Passa ai contenuti principali

BIENNALE DEMOCRAZIA: LE PRIME ANTICIPAZIONI

Ricevo e volentieri pubblico:

La settima edizione di Biennale Democrazia torna da mercoledì 6 a domenica 10 ottobre, in presenza a Torino con oltre 90 incontri - tra dialoghi, lezioni, dibattiti, tavole rotonde, spettacoli - con 150 relatori dal mondo, ma senza rinunciare alle opportunità offerte dal digitale: un’ampia offerta di dirette streaming permetterà infatti anche al pubblico più lontano di seguire buona parte degli appuntamenti in programma.

Il tema: Un pianeta, molti mondi. Biennale Democrazia 2021 avrà come punto di partenza la nostra condizione di abitanti di un unico pianeta, sempre più connesso ma allo stesso tempo più frammentato, e si soffermerà sui tanti fattori che rendono difficile trovare risposte comuni a problemi di portata globale. L’emergenza sanitaria ha mostrato quanto rilevanti siano i legami con l'altro, dando forma agli spazi di cittadinanza e a quello che ciascuno percepisce come il proprio mondo: abitiamo lo stesso pianeta, ma possiamo appartenere a mondi diversi. Ecco perché diventa sempre più importante imparare ad agire di concerto, a partire dalla questione ecologica per arrivare a beni primari come la vita, la salute o la libertà. Ed ecco anche perché, di fronte a sfide di questa portata, solo la democrazia può assicurare gli spazi indispensabili per immaginare soluzioni mai prima d'ora sperimentate. 

L’immagine guida della VII edizione. L'immagine scelta per rappresentare Un pianeta, molti mondi è stata selezionata da Biennale in sinergia con Camera - Centro Italiano per la Fotografia di Torino per la sua capacità di incorporare un pluralismo di prospettive, un luminoso dischiudersi di molteplici mondi in un unico spazio di ripresa. Si tratta di Death of an Image #4 (La Morte di un Immagine #4), fotografia analogica di grande formato realizzata dall'artista internazionale Andrea Galvani nel 2005 e presentata nell'omonima e acclamata serie fotografica al Whitney Museum di New York nel 2006.

I primi ospiti annunciati. Il programma completo di Un pianeta, molti mondi sarà diffuso in occasione della conferenza stampa dedicata - che si terrà a Torino martedì 14 settembre - ma tra i tanti relatori che dal 6 al 10 ottobre parteciperanno ai dibattiti di Biennale Democrazia sono già confermati: la biologa e Senatrice a vita Elena Cattaneo, che ripartirà dal “dubbio” come valore fondamentale della scienza e della politica; il neurobiologo vegetale Stefano Mancuso, che discuterà dell’intelligenza delle piante; la Presidente del CNR Maria Chiara Carrozza, che indagherà il rapporto fra la tecnologia e il mondo umano; l’economista, e premio Nobel, Esther Duflo, che porrà l’attenzione sul futuro di un sistema economico globale che sia compatibile con i principi della dignità umana; e il filosofo François Jullien, che rifletterà sulle diverse visioni della natura fra Oriente e Occidente. La VII edizione di Biennale Democrazia si concluderà poi con un concerto dell’artista maliana Fatoumata Diawara.

Importante novità di Biennale 2021 è Memory Matters, un progetto di Biennale Democrazia e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo nell’ambito di Verso. Attraverso installazioni e performance artistiche nello spazio pubblico, Memory Matters propone una riflessione sul tema della memoria collettiva, sui processi della sua formazione e sugli immaginari che – a partire da razza, genere, status sociale, rapporto umano/naturale – sono oggetto di contesa e di rinegoziazione. 


La rete di Biennale Democrazia. 
Il programma di Biennale Democrazia vede ogni anno la partecipazione di oltre 50 tra istituzioni, enti e associazioni, che rendono possibile una ricca circolazione di idee, suggestioni, proposte. Sono confermate tante collaborazioni di lunga data, in particolare con: il Main Partner Intesa SanpaoloFondazione Compagnia di San PaoloFondazione CRT e i Partner Smat e Reale Mutua. Si rafforzano poi le storiche sinergie con il Polo del ‘900; l'Università degli Studi e il Politecnico di TorinoOGR Torino insieme a Fondazione per l’Arte Moderna e contemporanea CRTCamera di commercio di Torino attraverso la piattaforma Torino Social Impact e la Fondazione Circolo dei lettori.
Per il 2021 si inaugura inoltre una preziosa partnership con il Salone Internazionale del Libro e si rafforza la collaborazione con il Teatro Stabile: lo spettacolo inaugurale sarà l'anteprima di “Dante fra le fiamme e le stelle”, che andrà in scena al Teatro Carignano nella serata di mercoledì 6 ottobre. E ancora, Biennale 2021 offrirà l’occasione per presentare il percorso Pensa 2040, promosso dall'Associazione Crisi Come Opportunità con il supporto di Intesa Sanpaolo. Per il primo anno, poi, Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus sarà Charity Partner di Biennale Democrazia.
Parteciperanno a Biennale Democrazia 2021 anche: OGR Tech, Fondazione Merz, Scuola di Politiche, Fondazione De Gasperi, Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, Medici senza frontiere, Prime Minister, Reset Festival, Club Silencio, la rete delle Biblioteche civiche torinesi, Torino Urban Lab, Goethe Institut Turin, Museo del Risparmio, Centro Culturale Protestante, cheFare.
Sono confermate e rinnovate le Media Partnership con Rai Cultura, Rai Storia, La Stampa, La Repubblica e Limes.


Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la