Ottavio Mai (a sinistra) e Giovanni Minerba davanti al manifesto del loro Festival |
"Dopo molti mesi di attesa, oggi finalmente la Commissione toponomastica della città di Torino ha approvato la mia richiesta di intitolazione a Ottavio Mai di un tratto di 150 metri di sedime stradale tra corso C.L. Farini e lungodora Siena nei pressi del Campus Universitario Luigi Einaudi. La dicitura da me richiesta è stata accolta e ha un grande significato politico e culturale per la nostra città. Infatti, per la prima volta, comparirà la parola "omosessuale" su una intitolazione toponomastica. Sconfitto un tabù, si cambia registro! Tra pochi mesi, in concomitanza con la XXX edizione del TGLFF avremo a Torino "Via Ottavio Mario Mai, regista e attivista omosessuale". E' grande giorno nella battaglia per il riconoscimento dei diritti civili e per la Torino democratica! Ringrazio con grande affetto e commozione Giovanni Minerba che ha voluto fortemente questo riconoscimento all'uomo, all'artista, all'attivista omosessuale".
Ho avuto la fortuna di conoscere Ottavio Mai. A ventidue anni dalla sua scomparsa, ne porto con me un ricordo indelebile. Visse e morì con un coraggio che ancora oggi mi fa paura. Lui e il suo compagno Giovanni Minerba hanno regalato ha Torino uno dei suoi festival cinematografici. Forse quello più necessario.
Così Ottavio Mai sarà ancora fra noi nei giorni che verranno, quando si sarà persa anche la memoria dei cialtroni che hanno sprecato trent'anni della loro vita a fare la guerra a Cinema Gay.
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