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LEONARDO NELLA CITTA' DELLE ICONE INVISIBILI

L'Autoritratto di Leonardo, in mostra da domani
Ci pensavo stamattina, mentre Fassino, Turetta e mecenati vari (quelli delle fondazioni e della Consulta) presentavano "Leonardo e i tesori del re", la mostra che inaugura il nuovo spazio espositivo della Biblioteca reale. Ci saranno opere straordinarie, disegni di maestri come Rembrandt, Tiepolo, Pollaiolo, codici miniati, antiche carte nautiche.
Ma il protagonista sarà - ovviamente - l'Autoritratto. Forse il disegno più famoso del mondo, di sicuro una delle opere di Leonardo più celebri e amate. Un'icona, come la Gioconda o L'ultima cena. A proposito di Ultima cena: il tavolo della conferenza stampa mi è sembrato alquanto citazionista. Ma non credo che fosse voluto. E insomma, Fassino ha detto proprio questo: "L'Autoritratto di Leonardo deve diventare un'icona di Torino, come la Gioconda lo è per il Louvre".

Le icone invisibili

Peccato che la Gioconda al Louvre sia esposta ogni giorno. Paghi il biglietto, entri, la vedi, e vai a casa sereno, sei stato a Parigi e hai visto la Gioconda. Mentre a Torino l'Autoritratto c'è, ma non si vede. Cioé, si vede ben di rado. Troppo delicato. Per non danneggiarlo, non possiamo sottoporlo a stress eccessivi. Quindi sarà in mostra alla Biblioteca reale da domani fino al 15 gennaio. Poi verrà sottoposto a controlli vari, e tornerà al sicuro nell'ipertecnologico scrigno della Biblioteca che lo custodisce. Fassino però ci tiene, a quest'idea dell'icona cittadina, e ha confermato di aver proposto al ministro Franceschini una nuova esposizione nel 2015, durante l'Expo. I tecnici diranno se sarà possibile, senza rischi. Però, anche lì: esposizione temporanea, sempre. Ho anche domandato al direttore della Biblioteca reale, Giovanni Saccani, se verrà mai il giorno in cui l'Autoritratto sarà esposto permanentemente. La sua risposta non mi è sembrata troppo possibilista: "No. Mai".
Dev'essere la maledizione di Torino: custodiamo due icone, per l'appunto, due "simboli totali" dell'umanità, la Sindone e l'Autoritratto. Ma non li non possiamo sfruttare fino in fondo. Capite il dramma? Il Taj Mahal e la Cappella Sistina, la Gioconda e la Statua della Libertà, Guernica e il Colosseo sono sempre lì, a disposizione dei turisti, e le città che hanno la fortuna di possederle ci marciano 365 giorni all'anno, ogni anno. Torino no. Ci vogliono le ostensioni. E in tempi non ostensivi, mi sembra difficilotto convincere i turisti a venire a Torino per non vedere la Sindone e l'Autoritratto. Da mangiarsi le mani. Per cui, caro Filura, te lo dico con la morte nel cuore, ci converrà tenerci la Mole, come icona cittadina. Quella, almeno, la possono vedere tutti e sempre...

Verso il Polo Reale

Vabbé. Questo pensavo. Comunque adesso l'Autoritratto è lì, visibile, per celebrare degnamente una nuova tappa nel cammino verso il completamento del Polo Reale, il maxi-museo che Torino ha deciso di darsi unificando Galleria Sabauda, Armeria Reale, Palazzo Reale, Museo Archeologico e, giustappunto, la Biblioteca. Con i soldi (un milione di euro) della Compagnia di San Paolo, della Consulta e della Fondazione Crt è stato costruito un secondo caveau, identico a quello che già esisteva, e con le stesse caratteristiche tecniche che consentiranno di esporre i preziosi manoscritti e disegni della collezione, nonché di ospitare grandi mostre temporanee: dopo questa di Leonardo, ne è prevista un'altra, nel 2015, di disegni di Michelangelo, con gli studi per la Cappella Sistina.
L'altra buona notizia è che Fassino ha deciso di affidare la gestione della mostra e della biglietteria a Turismo Torino, realizzando così un notevole risparmio. Questo accorgimento consentirà tra l'altro di tenere aperto tutti i giorni.
L'Hypnerotomachia Poliphilii: un libro affascinante

