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AL VOLANTE CONTRO LE BICI ALL'ORA DI PUNTA. COSA NON SI FA PER AMORE DI CINEMAMBIENTE...

Una scena del documentario "Bikes vs Cars" di Fredrick Gertten, in prima stasera al Massimo per CinemAmbiente
Ci siamo. Oggi sconto la mia inconsulta disponibilità a cacciarmi per amore in situazioni deprecabili. Per amore e solo per amore di CinemAmbiente, un festival povero e bello e importante, ho infatti accettato di partecipare a una stravagante gara "Bikes vs Cars". Al netto dell'anglismo, si tratta di questo: alle 18,30 sei malcapitati (fra cui il sottoscritto) dovranno partire - tre in macchina e tre in bicicletta - da tre punti diversi della città (Il Museo A come Ambiente, Porta Nuova e lo Stadio Olimpico) e raggiungere il cinema Massimo, rispettando il codice della strada e parcheggiando regolarmente all'arrivo.
Lo scopo è evidente: dimostrare che in città ci si sposta più rapidamente in bici che in auto.
La scelta di gareggiare nell'ora di punta garantisce una scontata vittoria ai ciclisti. 
La previsione di pioggia mi ispira la meschina visione di automobilisti asciutti sconfitti da ciclisti bagnati.
La locandina della stravagante sfida. Oltretutto mi tocca l'itinerario più lungo e rognoso
Il mio avversario ciclista sarà il regista Fredrik Gertten, autore del documentario "Bikes vs Cars" che viene presentato al Festival stasera alle 20.
Da Porta Nuova (piazzetta Lagrange) si sfideranno il presidente della cooperativa Arcobaleno Tito Ammirati in auto e la giornalista Claudia Apostolo in bici.
Dal Museo A come Ambiente gareggiano l'assessore all'Ambiente Enzo Lavolta in auto (immagino controvoglia) contro il prode giornalista-ciclista Leonardo Bizzaro.

Oggi a CinemAmbiente

Mi fa piacere cogliere l'occasione per ricordarvi che la diciottesima edizione di CinemAmbiente prosegue fino a domenica 11 con proiezioni - sempre a ingresso gratuito - al cinema Massimo e in altre sedi. E già che ci sono vi ricopio qui sotto il programma di oggi, mandatomi dall'ufficio stampa.

La quarta giornata del 18° CinemAmbiente ospiterà, alle ore 20 nella Sala 1 del Cinema Massimo, la proiezione di Bikes vs Cars (Svezia, 2015, 91’) di Fredrik Gertten, presente in sala. Inserito nel Concorso Internazionale Documentari, il film è un viaggio in diverse città nel mondo per raccontare la lotta dei ciclisti e i cambiamenti rivoluzionari che potrebbero aver luogo se si abbandonasse il modello auto-centrico. Alle ore 18.30, inoltre, si consumerà la sfida Biciclette contro automobili.

Sempre per il Concorso Internazionale Documentari, alle ore 22 in Sala 1, si potrà assistere a The Shore Break (Sud Africa, 2014, 90’) di Ryley Grunenwald (che sarà in collegamento via Skype): due cugini hanno piani diametralemente opposti per lo sviluppo della loro terra sulla costa occidentale del Sud Africa.

Per il Concorso Documentari Italiani, alle ore 20.15 nella Sala 3 del Cinema Massimo, sarà la volta di La centrale (Italia, 2015, 39’) di Lorenzo Martellacci e Davide Rossi, che ruota intorno alla vicenda dell’impianto termoelettrico Tirreno Power di Vado Ligure, e I custodi dell’acqua (Italia, 2015, 60’) di Giulio Squarci, nel quale la popolazione della Carnia, area delle Alpi Orientali, si batte contro la privatizzazione delle risorse idriche. In seconda serata, alle ore 22.15 nella Sala 3, À la montagne (Italia, 2015, 70’) di Enrico Montrosset si sposterà in Val d’Aosta per entrare in contatto con la vita e il lavoro in alpeggio.

