È appena terminato il CdA del Salone del Libro. È durato tre ore. Nonostante le catastrofiche previsioni della vigilia, pare non sia successa una benamata ceppa. O quantomeno non risulta al momento che si siano spalancati scenari drammatici. Naturalmente i consiglieri riconoscono che la situazione è difficile, e sono intenzionati a vederci chiaro. Però nessuno sembra essersi emozionato per la vicenda delle presenze più o meno gonfiate. Da quanto trapela, la questione è stata (momentaneamente?) accantonata con la considerazione che il "make up" (cit. Ferrero) sui dati di pubblico è pratica comune a tutte le manifestazioni di massa. In effetti, non sta a me ricordare la mirabolante cifra di 225 mila spettatori coraggiosamente attribuiti allo scorso Jazz Festival dal Comune di Torino.
Dalle indiscrezioni di fine riunione (alle 16 è prevista una conferenza stampa) si apprende che Ernesto Ferrero resta saldo al suo posto di direttore editoriale, in carica effettiva da oggi. Come previsto nel 2016 non ci sarà un Paese ospite: il no all'Arabia Saudita è definitivo. Ma verranno invitati scrittori arabi di tutti i Paesi per un focus sulla loro letteratura. E non è escluso che questa formula dei focus sulle varie letterature venga ripreso anche in futuro. Queste le prime indicazioni del dopo-CdA. Nel pomeriggio le dichiarazioni ufficiali.
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