Libri e mappe da urlo

Qui di seguito pubblico le schede della mostra e l'elenco degli oggetti esposti. Tra questi, richiamo la vostra attenzione, perché non vi sfuggano fra tante meraviglie, su due pezzi. Il primo è l'immensa "Geocarta", il portolano più grande del mondo, disegnato negli anni Venti del Cinquecento da Giovanni Vespucci, nipote di Amerigo, per il Re di Spagna. Il secondo è una rarissima copia - stampato nel 1545 nella bottega dei figli di Aldo Manuzio - dell'Hypnerotomachia Poliphilii, il libro più misterioso e affascinante della letteratura italiana: il volume è un intreccio magico e mai competamente decifrato di testi e immagini, nonché un capolavoro dell'arte tipografica.
Ok, adesso passiamo alle schede. Le ha fatte l'ufficio stampa, mi sembrano esaurienti.


La mostra

La mostra “Leonardo e i tesori del re offre - dal 30 ottobre al 15 gennaio - una selezione di un'ottantina di capolavori artistici, codici miniati, libri e manoscritti rari.
Oltre al celeberrimo Autoritratto, ci sono il Ritratto di fanciulla,  il Codice sul volo degli uccelli e altri dieci fogli di Leonardo da Vinci, disegni di Raffaello, Carracci, Perugino, Van Dyck, Rembrandt, Tiepolo, il Theatrum Sabaudiae, codici miniati,  carte nautiche ed altre opere grafiche ed oggetti dalle preziose collezioni della Biblioteca, tra cui autografi di Manzoni, Tasso, Marino.
Il Salone Palagiano della Biblioteca reale
Le opere sono presentate sia nello straordinario Salone realizzato nel 1837 dall’architetto di corte Pelagio Palagi, sia nei due spazi espositivi - i cosiddetti caveau - del piano interrato. Si tratta della Sala Leonardo - realizzata nel 1998 dalla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino - e del nuovo spazio espositivo che che la mostra intende valorizzare.

La realizzazione del nuovo spazio è stata finanziata in maniera paritetica da Compagnia di San Paolo, Fondazione Crt e da Consulta. Si inquadra nel più vasto progetto del Polo Reale di Torino, promosso dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che riunisce in un unico complesso architettonico cinque musei precedentemente divisi (Palazzo Reale, Armeria Reale, Galleria Sabauda, Museo Archeologico, Biblioteca Reale), per consentire di ripercorrere l’intera storia della città e dell’Italia, dagli insediamenti romani all’Unità d’Italia. La Biblioteca Reale di Torino è il luogo della memoria del Polo Reale e della storia d’Europa; conserva 200.000 volumi, 4.500 manoscritti, 5.000 cinquecentine, 1.500 pergamene, 1.112 periodici, oltre 3.000 disegni, 187 incunaboli – testi del XVI secolo - , 400 album fotografici  e carte geografiche, incisioni e stampe.

Per migliorare la conservazione delle collezioni e per rendere fruibile il patrimonio storico-artistico della Biblioteca, sono stati integralmente ristrutturati i depositi interrati per consentire il raddoppio degli spazi espositivi, rispondendo alla vocazione museale della Biblioteca, vera Wunderkammer, voluta da Carlo Alberto, instancabile collezionista, artefice di acquisizioni importantissime.I due spazi espositivi sono stati allestiti e attrezzati secondo le più moderne tecnologie di conservazione e di esposizione. 

Le regole d'accesso

L'accesso ai caveau della Biblioteca - considerata la speciale struttura dello spazio - è regolato da precise norme. L’ingresso alla mostra è esclusivamente su prenotazione (25 persone massimo ogni 30 minuti) acquistabile con carta di credito su www.turismotorino.org o presso la Biglietteria della mostra alla Biblioteca Reale, con pagamento in contanti, pos e carte di credito, secondo disponibilità.

Per maggiori informazioni è possibile chiamare lo 011.535181 attivo dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18 o mandare una mail a biglietteria@turismotorino.org
La mostra, gestita dalla Città di Torino e Turismo Torino e Provincia, è aperta dal lunedì alla domenica dalle 9 alle 18; il costo del biglietto è di 12 euro, ridotto a 8 euro per i possessori di Torino+Piemonte Card o Abbonamento Musei, ragazzi dai 6 ai 12 anni.

