso comperare due quadri di Picasso e Caravaggio per 25 milioni?

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  2. Sulle opere di Caravaggio e Picasso è ovvio che si tratta di una battuta!!!! Ma un Grande Progetto sulla "Cultura" può essere impostato strategicamente in continuità con Progetto delle Residenze Sabaude, ora, mi passi il termine, in assoluto disarmo. Ma purtroppo non ci sono piu i Vanelli, i Malara, gli Alfieri, la Gianelli che avevano una visione. Il denaro non è mai stato un problema piuttosto lo è il creare il gruppo. Non avremo un Caravaggio ma potremmo averi altri Penone, e la fondazione Sandretto Re Rebaudengo insegna. Perché il Presidente Cirio non si affida all'esperienza di chi ha realizzato, almeno in parte, quegli obiettivi?? L'U.E. finanzia i Grandi Progetti sostenibili non solo economicamente ma anche quelli in grado di impattare sull'ambiente, sull'istruzione e sulla crescita culturale di un territorio. Ben venga Stupinigi ma si provi a ragionare sulla cultura, nuovamente, come una leva di sviluppo. Grazie e mi scusi per eventuali imprecisioni ma credo che i concetti siano sufficientemente chiari. Cordialità. Luciano

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    1. Ok, così ha senso. Le battute invece le lasci perdere, non aiutano.

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    2. Ok, così ha senso. Le battute invece le lasci perdere, non aiutano.

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