Nella foto, il nuovo direttore artistico Fournier-Facio mentre raggiunge il Regio dall'aeroporto di Caselle |
Fournier-Facio è uno stimato professionista, con un eccellente curriculum. Ma dubito fortemente che vorrà immischiarsi più di tanto nella guerra che (le dichiarazioni pubbliche sono chiacchiere di facciata) continua a covare sotto le ceneri dell'ente lirico torinese. Noseda, che per mesi ha attaccato pubblicamente Vergnano, alla fine della piazzata ha ottenuto ciò che pretendeva, cioé un direttore artistico. Rabbonire Noseda è stato fin dall'inizio della crisi l'obiettivo di Fassino, che ha voluto ad ogni costo trattenere il direttore d'orchestra, nonostante molti gli avessero rivelato che al mondo ci sono più direttori d'orchestra che teatri lirici. Vergnano ha però salvato la faccia, perché Fournier-Facio è una soluzione di compromesso: non è stato indicato da Noseda, bensì scelto da Fassino e accettato da entrambi i contendenti. Insomma, a prescindere dalle indiscutibili qualità professionali di Fournier-Facio, il suo stipendio (che non dovrebbe superare quello di sovrintendente) ha principalmente la funzione dei caschi blu dell'Onu. Fare da cuscinetto tra i belligeranti Vergnano e Noseda. L'assurda pantomima ha infatti lasciato segni profondi: al Regio tira una bruttissima aria, con un'evidente spaccatura fra il clan Noseda e i fedeli di Vergnano.
Oggi Fournier-Facio incontrerà Vergnano e Noseda, per discutere dei progetti per il Regio. Se è un uomo intelligente - e tutto induce a ritenere che lo sia - starà sulle generali, non metterà becco e lascerà che i due continuino (spero silenziosamente) a scannarsi. In fondo lo hanno ingaggiato soltanto come direttore artistico. Se volevano una vera missione di peacekeeping, dovevano chiamare i veri caschi blu dell'Onu. Il Costa Rica non ha più l'esercito fin dal 1949.
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