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SOVRINTENDENTE DEL REGIO: A CHE PUNTO E' LA NOTTE?

E torniamo a parlare del futuro del Regio. Chi sarà, e come verrà scelto, e da chi, il nuovo sovrintendente? Tutti i giocatori in partita (i soci della Fondazione, e non solo) stanno schisci schisci, la linea ufficiale è che la decisione tocca al Consiglio d'indirizzo del Teatro e che non si muove foglia finché il Consiglio d'indirizzo non sarà al completo (la Regione non ha ancora nominato il suo rappresentante). 

Va da sé che, nel mondo reale, tutti gli aventi causa - e pure i non aventi causa - si stanno muovendo forsennatamente, ciascuno tirando acqua al suo mulino che, va detto, ciascuno considera il mulino del "bene del Regio". 

Sul Corriere di oggi (ecco il link) tento di fare il punto su una situazione che è estremamente fluida: le cose cambiano in fretta, e presto s'imporrà un aggiornamento. Già ora devo precisare che il sindaco Lo Russo smentisce le voci (riportate nell'articolo) circa una sua intenzione di delegare ad altri il ruolo di presidente della Fondazione Teatro Regio; anzi, com'è giusto, segue di persona, e attivamente, la questione del sovrintendente.


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Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

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