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ADDIO A MARIELLA MENGOZZI, HA PORTATO IL MAUTO AL TOP


Il Museo dell'Automobile annuncia la prematura scomparsa di Mariella Mengozzi, 61 anni, direttrice dell’ente dal primo maggio 2018 allo scorso 30 aprile. Prima donna alla guida del Museo, ha dato una svolta al Mauto portandolo, dopo la pandemia, a chiudere il 2022 con un eccezionale risultato in termini di visitatori (240 mila visitatori nell'anno, un record assoluto) e qualità delle iniziative. 
Mariella Mengozzi era una donna tenace e determinata che non ha tralasciato i suoi impegni al museo neanche negli ultimi mesi, nonostante il male che la affliggeva. “La sua scomparsa – dice Benedetto Camerana, presidente del Mauto - è una grandissima perdita per il Museo, per Torino e per la cultura italiana dell'automobile, per tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di lavorare con lei. E in particolare per me che, insieme ai membri del Consiglio di amministrazione, l’avevo scelta nel 2018, prima donna alla guida in un mondo solitamente maschile, ben conoscendo la qualità del suo lavoro in tante aziende, dal Gft a Walt Disney, e soprattutto in Ferrari. Nei suoi cinque anni di direzione Mariella ha impresso nella gestione del Museo uno straordinario impulso di valorizzazione e di crescita internazionale, riconosciuta da premi, presenza nei principali eventi e nelle reti europee e mondiali della cultura dell'automobile; non ultimi, i brillanti risultati economici. Ancora fino a ieri Mariella ha pensato al Museo, come in tutti i mesi dalla comparsa della malattia, nei quali non ha mai smesso di dare il suo contributo di idee, sempre basato su una competenza completa ed un un’azione lucida e costante. Voglio sottolineare il suo eccezionale senso del dovere: una mentalità sabauda, innestata sulla sua solida base di impegno emiliano-romagnolo. La sua scomparsa ci lascia proprio nel momento in cui stiamo cercando la nuova guida del Museo. La promessa che le rivolgiamo è che ripartiremo dal suo lascito, da dove ci ha lasciati, per continuare la crescita del Museo, per onorare al meglio la sua memoria”.

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