Passa ai contenuti principali

LA MINCHIATA DI PIAZZA VITTORIO: FASSINO, FUORI I NOMI!

E' tanto difficile sapere chi è il genio che ha autorizzato questa mer-aviglia?
Mi telefona affannatissimo un cortese amico che parla a nome dell'assessorato alla Cultura e Turismo del Comune. Vuole precisare che nessuno dell'assessorato ha autorizzato la minchiata di piazza Vittorio. Mi spiega che "non esiste alcuna delibera dell'assessorato" che consenta in base a necessità di promozione culturale o turistica di sbattere il container di Quattro Salti in Padella in piazza Vittorio. Io gli rispondo che non ho mai scritto una cosa del genere: semplicemente, ho fatto riferimento alle dichiarazioni dell'assessore al Decoro Urbano Ilda Curti che ieri su Fb, riguardo alla triste vicenda dei suk nei luoghi più belli di Torino, scriveva: "Alcune deroghe alla normativa sulle piazze auliche riguarda un po' le regole (e quelle ci sono, e già sono molto severe) ed un po' la richiesta di deroga alle regole, che avviene spesso, che si può fare a certe condizioni (interesse pubblico, interesse turistico etc) che sempre più spesso vengono evocate".

Merdate senza autore

Non è impossibile: altrove hanno una dignità
Il mio interlocutore - che parla a nome dell'assessorato alla Cultura - mi stupisce rivelandomi che in realtà piazza Vittorio non rientra tra le piazze tutelate: insomma, la più grande piazza porticata d'Europa, un capolavoro dell'architettura piemontese, è uno spazio "commerciale" esattamente come piazza Benefica o piazza Campanella. Fateci tutti i mercati che vi pare. Difatti il mio interlucutore, alla mia precisa richiesta di fare il nome del genio leonardesco che ha autorizzato l'obbrobrio, mi risponde che lui "non lo sa". E spiega: "Può essere una decisione degli uffici". Ma quali cazzo di uffici, insisto io. Il mio interlucutore non sa darmi una risposta. Probabilmente, azzarda, è un'autorizzazione commerciale. Qualcuno ha pagato ed è stato autorizzato. Fantastico. Tutto è in vendita, dunque. Non sapevo che avessero riaperto i casini. Chiedo ancora al mio interlocutore chi sia il responsabile di questa miserabile minchiata. Mi sembra onestamente disinformato. Potrebbe essere il Decoro urbano, o il Commercio, ipotizza.

  Silenzi e noncuranza

Mi viene da strozzarlo: ma come, combinate cagate di questo genere e manco sapete chi è il responsabile?
Allora, io la domanda la pongo ufficialmente: chiedo al sindaco di Torino, e agli assessori competenti, di dire a stretto giro di posta chi è il talento nascosto che ha autorizzato l'installazione di un container di surgelati in piazza Vittorio. Voglio il nome, per ringraziarlo e indicarlo alla pubblica benemerenza. Spero che il responsabile abbia la dignità di farsi avanti e ammettere "sì, sono stato io". Se invece a Palazzo Civico latitano i coglioni (nel senso di coraggio: nell'altro significato non ho mai nutrito dubbi) faccio appello al sindaco di Torino e gli assessori competenti: se non comunicheranno il nome del responsabile, ne dedurrò che in Municipio vige un sistema di difesa indifendibile di chi sbaglia, di sprezzo dei cittadini, o nella migliore delle ipotesi di noncuranza colpevole e arrogante.
P.s: Ho chiesto al mio interlucutore dell'assessorato alla Cultura di inviarmi sulla questione una dichiarazione scritta. Non è ancora arrivata. Quando la riceverò, non mancherò di pubblicarla. 
P.P.S. Onore al merito: l'assessore Ilda Curti ha immediatamente risposto. Potete leggere qui le sue argomentazioni.

Commenti

  1. L'anno scorso era dalla parte opposta della piazza per ben due settimane... Di fronte al mio locale Pasta&Pizza...molte al decoro...anche concorrenza sleale... Ma nessuno fa niente perché hanno pagato per stare li... No comment...

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz

L'EGIZIO MILIONARIO DI CHRISTIAN SUPERSTAR, MA CRESCONO ANCHE GLI ALTRI

Siamo al solito consuntivo di fine anno delle presenze nei musei torinesi (a questo link  trovate i dati del 2022). La notiziona riguarda, come da copione, l' Egizio che mette a segno un altro record straordinario. Infatti è il primo museo torinese a superare la soglia psicologica del milione di visitatori: nel 2023 sono stati 1.061.157 ( cifra che comprende anche gli eventi istituzionali e privati) a fronte degli 898.500 del 2022. L'ufficializzazione delle notizia è arrivata nel pomeriggio; e, per un curioso destino, proprio nel preciso istante in cui il superdirettore Christian Greco  ( nella foto, con Alba Parietti conduttrice dello spettacolo ) , chiamato sul palco di piazza Castello  durante il concerto di musica classica dedicato per l'appunto al bicentenario dell'Egizio, riceveva dai seimila e rotti spettatori un'ovazione da autentica popstar. Mai s'era visto - a mia memoria - il direttore di un museo, in questa o in qualsiasi altra città, circondato da