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L'IMMENSITÀ DEL GRAN CAZZO CHE ME NE FREGA |
È arrivato il comunicato stampa con il quale il Museo del Cinema annuncia la nomina a direttore del Torino Film Festival di Giulio Base. Non è una notizia. La nomina era prevista da settimane dai soliti bene informati, in quanto il regista e attore d'origine torinese - autore (apprendo da Wikipedia, che classifica il lemma come "voce a tono promozionale") di pietre miliari della fiction tv quali "Don Matteo", "Padre Pio" e "Maria Goretti" - godrebbe dell'entusiastico supporto del centrodestra, Meloni compresa.
Ma ecco la vera notizia straordinaria: nel comunicato sta scritto, nero su bianco, che "il presidente Enzo Ghigo ci tiene ad affermare con assoluta determinazione che questa scelta è avvenuta esclusivamente valutando i meriti del candidato e non è stata in alcun modo condizionata da valutazioni esterne". Avete presente il detto "excusatio non petita, accusatio manifesta"? Mi domando cosa accadrebbe al malnato che si permettesse di dubitare di quanto sopra affermato con tanta assoluta determinazione. Ma preferisco non approfondire: la faccenda mi ha triturato i santissimi, sono stufo di ripetere ogni volta la stessa tiritera sui "bandi trasparenti", per di più ho già dovuto scrivere un commento per il Corriere di domani, fa caldo, sto a godermi il mare nella casa sulla scogliera, e neanche da quassù riesco a contemplare tutta l'immensità del gran cazzo che me ne frega di 'ste beghe da strapaese. Siete davvero convinti, con assoluta determinazione, che Giulio Base sia la persona giusta per occupare la poltrona che fu di Gianni Rondolino, Alberto Barbera, Nanni Moretti, Paolo Virzì, Gianni Amelio, per tacer degli altri? Benissimo, buon per voi, mettetelo su 'sto cavolo di poltrona e non scassate la minchia. A me Giuliobase non mi ha fatto niente di male (vabbè, "Don Matteo"... ma lì è lavoro), manco lo conosco e per quel che me ne fotte potrebbero anche nominarlo imperatore della Cina. Sai a un certo punto cosa me ne viene a me, del destino della cultura torinese: alla mia età mi basta essere vivo io, e il Tff vada pure al diavolo.
P.S. Comunque, per star sulla cronaca, Gaetano Renda, rappresentante del Comune nel Comitato di gestione del Museo del Cinema, si premura di informarmi che lui ha votato contro questa nomina. Presumo con assoluta determinazione.
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