I registi di questa sezione saranno presenti in sala all’inizio dei rispettivi film.

Nel Concorso Internazionale One Hour, alle ore 16.15 nella Sala 3 del Cinema Massimo, si potrà vedere il mediometraggio Komşu Komşu! Huu! (Turchia, 2015, 54’) di Bingöl Elmas, che descrive l’alienante trasformazione urbanistica che sta colpendo la Turchia. Alle ore 18 in Sala 1 toccherà a Saving Mes Aynak (USA, 2014, 60’) di Brent E. Huffman, che segue l’archeologo afghano Qadir Temori nella sua battaglia per salvare un sito millenario dalle mire di una compagnia mineraria cinese.
Come di consueto, Panorama Italia presenta numerose proiezioni. Alle ore 18.15 nella Sala 3 del Cinema Massimo si inizia con Waste Mandala (Italia, 2015, 52’) di Alessandro Bernard e Paolo Ceretto (presenti in sala), che racconta la lotta dei volontari Green Soldiers che in Nepal raccolgono le tonnellate di rifiuti che deturpano strade e templi, e con Giallo cartesio di Riccardo Jacopino, che racconta la storia del Progetto Cartesio, nato nel 1995, ed è prodotto dalla Cooperativa Arcobaleno, promotrice del progetto.
Alle ore 21, presso il Piccolo Cinema (via Cavagnolo 7), si potrà assistere a Enchikunye / Coming Back Home (Italia, 2015, 39’) di Sandro Bozzolo (presente in sala) nel quale scopriremo cosa unisce una giovane bergera della Valle Meris e una ventiseienne Maasai.

A seguire, sempre al Piccolo Cinema, Terra in mano (Italia, 2015, 29’) di Michele Paladin, che descrive la situazione dell’agricoltura a Montichiari, paese della Pianura padana che negli ultimi anni ha subito una lenta trasformazione.

Per finire, alle ore 21 presso lo Spazio Agorà, sarà proiettato Sulle tracce dei ghiacciai – Missione in Alaska (Italia, 2015, 52') di Tommaso Valente e Federico Santin, nel quale il fotografo alpinista Fabiano Ventura documenta il ritiro dei ghiacciai in Alaska dovuto al cambiamento climatico.

L’appuntamento con la quarta puntata del ciclo Experia, dal titolo In cerca di una pesca sostenibile (32’), è in programma alle ore 16 presso lo Spazio Agorà.

Per il Panorama Cortometraggi, alle ore 16 presso la Sala 1 del Cinema Massimo, sarà la volta del programma Experimenti.

Tra gli Ecotalk, alle ore 18 presso lo Spazio Agorà ricordiamo Il suol d’Aleramo si presenta: come nasce un biodistretto e, alle ore 18 presso il Circolo dei Lettori (via Bogino 9), Ermis Segatti, Davide Mattiello e Maria Chiara Giorda interverranno all’Ecotalk Laudato Si’: l’enciclica di Papa Francesco sull’ambiente.

Tra via Montebello e via Verdi, da domani fino a domenica 11 ottobre, sarà aperto BioExpoTorino-Mostra mercato delle produzioni biologiche italiane, promosso da Città del Bio e Coldiretti con il patrocinio della Città di Torino e la collaborazione dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia.

Commenti

  1. La pioggia non comporta per forza un risultato "automobilisti asciutti sconfitti da ciclisti bagnati"... esistono anche i ciclisti asciutti sotto la pioggia.
    Io ho sempre un abbigliamento tecnico adeguato (scarpe, copri pantaloni, giacchino con cappuccio, copri zaino e coprcasco, tutti impermeabili) che mi permette di arrivare sempre bello asciutto.
    Certo, il tutto mi è costato quasi quanto un'auto, ma son dettagli! :-)

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