Al Pacino: "Voi non siete buoni. Sapete solo nascondervi, solo dire bugie. Coraggio, augurate la buona notte al cattivo" |
Ieri sera, mentre cucinavo per gli amici una rolata di tacchino con le patate, il capocronista della Stampa mi ha chiamato chiedendomi se avevo voglia di scrivere poche righe di commento sulla vicenda di Giuliano Soria. Ho accettato volentieri. Nell'articolo - che potete leggere nella prima pagina della cronaca di oggi - dico ciò che penso, e cioé che Soria, se ha commesso i reati per i quali viene processato, è stato davvero molto cattivo; però ha avuto attorno, complici o parassiti, un bel numero di signori e signore della politica, della cultura e dello spettacolo che, quando le cose si sono messe male, se la sono filata all'inglese come se mai l'avessero conosciuto. E concludo con una considerazione che il sito Lo Spiffero ha la bontà di definire "socio-antropologica": In certe storiacce affollate di code di paglia, per
chiudere i conti ci vuole un Cattivo assoluto che faccia sentire buoni tutti
gli altri. E ripenso alle parole del gangster Al Pacino in “Scarface”: “Vi
serve la gente come me, così potete puntare il vostro dito e dire Quello è un
uomo cattivo. Coraggio, augurate la buona notte al cattivo!.
A vostra edificazione, potete vedere l'intera scena di "Scarface" a questo link.
Quando si dicono le coincidenze - non sono un veggente, ve lo giuro - e la forza di una buona notte: stamattina, il "Cattivo" è andato in tribunale e ha vuotato il sacco, con una "dichiarazione spontanea" in effetti assai spontanea e sbarazzina, citando nomi e cognomi di quanti, a suo dire (ovviamente sono già arrivate le smentite), hanno marciato e mangiato al suo fianco, viaggiato con lui e a sue spese, e preteso pagamenti in nero. Potete leggere le cronache su La Stampa, la Repubblica e Il Fatto.
Insomma, a furia di puntare il dito contro l'Uomo Cattivo, l'Uomo Cattivo si è scazzato.
E io per scrivere il pezzo ho lasciato cuocere troppo la rolata. E anche le patate sono venute da schifo.
Commenti
Posta un commento