L'elenco delle opere esposte

SALA LEONARDO
1) Leonardo da Vinci, Studi di arti anteriori del cavallo
2) Leonardo da Vinci, Studio delle gambe posteriori del cavallo    
Leonardo: Nudi per "La battaglia di Anghiari"
3) Leonardo da Vinci, Studi degli arti anteriori e altre parti
4) Leonardo da Vinci, Studi di proporzioni del volto
5) Leonardo da Vinci, Testa virile di profilo incoronata
6) Leonardo da Vinci, Ercole con il leone nemeo
7) Leonardo da Vinci, Nudi per la “Battaglia di Anghiari”
8) Leonardo da Vinci, Ritratto di fanciulla                          
9) Leonardo da Vinci, Autoritratto
10) Leonardo da Vinci, Codice sul volo degli uccelli
11) Leonardo da Vinci, Studi di carri d’assalto
12) Leonardo da Vinci, Studio di insetti
13) Cesare da Sesto, Studio di putto
14) Cesare da Sesto (attribuito), Testa di vecchio
15) Allievo lombardo di Leonardo, Testa di fanciulla
16) Bottega del Verrocchio, Testa di giovane: studio
17) Giovanni Antonio Boltraffio, Busto di giovane incoronato
18) Perugino, Giovane nudo
19) Giulio Romano, Testa femminile
20) Raffaello, Studio di giovane

NUOVO SPAZIO ESPOSITIVO
21) Annibale Carracci, Figura di atlante 
22) Annibale Carracci, Sileno ebbro
23) Guercino, La Pace e il Tempo  
24) Guercino, Conversione di san Paolo
25) Piola, La Storia... Cart. 17/46  [e vol. Tesauro]
26) Poussin, Apollo
27) Mellin, I santi eremiti
28) Van Dyck, Salita al Calvario
29) Cerchia di Isaan van Ostade, Interno con donna
30) Rembrandt (attribuito), Adorazione dei Magi    
31) Rembrandt, Busto di Imperatore romano
32) Piazzetta (Album) [e vol. Tasso] 
33) Giambattista Tiepolo, Pulcinella  
34) Giambattista Tiepolo, Sacra Famiglia     
35) Giandomenico Tiepolo, Zampognaro   
36) Francesco Guardi, Il Bucintoro
37) Borgonio, Gli Hercoli Domatori
38) Marini, Studi d’interni
39) Virgilio, Opera  
40) Bibbia vetustissima
41) Messale romano
42) Libri d’ore   
43) Gian Francesco Maineri, Circoncisione di Gesù   
44) Filelfo, In Rhetoricam
45) Figure storiche
46) Theatrum Sabaudiae 
47) Gaspar van Wittel, Veduta “ideata” di un porto  
48) Gaspar van Wittel, Veduta “ideata” di un convento
49) Giuseppe Pietro Bagetti, Veduta  
50) Angelo Cignaroli, Veduta del Castello di Caluso col suo villaggio
51) Orientali  
52) Album dei fiori  
La Geocarta nautica di Giovanni Vespucci
53) Cecco d’Ascoli, L’Acerba  
54) Romanzo di Barlaam e Josaphat
55) Historia di Alexandro Magno  
56) Sammonico, ricettario medico
57) Zelati, trattato scacchi  
58) Francesco di Giorgio, Trattato
59) Morello, Avvertimento sovra le fortezze
60) Juvarra, Galleria architettonica
61) Giovanni Battista Borra, Corso d’architettura civile
62) Carta nautica delle Indie e delle Molucche
63) Carta nautica del Mediterraneo
64) Geocarta del Vespucci   

SALONE
65) Incunaboli 58) Liber Chronicarum
66) Legature
67) Acquamanile 
68) Manzoni, cofanetto + autografo
69) Autografo Marino
70) Autografo Tasso  
71) Araldica
72) Globi 
73) Alfieri, vol. incisioni
74) Venaria Reale
75) Vittone
76) Caracha, Pianta di Torino
77) Materiale Archivio
78) Cinquecentine
79) Hypnerotomachia

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