Installazione della scorsa edizione di Paratissima al Moi |
Ecco il comunicato stampa, ovvero il bollettino dell'ennesima sconfitta di Torino:
Dal Moi a Torino Esposizioni: Paratissima 2014
cambia sede per l’impossibilità di garantire la sicurezza agli artisti e al pubblico.
Dopo la consegna delle chiavi del Moi e il primo
sopralluogo di venerdì 3 ottobre sono state verificate le condizioni della
struttura all’interno: gli impianti elettrici sono stati distrutti e i cavi di
rame depredati. Una situazione preoccupante, che non riguardava più muri
abbattuti, pareti sfondate e vetrate imbrattate, come nelle edizioni precedenti.
I tecnici dell’organizzazione di Paratissima hanno quantificato in 50mila euro
circa il costo degli interventi necessari per mettere in sicurezza il Moi. Una
cifra insostenibile per le casse della manifestazione d’arte contemporanea.
Lorenzo Germak, fondatore e coordinatore di
Paratissima: «Ci siamo trovati davanti a una scelta difficile: rimanere al Moi
e spendere 50mila euro per illuminare le parti danneggiate e garantire la
sicurezza o trovare un posto altrettanto grande e altrettanto significativo
come il Moi».
La ricerca è durata diversi giorni e alla fine la
nuova sede è stata trovata: Torino Esposizioni, una location straordinaria, anch’essa
fortemente vandalizzata. Qui già dal 10 al 12 ottobre si terrà Operæ, l’Indipendent
Design Festival che in questi mesi ha lavorato per riaprire questo spazio,
poiché ha come obiettivo quello di valorizzare ogni anno un luogo diverso della
città. E proprio gli organizzatori di Operæ hanno accettato di condividere con
Paratissima i costi e le spese di allestimenti: una sorta di passaggio di
testimone tra i due appuntamenti, in un’ottica di innovazione e cultura.
Le arcate del Moi: un altro relitto olimpico che il degrado si sta divorando |
La metratura a disposizione è la stessa del Moi e
il luogo è altrettanto suggestivo: progettato da Pier Luigi Nervi e definito
“Il più bel palazzo che l’Italia abbia mai costruito” è uno spazio di proprietà
comunale, oggi per lo più inutilizzato e, di conseguenza, oggetto di ruberie e
di atti vandalici. Lorenzo Germak: «Dopo San Salvario, al Moi
Paratissima aveva trovato la sua nuova casa ed è certamente a malincuore che
abbiamo preso la decisione di lasciarlo. Ma nei momenti di crisi occorre
trasformare le criticità in opportunità di sviluppo e siamo convinti che la
nuova location abbia tutte le caratteristiche per farci fare un ulteriore salto
di qualità».
La sfida per Paratissima, ora, è riuscire a fare
tutto in poche settimane. La manifestazione, giunta alla decima edizione, è
in programma dal 5 al 9 novembre; 600 sono gli artisti e i creativi iscritti,
quattro le sezioni (foto, design, video, fashion), gallerie d’arte
contemporanea e di street art, una mostra tematica “The Dark Side of Beauty”
con opere di Alighiero Boetti, Enzo Cucchi, Rainer Fetting, Nan Goldin,
incontri con artisti, laboratori, un workshop con il “fotografo del rock” Guido
Harari.
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