Passa ai contenuti principali

E SE LA DIRETTRICE FOSSE DAVVERO MAURIZIA? (RELOAD)

Sapete che c'è? Il nome ve lo dico. Tanto è il classico Pulcinella's secret. Dunque, il nome che ormai tutti danno per sicuro alla direzione del Circolo dei Lettori è quello di Maurizia Rebola, di Eventualmente snc, storica collaboratrice del Salone del Libro. Ha ottimi rapporti con il presidente Picchioni e gode della piena fiducia di Chiampa. Tout se tient, quindi. La sua mission, dicono, sarà infatti rendere molto più sistemici i rapporti fra Circolo e Salone (ricorro a un giro di parole per non utilizzare il verbo "unificare").
Maurizia Rebola

Il "ministro degli esteri" di Picchioni

A beneficio dei lettori, ho recuperato in rete questa scheda biografica. Direi che la signora ha tutte le carte in regola.
Maurizia Rebola si occupa di progettazione, coordinamento e produzione di eventi culturali e fiere, in modo particolare nell’ambito dell’editoria e del design, e di creazione di strategie di comunicazione per il lancio di nuovi progetti, brand e prodotti. Dal 2004 è titolare della Eventualmente snc, che partecipa all’organizzazione di numerosi eventi culturali di rilevanza nazionale e internazionale quali il Salone Internazionale del Libro e, fino al 2011, Più libri più liberi, la fiera della piccola e media editoria di Roma. Per il Salone del Libro, in particolare, è responsabile delle relazioni internazionali (head of forein affairs) fin dal 1996, project manager dell'International Book Forum dal 2002 e dall'anno scorso anche di CasaCookBook. Fino all'anno scorso era nel Consiglio direttivo della Fondazione Torino Musei. Dal 2011 è socia di Bold srl, che si occupa dell’organizzazione di Operae – Festival del design indipendente che si è tenuto a Torino dall'11 al 13 ottobre.

Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la