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"Oh Jeff... I love you too...": il disegno preparatorio di un'icona della pop art |
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Dorothy Lichtenstein (al centro): reginetta del ballo |
Sono andato a vedere in anteprima la mostra di
Roy Lichtenstein "Opera prima", curata da Danilo Eccher, che si inaugura stasera alla Gam. Beh, sono davvero ammirato. Pochi (ma buoni) i grandi dipinti, ma in compenso una serie di disegni straordinari, che ti spiegano meglio di qualsiasi trattato l'arte di Lichtenstein, il suo modo di lavorare, la sua idea stessa di pittura. Delle 235 opere esposte, molte non sono mai uscite dagli Stati Uniti, e alcune nemmeno da casa Lichtenstein, dove la vedova, Dorothy, le ha conservati gelosamente.
Dorothy è una bella anziana signora bionda, evidentemente estasiata che questa mostra si faccia, perché, dice, "quei piccoli lavori erano la base del lavoro di mio marito". Dorothy è lieta che pare una cutrettola: dicono che non rilascia interviste, in compenso al cocktail chiacchiera con chiunque, posa per le foto ricordo, apprezza il buffet di Gerla. "Wow, prosecco!", brinda con gli amici. Insomma, un'americana in Italia. Confusa e felice di esserci. "Un'idea straordinaria", definisce l'idea di mostrare al pubblico quel lato "segreto" di Roy. Idea che le è talmente piaciuta che ha pure rinunciato a farsi pagare i diritti sulle opere esposte.
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La lampada del desiderio |
Il generoso entusiasmo di Dorothy ha contribuito non poco mantenere i costi della mostra entro limiti umani: il budget totale, dice la presidente della Fondazione Torino Musei Patrizia Asproni, è attorno agli 800 mila euro - equilibrato, per un evento di questo valore - e con un significativo contributo di sponsor privati. "Il break even point è a 70 mila visitatori - aggiunge Patrizia - ma naturalmente ne aspettiamo molti di più". Considerato che la mostra resta aperta fino al 25 gennaio, vincere sarà facile.
Ad ogni buon conto la Gam ha preparato uno sfracello di iniziative collaterali: laboratori per famiglie, visite guidate, workshop per adulti. Trovate ovviamente tutto
sul sito della Gam. Gli orari sono da martedì a domenica 10-18, il giovedì fino alle 22,30, il biglietto d'ingresso base costa 12 euro. E vi garantisco che li vale tutti. Finita la visita, fate un salto al bookshop, dove trovate gadget ganzissimi. Ma giù le mani dalla lampada-manichino con Wonder Woman: quella me la compro io, appena trovo i soldi. Costa 450 euro, una fortuna. Ma è KITSCHISSIMA.
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